Transizioni di fase
Giorgio Parisi
SOMMARIO: 1. Definizione di fase e di transizione di fase. 2. Classificazione delle transizioni di fase. 3. Diagramma delle fasi. 4. Transizioni di fase del prim'ordine [...] :
0. KC, 1. (21)
La prima e l'ultima corrispondono al puntofisso ad alta e bassa temperatura, mentre la soluzione di mezzo corrisponde al ...
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Sistemi dinamici. Origini e sviluppo
Giovanni Jona-Lasinio
La teoria dei sistemi dinamici è un settore della matematica pura e applicata che si è sviluppato intensamente a partire dagli anni Sessanta [...] quando la soluzione del nostro sistema è tale che (θ(0),y(0))=(θ,y) e (θ(T),y(T))=(θ~,y~). La φ possiede due puntifissi in corrispondenza delle posizioni di equilibrio del pendolo (θ=0,y=0) e (θ=π,y=0). La prima è una posizione di equilibrio stabile ...
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Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
La teoria degli automi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. Tali successioni si presentano in situazioni [...] x è definitivamente periodica. L'esempio più semplice di parola sturmiana è la parola di Fibonacci:
[11] f = 01001010…
che è il puntofisso della sostituzione 0→01, 1→0. Vi sono tre fattori di lunghezza 2, che sono 00, 01 e 10, e quattro fattori di ...
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La grande scienza. Transizioni di fase e punti critici
Édouard Brézin
Transizioni di fase e punti critici
Le transizioni di fase sono fenomeni molto familiari: un corpo può passare da uno stato d'aggregazione [...] più piccola, a patto di utilizzare i nuovi parametri che caratterizzano l'interazione alla nuova scala; (b) il punto critico è un puntofisso della trasformazione che connette i parametri a una data scala con i parametri a una scala più piccola; (c ...
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Transizioni di fase e punti critici
Édouard Brézin
Le transizioni di fase sono fenomeni molto familiari: un corpo può passare da uno stato d'aggregazione a un altro (fase) al variare dei parametri, [...] più piccola, a patto di utilizzare i nuovi parametri che caratterizzano l'interazione alla nuova scala; (b) il punto critico è un puntofisso della trasformazione che connette i parametri a una data scala con i parametri a una scala più piccola; (c ...
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onda
ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche [...] per un dato valore t- di t (istante dato); (b) fase locale iniziale: il valore che la precedente fase locale (in un puntofisso) assume per t=0 (origine dei tempi); (c) fase iniziale (senza ulteriori qualificazioni): il valore che la funzione φ(xi,t ...
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Convessità
Arrigo Cellina
La convessità è un concetto della matematica elementare; le parole concavo e convesso fanno parte del linguaggio quotidiano. Eppure questo semplice concetto, unito ad altre [...] . Così, una soluzione di un problema di Cauchy per una equazione differenziale ordinaria del tipo
[1] formula
può essere vista come un puntofisso di una trasformazione del tipo x→T(x), con T definita dalla relazione T(x)(t)=x0+∫t0(r, x(r))dr.
Lo ...
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oscillatore
oscillatóre [Der. del lat. oscillatio -onis, dal part. pass. oscillatus di oscillare, a sua volta da oscillum, dim. di os "volto", dischetto di legno o di terracotta con l'immagine di un [...] del genere è, per es., quello costituito (fig. 1) da una massa appesa, per il tramite di una molla a elica, a un puntofisso; la massa, tirata (o spinta) verticalmente e poi abbandonata a sé stessa, prende a oscillare in su e in giù intorno alla ...
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Crescita di strutture
Luciano Pietronero
I concetti di legge di scala e di invarianza di scala rivestono un ruolo centrale nell'analisi di sistemi sempre più complessi, che si osservano nelle scienze [...] . Questo approccio permette di capire l'origine dell'autoorganizzazione nella crescita frattale, in termini di un puntofisso attrattivo per la dinamica invariante di scala, e di calcolare analiticamente la dimensione frattale.
Strutture generate ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] quantità di moto: v. meccanica relativa: III 722 c) MO=(dbO/dt)+ vO╳mv, con vO velocità del polo O; se O è un puntofisso (per es., l'origine del riferimento), si ha MO=(dbO/dt); se, in partic., è MO=0, risulta bO=cost, relazione nota come integrale ...
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fisso
agg. [lat. fīxus, part. pass. di figĕre «figgere»]. – 1. a. Fissato, fermato stabilmente, detto di oggetti materiali, e in genere di cosa che rimane sempre in un luogo, che non si sposta: una lampada f. al tavolo; vetro f.; impianti...
puntare1
puntare1 (ant. o letter. pontare) v. tr. e intr. [der. di punta1; in qualche caso, di punto2]. – 1. tr. Sinon. region. o fam. di appuntare, nei sign. 2 a e b, cioè fissare uno spillo o fermare con uno spillo o sim.: p. una medaglia...