Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’i.), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni [...] della voce, dar rilievo alle singole parti. È detta anche punteggiatura. Segni comuni in gran parte delle lingue moderne sono: punto o punto fermo, virgola, punto e virgola, due punti, punto esclamativo, punto interrogativo e, per estensione, ...
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tasto
tasto [Der. del lat. tastare "toccare per assaggiare", comp. di tangere "toccare" e gustare "assaggiare"] [LSF] Piccolo organo di varia forma (levetta, tassello piano, ecc.), su cui si preme con [...] , o alfanumerici, in numero variabile da 42 a 46, comprendenti le lettere dell'alfabeto, i segni convenzionali e di punteggiatura, i numeri, e t. di servizio, od operativi, il cui numero varia a seconda del modello di macchina, che consentono ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] ; in 2 la virgola prima di allora ero tornato).
Ben diverso, com’è naturale, l’assetto dell’interpunzione (➔ punteggiatura) nella scrittura esperta. Nella prassi giornalistica è stato notato il declino del ➔ punto e virgola, messo in relazione ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] il corsivo ha in inglese il nome di italic), modernizzati nella grafia, nella demarcazione delle parole e nella ➔ punteggiatura, con l’introduzione dell’➔apostrofo, segno adottato per primo proprio dal Bembo in quest’occasione (poco conta infatti il ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] testi scritti in italiano, nella grafia (i caratteri capitali delle lettere; l’indicazione delle date in numeri romani; l’assenza di punteggiatura; la resa con l’unico segno «V» sia della ‹v› sia dalla ‹u›, abbandonata del tutto solo in anni recenti ...
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scrittura elettronica
scrittura elettrònica locuz. sost. f. – Fino agli anni Ottanta del secolo scorso, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva [...] Twitter (lunghi al massimo 140 caratteri) sono ricchi di frasi monoproposizionali e quasi sempre privi di subordinate; la punteggiatura è in gran parte sostituita dai tipici simboli della chiocciola (@, che indica il rivolgersi a un utente specifico ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] Sanguineti, che ne presenta un uso ipertrofico, termina i suoi componimenti con i due punti; Enrico Testa senza alcun segno di punteggiatura.
Tra i vettori del ritmo, il più resistente è stata la rima, stabile e fissata nei luoghi previsti fino a ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Produzione, circolazione e gestione dei testi
Jean-Pierre Drège
Produzione, circolazione e gestione dei testi
Il processo di produzione e circolazione dei testi [...] . Del resto, i testi manoscritti si presentavano quasi sempre in blocchi compatti, soltanto raramente spezzati da capoversi, privi d'interruzioni e di punteggiatura, da cui emergevano soltanto le annotazioni scritte in colonne separate. I segni di ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] è scritto sempre più -zi- (si vanno riducendo i tipi delitie, detrattioni), si abbandona et per e, ed; la punteggiatura viene sottoposta a progressivi ritocchi in direzione di quella moderna (Marazzini 1993).
Intanto l’italiano conosce, dopo quella ...
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La scienza in Cina: i Ming. Produzione, circolazione e gestione dei testi
Jean-Pierre Drège
Produzione, circolazione e gestione dei testi
Il processo d'innovazione tecnica che aveva interessato il libro [...] Zhejiang), che diedero alle stampe molte opere storiche e letterarie in tre o quattro colori. I testi erano dotati di punteggiatura, annotati e commentati, e un diverso colore serviva a distinguere i vari interventi. Nello stesso periodo, tra il 1594 ...
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punteggiatura
s. f. [der. di punteggiare]. – 1. a. La condizione di essere cosparso di punti, di piccole macchie o di forellini: un tessuto a p. irregolare; ripiegare il foglio lungo la punteggiatura. b. In ematologia, anormale presenza di...
virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno del periodo: sapere, non sapere usare...