CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] nel riflettere (scuola ideale), la legge sia considerata dal punto di vista dell'utile (scuola utilitaristica), del giusto … così anche lo Stato moderno fu costrutto coi ruderi del medio evo e fu determinato dal coordinarsi dei feudi e dei municipi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Enrico da Susa, detto l’Ostiense
Federigo Bambi
«Non per lo mondo, per cui mo s’affanna /
di retro ad Ostïense e a Taddeo, /
ma per amor de la verace manna // in picciol tempo gran dottor si feo» (Paradiso [...] giuristi del Duecento, tutto volto a commentare il singolo punto, ma capace talvolta di perdere di vista l’insieme, nel commento a un diverso passo: talché da certe opere del Medioevo non ci si potrebbe aspettare l’intima coerenza di una moderna ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Al lavoro sino alla fine: Baldo degli Ubaldi muore a Pavia mentre è intento a dirimere una questione di diritto feudale. Era lì dal 1390 per volontà del signore di Milano, Gian Galeazzo Visconti, che lo [...] è tipicamente sillogistica, come ha fatto notare in primo luogo Francesco Calasso (Medio evo del diritto, 1° vol., Le fonti, 1954, p. 501), filosofico, cioè culturalmente attrezzato.
Dal medesimo punto di vista Baldo affrontò la Lectura feudorum ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Emanuele Orlando
Mauro Fotia
Presentare in un breve profilo una personalità multiforme come quella di Orlando, torna piuttosto arduo. Ci si trova invero dinanzi al giurista più rappresentativo [...] lo Stato debba mantenersi su un sentiero di neutralità, puntando semmai sulla responsabilità degli operatori economici. Guarda con favore terrieri, contadini e ceti intellettuali piccolo e medio borghesi. Questi ultimi, diseducati dai due ‘ ...
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Prigione
Antonella Cambio
Carmelo Cavallo
Prigione (dal francese prison, che è il latino pre(he)nsio, "atto di prendere, cattura") e il suo sinonimo carcere, rispetto a cui è più usato nel linguaggio [...] dove morivano di fame oppure venivano strangolati.
Nel Medioevo i luoghi di detenzione erano costituiti da maschi finiscano con il corrompersi.
Il degrado delle prigioni raggiunse la punta massima all'inizio del 18° secolo. Ma in quello stesso ...
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COGLIOLO, Pietro
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Genova il 29 marzo del 1859 da Ignazio e da Emilia Paroli. Laureato in giurisprudenza nell'università di Roma, il C. vinse nel 1880 la cattedra di pandette [...] 1910: in quell'anno egli stesso intende fare il punto sul suo magistero civilistico ripubblicando a Milano, in due di colpa, il deviare cioè da quella diligenza normale che un uomo medio usa in quelle circostanze di tempo e di ambiente, nelle quali ...
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Deducibilità dei costi da reato
Marco Di Siena
Il regime di (in)deducibilità dei costi da reato come modificato dall’art. 8 l. 26.4.2012, n. 44 risponde all’esigenza di restringere l’ambito di applicazione [...] novella ha inteso attribuire all’elemento dell’intenzionalità). Sul punto, è indubbio il turnaround normativo: si tratta – come determina così un obbligo restitutorio di tutte le somme medio tempore acquisite dall’Erario. Risulta in tal modo superato ...
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BIAGIO da Morcone
Roberto Abbondanza
La data della sua nascita ci è ignota. Il primo dei pochissimi documenti che lo riguardano è il diploma del 9 febbr. 1323 con cui Carlo, duca di Calabria, abilita [...] diritto longobardo avesse subito o stesse subendo (onde, da questo punto di vista, il trattato di B. assume, ai nostri in Introduzione al diritto comune, Milano 1951, pp. 295-297; Id.,Medio Evo del diritto, Milano 1954, pp. 553-554; P. Fiorelli,La ...
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ALBERICO da Rosate
Luigi Prosdocimi
Nacque nell'attuale Rosciate (fraz. di Scanzorosciate), nelle immediate vicinanze di Bergamo, attorno al 1290 da famiglia di giudici e notai, e compì gli studi giuridici [...] , che furono poi comunemente chiamate Opus statutorum, come il punto di arrivo e di conclusione di un ciclo di trattazioni a pp. 51-53); F. C. von Savigny, Storia del diritto romano nel Medio Evo, trad.. E. Bollati, II, Torino 1857, pp. 625-629; J. ...
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Arte e attività del navigare sull’acqua con imbarcazioni, in superficie (n. sopracquea) o sottomarina (n. subacquea); si pratica in mare (n. marittima: a seconda delle zone percorse, costiera o alturiera; [...] nel percorrere l’arco del cerchio massimo che passa per il punto di partenza e quello di arrivo (n. ortodromica). La di radiofari ADF (automatic direction finding).
Fra i sistemi a medio raggio, il sistema più utilizzato è quello che vede accoppiato ...
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media
mèdia s. f. [femm. sostantivato dell’agg. medio, sottint. misura, quantità, ecc.]. – 1. In matematica e nelle sue applicazioni, m. di un insieme di valori, o m. aritmetica, o assol. media, il valore dato dalla somma algebrica degli elementi...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...