In matematica applicata, e in particolare nella teoria delle decisioni, problemi di o., le questioni attinenti alla ricerca dei criteri di scelta tra diverse opzioni o di determinazione del valore di particolari [...] punti non differenziabili sono tali da consentire comunque l’uso delle derivate nella ricerca dell’ottimo, che è, tipicamente, un ottimo locale. I modelli discreti sono un insieme molto articolato, con origini e campo diapplicazione diversificato ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] di componente sintagmatica) una parte di analisi in costituenti immediati; rivoluzione, perché non si pretende più diapplicare questo metodo a tutte le frasi di of signs (1938) distinse tre diversi puntidi vista da cui considerare ogni linguaggio: ...
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Regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività [...] all’ordinamento interno.
Sono considerate n. diapplicazione necessaria alcune n. relative ai rapporti di circa 100 °C quella corrispondente al puntodi trasformazione A3 (quindi nel campo della austenite), gli acciai grezzi di colata o di ...
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Corrispondenza di misura fra due o più cose che siano fra loro in stretta relazione.
Arte
Mondo antico
Non è possibile cogliere una continuità storica nella trasformazione del concetto di p., intesa come [...] e le altre arti. In alcuni periodi sono state un puntodi riferimento fondamentale la volta celeste e le costellazioni (piramidi egizie); parti componenti. Tale concetto si rifà all’applicazione delle teorie della divina p., dell’organicità ...
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In matematica, si dice di struttura nella quale sia definita un’operazione che non è commutativa (➔ commutativa, proprietà). Tali strutture hanno assunto un ruolo importante nella caratterizzazione della [...] geometria n. richiede che l’algebra delle funzioni sia n. ed elimina del tutto il concetto dipunto; questa eliminazione, che è fondamentale nelle applicazioni, è alla base della definizione della geometria n. stessa.
L’origine della geometria n. si ...
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riducibilità In analisi vettoriale due sistemi di vettori applicati (per es., due sistemi di forze) si dicono mutuamente riducibili se si può passare dall’uno all’altro con sole operazioni elementari (➔ [...] necessaria (ma non sufficiente) è che essi siano complanari e che le loro rette diapplicazione s’incontrino in un punto.
In logica matematica l’assioma di r. fu introdotto da B. Russell per superare alcune difficoltà che si presentavano nella ...
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In topologia, nozione, introdotta da C. Ehresmann e G. Reeb verso il 1950, che generalizza quella di spazio fibrato e che ha originato un ramo della topologia differenziale oggetto di ricerche e studi [...] n−p, e perciò massimo, in ogni puntodi Vn). Per ogni punto y ∈ Wn-p l’immagine inversa f−1 y, se connessa (ovvero le componenti connesse di f−1 y qualora f−1 y non sia connessa), si chiama foglia relativa all’applicazione considerata di V in W; la ...
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Nella teoria dei vettori, lo stesso che vettore applicato a una retta, vettore cioè che può pensarsi applicato indifferentemente a un punto qualsiasi della sua retta diapplicazione. ...
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PROGRAMMAZIONE NON LINEARE
Amato Herzel
(App. IV, III, p. 70)
Sia nel campo metodologico, sia in quello computazionale, si sono registrati negli ultimi tempi notevoli progressi. Ci si limiterà qui a [...] stocastica. Tale problema può essere efficacemente affrontato in virtù di alcuni importanti risultati riguardanti le applicazioni da punto a insieme e si possono indicare per le diverse perturbazioni di ϑ(x) i limiti entro i quali la soluzione ...
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METAMATEMATICA
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
. Il problema della metamatematica. - Come disciplina specifica, la m. deve la propria genesi (e la propria denominazione) a D. Hilbert, il quale [...] principali ampliamenti concernendo o l'integrazione del puntodi vista esclusivamente formale, sintattico, mediante assunti renderla più rigorosa. Il trattamento metamatematico può essere applicato solo a teorie completamente formalizzate (cioè a ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...