Norma
Giancarlo Urbinati
Marco Bussagli
In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e [...] patologico. Tale concetto, quando venga applicato in ambito biologico, necessita di una serie di considerazioni e precisazioni, così da evitare Expert committee 1997). La norma di rappresentazione Dal puntodi vista strettamente antropometrico, con il ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] sistema internazionale SI il l. si misura in joule (J); 1 J è pari al l. compiuto da una forza di 1 N il cui puntodiapplicazione si sposta di 1 m nella direzione della forza; sempre nel SI, accanto al joule che è un’unità coerente, sono usati il ...
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Complesso di organi collegati in modo che determinate forze applicate, dette forze motrici, compiano lavoro in vista di un determinato scopo, vincendo certe forze resistenti; il termine è quasi sempre [...] una forza (resistenza) con un’altra (potenza o, meglio, equilibrante) le cui caratteristiche (intensità, orientamento, puntodiapplicazione) sono generalmente differenti; a rigore non sono scomponibili in parti: per tal motivo si includono tra le m ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] . Per contro un segmento orientato AB, avente l’origine nel punto A si chiama anche v. applicato (nel punto A), e si può pensare come l’insieme del v. v e del punto A (puntodiapplicazione); un v. applicato si indica con la notazione (A, v) o altra ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal puntodi vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] Il 3:4-benzopirene è forse il cancerogeno più impiegato in laboratorio; esso induce tumori maligni nel puntodiapplicazione: cancri, per somministrazione sulla pelle, sarcomi per iniezione nel tessuto connettivo. Ha anche lieve attività estrogena (v ...
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Espressione introdotta da C. v. Pirquet (1904) e usata a designare stati di modificata capacità reattiva dell'organismo acquisiti mediante il superamento di una malattia o mediante il trattamento con determinate [...] (reazione generale febbrile per iniezione sottocutanea della tubercolina; reazione locale a carattere infiammatorio nel puntodiapplicazione sottocutanea, intracutanea o percutanea; reazione o attivazione del focolaio specifico). Per analogia con ...
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Embriologia
Alberto Monroy
di Alberto Monroy
Embriologia
sommario: 1. Introduzione generale. 2. La ricerca embriologica nella prima metà del secolo. a) Regolazione e prelocalizzazione. b) Induzione [...] stata gettata dall'applicazione delle tecniche di microscopia elettronica. La fine analisi strutturale del processo di fusione dei gameti altri meccanismi di regolazione che controllano l'utilizzazione sequenziale dell'mRNA.
Da questo puntodi vista, ...
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Neurofarmacologia
La neurofarmacologia studia le modificazioni dei meccanismi nervosi sotto l'azione delle droghe. La parola 'droghe' si riferisce a quelle sostanze chimiche che vengono assunte per ottenere [...] nella chirurgia dentale o in altre operazioni minori per provocare il blocco temporaneo della conduzione nervosa nel puntodiapplicazione. Queste droghe non sono tossiche, in quanto vengono somministrate per causare il blocco nervoso a livello ...
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Neurofarmacologia
Leslie L. Iversen
La neurofarmacologia è una disciplina molto recente, nel pur giovane campo delle neuroscienze, e si interessa alla struttura chimica e agli effetti delle cosiddette [...] largamente utilizzati in chirurgia dentale e in altre operazioni minori allo scopo di bloccare temporaneamente la conduzione nervosa nel puntodiapplicazione. Proprio perché il blocco si produce esclusivamente a livello locale, queste sostanze ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...