Giappone
Donatello Fumarola
CinematografiaDalle origini alla Seconda guerra mondiale
di Dario Tomasi
Il cinetoscopio di Thomas A. Edison fu introdotto in G. nel novembre del 1896. Nel febbraio dell'anno [...] e un 'umanesimo' che guardava a Kurosawa, puntò invece maggiormente alla decisa denuncia delle brutalità della guerra fugadi fronte alla morte. E di morte è fatto il cinema di Yanagimachi: di animali, donne e bambini, tutti vittime del meccanismo di ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] di Pietro Germi, Fuga in Francia (1948) di Mario Soldati, Adamo ed Eva (1950) di Mario Mattoli, Totò e i re di Roma (1952) di Steno e Mario Monicelli, Anni facili (1953) di Luigi Zampa, Senso (1954) di il problema di mettere a punto un ordinamento ...
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Spagna
Nuria Vidal
Cinematografia
Cinematografia tra le più importanti in Europa, quella spagnola è rimasta per molti anni quasi completamente sconosciuta (il franchismo ha infatti alzato una barriera [...] de vino tinto (1966) di Nunes, Cada vez que... (1968) di Carlos Durán, Ditirambo (1969) di Gonzalo Suárez, Des-pués del diluvio (1969) di Jacinto Esteva o Nocturno 29 (1969) di Pere Portabella. Punto d'arrivo di questo movimento furono le riprese ...
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Brando, Marlon
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 3 aprile 1924. Divo tra i più sensibili e ricchi di talento del cinema hollywoodiano, interprete carismatico, [...] all'epoca di istigazione alla violenza e vietato in Inghilterra per ben quattordici anni. A questo punto, all interpretato da Johnny Depp, e in Free money (1998; In fuga col malloppo) di Yves Simoneau.
Bibliografia
B. Thomas, Brando: portrait of the ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] Gran premio al Festival dei popoli di Firenze dedicato al documentario con Wadi che fa ancora una volta il punto sul conflitto israeliano-palestinese. Milim gli ebrei e i palestinesi, disperati e in fuga entrambi da qualcuno. Ha inoltre collaborato al ...
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Cimino, Michael
Massimo Causo
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York l'11 agosto 1943. Autore di un numero limitato di opere, non sempre ben accolte dal pubblico [...] punto d'arrivo nel successivo The sunchaser (1996; Verso il sole), capolavoro che oltrepassa i confini di un'America contemporanea tendente a fare difuga verso l'improbabile e miracolosa salvezza di un giovane omicida navajo malato incurabile di ...
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(USA 1955, 1956, Sentieri selvaggi, colore, 119m); regia: John Ford; produzione: C.V. Whitney/Warner Bros.; soggetto: dall'omonimo romanzo di Alan Le May; sceneggiatura: Frank S. Nugent; fotografia: Winton [...] dei Comanches li costringe alla fuga. Dopo aver interrotto il matrimonio di Laurie Jorgensen con Charlie McCorry, in Est. A questo punto la funzione di personaggi come Ethan, latori di un furore che è anche incertezza di sé, appare esaurita: è ...
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Forman, Miloš
Serafino Murri
Nome d'arte di Forman Ján Tomáš, regista cinematografico ceco, naturalizzato statunitense, nato a Čáslav (Boemia) il 18 febbraio 1932. Tra i maggiori esponenti della Nová [...] di un giovane operaio 'arrabbiato' in conflitto con la generazione dei padri, che lo lanciò all'interno della Nová Vlna. Con la seconda prova, Lásky jedné plavovlásky, F. mise a punto dopo la fuga da casa della figlia, che cerca di emanciparsi ...
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Regista e operatore cinematografico statunitense, nato a Pasadena (California) il 23 febbraio 1889 e morto a Cottonwood (Arizona) il 6 gennaio 1949. Attivo fin dai tempi del muto, F. ha costituito un esempio [...] rough riders, 1927), mettendo a punto la sua caratteristica versatilità narrativa, arricchita di notevoli coloriture romantiche, che sarebbe di The wizard of Oz, fondata sulle due varietà psicologiche di un bianco e nero slavato e di una fugadi ...
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Sydow, Max von (propr. Carl Adolf)
Paolo Marocco
Attore teatrale e cinematografico svedese, nato a Lund il 10 aprile 1929. Uno degli attori feticcio di Ingmar Bergman negli anni Cinquanta e Sessanta, [...] Fuga per la vittoria, di John Huston; Never say never again, 1983, Mai dire mai, di Irving Kershner), il thriller (Nonhosonno, 2001, di 1991, Fino alla fine del mondo, di Wim Wenders; A che punto è la notte, 1995, di Nanni Loy).
Dalla fine degli anni ...
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fuga
s. f. [dal lat. fuga, dello stesso tema di fugĕre «fuggire»]. – 1. a. L’atto di fuggire: darsi alla f.; darsi a f. precipitosa; prendere la f., anche estens., di persone, veicoli, ecc. che si mettano a correre veloci, o fig., di persona...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...