Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] spagnola, per non cadere nelle mani della Gestapo, si uccise. Punto di incontro di significative e talora contrastanti esperienze culturali - dal misticismo teologico di G. Scholem alle dottrine critiche di E. Bloch, al neokantismo di H. Cohen e H ...
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Uomo politico italiano (Roma 1895 - ivi 1959). Militante fascista, fu deputato (1924), due volte ministro (1929-32 e 1936-43) e prof. di diritto corporativo nelle università di Pisa e Roma. Divenuto critico [...] 1936) a Roma. Poco prima della guerra, la sua posizione, ormai di fronda, cominciò a costituire un punto di riferimento per gli elementi fascisti critici, specie per i più giovani. In occasione della seduta del Gran Consiglio avvenuta fra il 24 e il ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] ’ordinata e l’incremento infini;tesimo dell’ascissa del punto mobile sulla curva). La notazione differenziale leibniziana dy/dx deve il moderno procedimento di calcolo delle derivate.
La critica dei principi dell’a. matematica e l’introduzione di ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] l'inizio del sec. 20°, decisi oppositori tra i critici razionalisti, in particolare fra i seguaci del cosiddetto escatologismo o Mare di Galilea e nelle adiacenze, con qualche puntata, anche per ragioni di sicurezza, nella Samaria, nella Perea ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] C, un’induttanza L e una r. R in serie, la r. critica è data da:
R. diretta
Per un diodo, la r. misurata facendo scorrere forza resistente, ogni forza che si opponga al moto del punto cui è applicata, che formi cioè angolo ottuso con la velocità ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] della terzina dantesca). In P. si riconosce spesso il punto di partenza del linguaggio poetico del Novecento, oltre che che del Croce. ː P. teneva moltissimo ai suoi scritti di critica dantesca (Minerva oscura, 1898; Sotto il velame, 1900; La mirabile ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] convinzione ragionata o semplice portato di abitudine. Da questo punto di vista, egli è un fiero nemico della tradizione quella cultura, di cui egli è sì l'erede ma anche l'acerbo critico, è d'altronde il motivo determinante della sua condanna. S. è, ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] . 1946), con cui si inizia l'influenza che l'opera critica di E. eserciterà sulle generazioni più giovani, e The metaphysical L'impegno socio-politico di E., qua e là venato da punte di antisemitismo, è raccolto in After strange gods (1964), The ...
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Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] quindi il sistema non è integrabile. Non meno importanti, anche dal punto di vista astronomico e cosmologico, le sue ricerche sulle figure di tesi dell'intuizionismo di L. E. Brouwer; critico dell'idea cantoriana dell'infinito attuale e dell' ...
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Psichiatra e psicanalista austriaco (Dobrzcynica, Galizia, 1897 - Lewisburg, Pennsylvania, 1957) naturalizzato statunitense. Pensatore originale ed eterodosso, critico verso la prassi psicoanalitica freudiana [...] della rabbia e dell'odio prima controllati dalle difese. Il punto d'arrivo sarebbe stato una modificazione durevole del carattere del paziente sostenendo che ogni nevrotico è "distonico da un punto di vista muscolare" e che esiste una corrispondenza ...
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critico1
crìtico1 agg. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός «atto a giudicare, decisivo» e come s. m. «giudice, critico», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la facoltà intellettiva di esaminare e giudicare,...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...