FOPPA, Vincenzo
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Figlio di Giovanni da Bagnolo, nacque a Brescia, città dove il padre svolgeva il mestiere di sarto, tra il 1427 e il 1430. Non si hanno notizie certe sul suo apprendistato artistico, [...] cupola oculi prospettici racchiudono otto busti di santi. Dottori della chiesa e santi posti all'interno di uno spazio prospetticamente definito sono un importante esempio diapplicazionedi quell'illusionismo naturalistico rielaborato da Mantegna ...
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FOSSATI, Giovanni Antonio Lorenzo
Laura Fiasconaro
Nacque a Novara il 30 apr. 1786 da Gioacchino Antonio, sovrintendente di un ospedale di quella città, e da Antonia Baliana. Compiuti i primi studi [...] applicazione in psichiatria sarà, infatti, B.G. Miraglia, allora giovane studente, col quale il F. entrerà in rapporti epistolari a partire dal 1846 e che sarà poi per lunghi anni direttore del manicomio di Aversa. L'azione del F. trovò, dal puntodi ...
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CERATI, Gaspare
Marina Caffiero
Nacque a Parma il 21 genn. 1690, dal conte Valerio e da Fulvia del conte Carlo Agosto Anguissola, del patriziato piacentino, ed ebbe quale padrino di battesimo, nel 1695, [...] applicazionedi un rigoroso metodo critico agli studi di antiquaria, di storia ecclesiastica e di teologia. Dai comuni interessi sorgeva anche un altro notevole motivo di con l'intento di opporsi al gesuitismo.
Dal puntodi vista della dottrina ...
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BURATTINI (Boratyni), Tito Livio
Domenico Caccamo
Nato ad Agordo (Belluno) l'8 marzo 1617 da famiglia nobile e agiata, abbandonò giovane il suo paese per motivi imprecisati. Animato da interessi archeologici [...] di essa.
È chiaro che, da un puntodi vista scientifico, tale teoria non necessita certo didi spunti originali. Nella Bilancia sincera il B. riproduceva con correzioni il testo galileiano, si soffermava sull'uso dello strumento e la sua applicazione ...
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D'ONDES REGGIO, Vito
Francesco Malgeri
Nacque a Palermo il 12 nov. 1811, dal barone Bartolomeo D'Ondes, procuratore nobile del Banco di Sicifia e sergente maggiore della milizia urbana, e da Gioachina [...] di antiche sperequazioni sociali, di consuetudini vecchie e improduttive, di un sistema di rigida e astratta applicazione delle leggi, che impediva di era diventata puntodi riferimento politico e culturale e verso la quale confluivano uomini di ogni ...
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LANFRANCO da Pavia, santo
H. E. J. Cowdrey
Nacque a Pavia, probabilmente intorno al 1010. Gervasio di Canterbury fa menzione dei genitori Eribaldo e Roza. Il padre, cittadino di rilievo, attivo nella [...] (1080, 1085). L. considerò il concilio di Londra del 1075 come un puntodi riferimento e i canoni conciliari illustrano bene la necessità dello studio e dell'applicazione del diritto canonico al fine di un appropriato adempimento della carica ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] Philosophia mentis et sensuum (Romae 1696) di G.B. Tolomei, puntodi svolta speculativo in una cittadella della tradizione, ; il quarto le sezioni coniche, gli isoperimetri, i casi applicativi più comuni. Il testo fu apprezzato per la chiarezza, ma ...
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GUICCIOLI, Alessandro
Mario Casella
Nacque a Venezia il 5 marzo 1843 dal marchese Ignazio, ravennate, e dalla romana Faustina dei marchesi Capranica. Compiuti i primi studi nel capoluogo veneto, si [...] a Crispi, diventato ormai il suo primario puntodi riferimento, fu decretata il 12 giugno 1890. di delibere di giunte e di Consigli comunali, istruzioni ai sindaci sull'applicazionedi leggi, direttive di diversa natura, richieste di informazioni di ...
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BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] grammatica storica" (p. 300). Coerentemente col suo puntodi vista idealistico il Trabalza vedeva nelle speculazioni linguistiche del B. una logica troppo formalistica che egli applicava astrattamente come nelle esercitazioni accademiche: con la sua ...
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BENTIVOGLIO, Guido
Alberto Merola
Nacque a Ferrara da Cornelio e da Isabella Bendidio il 4 ott. 1577. Visse i suoi primi anni nella città natale, educato alla raffinatezza usuale nei giovani dell'aristocrazia [...] Enrico IV. Quest'ultimo spinse la crisi al puntodi rottura quando il principe di Condé fuggì a Bruxelles il 29 nov. 1609 promessa di Enrico IV di unire alla corona di Francia quella dei Béarn e della Navarra (applicando in tal modo l'editto di ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...