Fisica
In analisi vettoriale, di un sistema di vettori, liberi o applicati, si dice r. o somma vettoriale il vettore che si ottiene come risultato dell’operazione di composizione. In particolare, il r. [...] del parallelepipedo). Il r. è un vettore libero, del quale cioè non è specificato il puntodiapplicazione. Quando di un sistema di vettori applicati si effettua la riduzione al più semplice sistema equivalente, questo risulta costituito, in generale ...
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puntodiapplicazionepuntodiapplicazione in geometria e in fisica, punto al quale si applica una grandezza vettoriale. Definita per esempio una forza (grandezza vettoriale caratterizzata da intensità, [...] direzione e verso), essa può essere applicata a diversi punti; si parla allora di vettore applicato, spesso indicato con scritture quali (A, B), B − A o ancora
dove A è il puntodiapplicazione, detto anche punto iniziale o origine del vettore ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] sistema internazionale SI il l. si misura in joule (J); 1 J è pari al l. compiuto da una forza di 1 N il cui puntodiapplicazione si sposta di 1 m nella direzione della forza; sempre nel SI, accanto al joule che è un’unità coerente, sono usati il ...
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Causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo (definizione dinamica di f.), ovvero causa capace di deformare un corpo (definizione statica di f.). Ogni f. è caratterizzata da una [...] si ha in tal caso una f. costante; può essere che la f. dipenda soltanto dalla posizione del suo puntodiapplicazione e si parla allora di f. posizionali, tra le quali particolare rilievo hanno le f. conservative. Il termine f. fu in passato, ed ...
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Complesso di organi collegati in modo che determinate forze applicate, dette forze motrici, compiano lavoro in vista di un determinato scopo, vincendo certe forze resistenti; il termine è quasi sempre [...] una forza (resistenza) con un’altra (potenza o, meglio, equilibrante) le cui caratteristiche (intensità, orientamento, puntodiapplicazione) sono generalmente differenti; a rigore non sono scomponibili in parti: per tal motivo si includono tra le m ...
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Unità di misura del lavoro e dell’energia nel sistema CGS. È il lavoro compiuto dalla forza di una dine, quando sposta il suo puntodiapplicazionedi un cm nella stessa sua direzione. Un e. equivale a [...] 10–7 joule ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] . Per contro un segmento orientato AB, avente l’origine nel punto A si chiama anche v. applicato (nel punto A), e si può pensare come l’insieme del v. v e del punto A (puntodiapplicazione); un v. applicato si indica con la notazione (A, v) o altra ...
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Fisica
Fisica dello stato solido
C. di colore Denominazione di particolari difetti reticolari capaci di alterare la trasparenza di materiali cristallini, in particolare impartendo a questi una colorazione; [...] tutti gli assi centrali dei sistemi ottenuti ciascuno da quello dato facendone rotare i vettori, senza variarne le lunghezze, intorno ai puntidiapplicazione, di uno stesso angolo. Le coordinate cartesiane del centro (xc, yc, zc) sono per un sistema ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...