Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] solo di una parte di frase. Ad es., muovere l’indice e il medio a V davanti alla bocca vuol dire «fumare» o «sigaretta» (fig e giù a palmo in alto, con le dita che si toccano le punte, proprio come i petali di un tulipano. Si tratta di un gesto-frase ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] dell’energia, normalmente corrispondente all’RMS (in ingl., Root Mean Square, radice quadrata della media del quadrato dell’ampiezza; fig.1); dal punto di vista percettivo, corrisponde al volume, benché non esista una correlazione lineare tra volume ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] fenomeni di sineresi (➔ sinalefe) che danno origine a nuovi dittonghi fonetici in presenza anche di vocali medie.
Dal punto di vista articolatorio, le semivocali appartengono alla categoria dei foni approssimanti, che possono essere considerati l ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] madre, offrono un esempio di collegamenti a contatto, a distanza medio-breve e a distanza più ampia:
(14) So perfettamente come in un telo sottile o in una garza o legato in più punti. Si serve tagliato a fette spesse circa un centimetro e si condisce ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] risalenti al periodo 1820-1821. Mettendo a punto un’osservazione di Cesare Beccaria (Ricerche intorno alla tipo periodale standard che corrisponda a un ipotetico ideale ‘medio’ di realizzazione sintattica valido in ogni operetta. Nelle Operette ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] mezzo per accedere a ogni sapere. I quaderni di esercizi usati nel medioevo (cfr. Gasca Queirazza 1966) mostrano che i volgari parlati, considerati privi di regole, fungevano solo come punto di avvio per poi accedere al latino e per «più innanzi ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] (con orientamenti lachmanniani e Raina come punto di riferimento; considerò la critica testuale Padova, n. s., XI-VIII (1931-32), pp. 457 ss.; Id., in Archivum Latinit. Medii Aevi, VIII (1933), p. 218; G. Devoto, in Ateneo veneto, CXXIII (1932), 1, ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] in forma scritta in Italia durante il medioevo (➔ volgari medievali).
Si dice spesso 4) d., oppure può costituirne il Tema, cioè l’elemento preso come punto di partenza della comunicazione e normalmente noto o deducibile in base al contesto ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] umanistica. Il distacco dalla retorica mediolatina si rileva dal punto di vista formale nell’abbandono del cursus e del & W. Pedullà, Milano, Motta, 16 voll., vol. 1º (Il Medioevo. Le origini e il Duecento), pp. 271-324.
De Blasi, Nicola (1982), ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] italiano senza aggettivi’ e il dialetto, ci si accorge a questo punto che il confine più problematico da definire è quello per così normativo. A volte equivale invece a «italiano comune medio», ossia a un’idea astratta dalla viva realtà linguistica ...
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media
mèdia s. f. [femm. sostantivato dell’agg. medio, sottint. misura, quantità, ecc.]. – 1. In matematica e nelle sue applicazioni, m. di un insieme di valori, o m. aritmetica, o assol. media, il valore dato dalla somma algebrica degli elementi...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...