DECIO, Filippo
Aldo Mazzacane
Nacque nel 1454 a Milano, dove il padre Tristano, patrizio del piccolo centro di Desio, del quale portava il nome, conduceva vita di gentiluomo, frequentando la corte e [...] novità, certo della sua efficacia. Sull'ultimo punto, di più immediato rilievo giacché al concilio pisano avevano aderito , lo esposero ancora una volta al pericolo di rappresaglie svizzere.
Dopo una precipitosa fuga a Reggio, si portò infine a Pisa, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] politiche (Autodifesa. Risposta alle imputazioni diffuse contro di lui dopo la fuga da Bologna, scritta a Genthod in data avrà sempre come naturale terreno di elezione la frontiera politica-diritto, il puntodi intersezione tra il giureconsulto ...
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BIAGI, Marco
Michele Tiraboschi
I primi anni
Nacque il 24 novembre 1950 a Bologna, città in cui è sempre vissuto, da Giorgio e da Giancarla Montanari. Sposò Marina Orlandi, dalla quale ebbe Lorenzo [...] mondo del lavoro, ma solo un puntodi partenza – sia pure obbligato – nella sua opera di riforma della legislazione del lavoro.
Dapprima, imprese di grandi dimensioni al decentramento produttivo patologico analizzando, in particolare, la fuga del ...
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Prigione
Antonella Cambio
Carmelo Cavallo
Prigione (dal francese prison, che è il latino pre(he)nsio, "atto di prendere, cattura") e il suo sinonimo carcere, rispetto a cui è più usato nel linguaggio [...] previene i propositi difuga, generalmente attuati durante la notte. Nella sua ipotesi, le guardie di custodia sono diverse piani, con un puntodi vista centrale. Questo schema planimetrico si fonda su precisi principi di penologia: la separazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pietro Verri
Loredana Garlati
Pochi uomini hanno legato il proprio nome a una città e a un’epoca come Pietro Verri, la cui parabola esistenziale e intellettuale si consuma all’interno della settecentesca [...] nel 1803 al biografo di Pietro, Isidoro Bianchi, fuga ogni dubbio, è di Montesquieu e di Jean-Jacques Rousseau. Il puntodi partenza è montesquieuiano: il principio di separazione dei poteri comporta la distinzione tra i ruoli di legislatore e di ...
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LUOSI, Giuseppe
Francesca Sigismondi
Nacque a Mirandola il 5 sett. 1755 da Giovanni, avvocato, e da Maria Cristina Boccabadati. Studiò prima presso i gesuiti nella sua città natale, poi a Modena, nell'Università [...] i membri del Direttorio si diedero alla fuga (28 apr. 1799). Dopo più di un anno trascorso, prima a Chambéry, 'imperatore il suo progetto di codice penale del 1801 come puntodi partenza su cui lavorare in vista di una futura codificazione penale ...
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È un processo di natura prevalentemente esecutiva; promosso per iniziativa dello stato e attuato per impulso dello stesso, allo scopo del soddisfacimento egualitario dei creditori di un commerciante insolvente.
Il [...] inescusabili, sono fatti di manifestazione diretta l'esplicita confessione del cessante, la fugadi lui, la chiusura del la moglie del fallito e della garanzia della dote. Quanto al primo punto, è stabilito nella legge (art. 786) che se il marito era ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] Borghi e Il Barbiere di Siviglia di Rossini, ed altri autografi (messa di G. Vincenti, due messe di O. Benevoli, una messa di Carissimi, una fugadi Basily, 319 voll. di musica inedita e autografa di Mattei, e 500 pezzi autografi di Martini). Sono da ...
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BOSELLI, Paolo
Raffaele Romanelli
Nacque a Savona l'8 giugno 1838 dal notaio Paolo e da Marina Pizzorno. Il padre, di famiglia che vantava ascendenze illustri nel governo della città, era un liberale [...] breve tempo in Francia, accusato di aver favorito la fugadi S. di Santarosa e di A. Ramina da Savona. Il B., compiuti gli studi nel collegio degli scolopi di Savona, si iscrisse nel 1856 alla facoltà di giurisprudenza di Torino, dove ebbe maestri ...
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DE LAUGIER, Cesare Niccolò Giovacchino, conte di Bellecour
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Portoferraio il 15 ott. 1789 da Leopoldo, capitano comandante di quella piazzaforte granducale, e da Francesca [...] retriva, fatta di "chiesa, coro, poco studio, verberazioni smodate e continue", alla quale reagì al punto da venire espulso comando. Dopo la fuga del granduca e la formazione del governo provvisorio, si rifiutò di prestare giuramento e impedì ...
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fuga
s. f. [dal lat. fuga, dello stesso tema di fugĕre «fuggire»]. – 1. a. L’atto di fuggire: darsi alla f.; darsi a f. precipitosa; prendere la f., anche estens., di persone, veicoli, ecc. che si mettano a correre veloci, o fig., di persona...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...