Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] i vari tipi di punto» vigenti nel Cinquecento e si arriva a una stabilizzazione della terminologia relativa alla punteggiatura nella trattatistica, che però «non risulta recepita nei lessici dell’epoca», se le tre edizioni secentesche del Vocabolario ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] tra due virgole (17):
(15) all’improvviso ieri (che cosa strana) ho ricordato il sogno che facevo da bambina
(16) la punteggiatura ‒ è facile notarlo ‒ spesso suggerisce il ritmo e il tono emotivo delle parole
(17) Piero, l’ho notato in più di una ...
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SIMBOLI
I simboli sono segni convenzionali usati per indicare in modo sintetico e visivo un oggetto, un concetto, una funzione, un’idea; tra i più diffusi nell’italiano contemporaneo c’è il simbolo ➔@ [...] i cosiddetti emoticon (dall’inglese emotion ‘emozione’ e icon ‘icona’), simboli ottenuti soprattutto con i segni di ➔punteggiatura che riproducono in maniera stilizzata le espressioni facciali e servono a comunicare sinteticamente uno stato d’animo ...
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I due punti introducono una pausa intermedia tra il punto e la virgola e vengono usati per ottenere diverse funzioni sintattiche e testuali, come quelle dichiarativa, presentativa e argomentativa, o per [...] , pp. 122-137.
Marazzini, Claudio (2008), Il Seicento, in Mortara Garavelli 2008, pp. 138-158.
Mortara Garavelli, Bice (2003), Prontuario di punteggiatura, Roma-Bari, Laterza (11a ed. 2008).
Mortara Garavelli, Bice (a cura di) (2008), Storia della ...
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FRASE
La frase è un insieme di parole disposte intorno a un verbo di senso compiuto e autonomo. Si possono distinguere due tipi di frase.
• La frase semplice (detta anche ➔proposizione) è formata da [...] né, o, oppure, ma e così via o ricorrendo alla ➔giustapposizione (cioè al collegamento tramite i soli segni di punteggiatura)
Tuona da stamattina e da qualche ora grandina
Tuona da stamattina; da qualche ora grandina
• La subordinazione (chiamata ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] 2°-3° (rist. dell’ed. Lipsiae, 1855-1880).
Antonelli, Giuseppe (2008), Dall’Ottocento a oggi, in Storia della punteggiatura in Europa, a cura di B. Mortara Garavelli, Roma-Bari, Laterza, pp. 178-210.
Cappelli, Adriano (1990), Lexicon abbreviaturarum ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] viso e la postura del corpo o della testa. Nella ➔ lingua scritta, alcune variazioni prosodiche si possono indicare grazie a ➔ punteggiatura e tipo di carattere (per es., ➔ maiuscola, sottolineature) e, nei nuovi mezzi di comunicazione, agli emoticon ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] , Tullio (1977), Scuola e linguaggio. Questioni di educazione linguistica, Roma, Editori Riuniti.
Fornara, Simone (2010), La punteggiatura, Roma, Carocci.
Klein, Gabriella (1986), La politica linguistica del fascismo, Bologna, il Mulino.
Larson, Pär ...
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PUNTINI DI SOSPENSIONE
I puntini di sospensione si usano per segnalare che il discorso viene sospeso, in genere per imbarazzo, per titubanza o per allusività
Non dovrei essere io a dirtelo, però secondo [...] da Andrea Sperelli era una coperta di seta fina, d’un colore azzurro disfatto, intorno a cui giravano i dodici segni dello Zodiaco in ricamo, con le denominazioni […] a caratteri gotici (G. D’Annunzio, Il piacere).
VEDI ANCHE punteggiatura ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] (1879), Grammatica italiana dell’uso moderno, Firenze, Sansoni.
Antonelli, Giuseppe (2008), Dall’Ottocento a oggi, in Storia della punteggiatura in Europa, a cura di B. Mortara Garavelli, Roma-Bari, Laterza, pp. 178-210.
Jackson, Donald (1988), La ...
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punteggiatura
s. f. [der. di punteggiare]. – 1. a. La condizione di essere cosparso di punti, di piccole macchie o di forellini: un tessuto a p. irregolare; ripiegare il foglio lungo la punteggiatura. b. In ematologia, anormale presenza di...
virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno del periodo: sapere, non sapere usare...