Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Insegnamento pubblico e privato nell'alto Medioevo
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età tardoantica vede una riduzione [...] educativa vivariana si sofferma anche sulle morfologie linguistiche dando particolare risalto, ad esempio, a quelle regole della punteggiatura e dell’ortografia che solo molti secoli dopo, nel pieno sviluppo dell’umanesimo, sarebbero state riproposte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fin dall’inizio del secolo lo stile modernista in poesia avvicina esperienze di diversa [...] pura sonorità con fini suggestivi ed evocativi. In Zone, del 1912 (la poesia che apre la raccolta Alcools), Apollinaire elimina la punteggiatura e lascia i versi o isolati o a gruppi per restituire il ritmo di una passeggiata per le strade di Parigi ...
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CIACCIO, Giuseppe Vincenzo
Renato G. Mazzolini
Nacque a Catanzaro il 15 ott. 1824 da Andrea, capoufficio alla R. Intendenza, e da Caterina Donato. A Catanzaro compì gli studi letterari e conseguì, nel [...] nervee che ci vanno, e nel modo con cui elleno si diramano e terminano, ma più specialmente in quella singolarissima punteggiatura che si osserva in ambedue le piastre" (Osservazioni intorno al modo come terminano i nervi motori ne' muscoli striati ...
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SANGUINACCI, Jacopo
Davide Esposito
– Figlio di Giovanni, nacque a Padova intorno al 1400.
Sulla sua vita, a fronte di una consistente mole di testi tramandata da un’articolata tradizione manoscritta, [...] Sotto mille stracolli e mille usure / vivo in affanno [...]» (Cestaro, 1913, p. 29, n. 2, con qualche modifica alla punteggiatura; vv. 5-10). Ne consegue, in sintonia con la produzione poetica cortigiana trecentesca, una certa predilezione per i toni ...
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PERGAMINI, Giacomo
Sergio Lubello
PERGAMINI, Giacomo. – Nacque a Fossombrone nel 1531 da Giacomo, dottore, originario di Montalboddo (oggi Ostra, in provincia di Ancona) e da Battista Azzi, sposata [...] in moltissimi capitoli e paragrafi nei quali vengono esaminati argomenti di fonetica, morfologia, sintassi, accentazione, punteggiatura; una grammatica apprezzabile non soltanto per la praticità e la ricchezza di citazioni secondo il canone abituale ...
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GRIFFIO (Grifi, Griffi, Gryphe), Giovanni
Paolo Tinti
Secondo le note genealogiche del Follini, il G. nacque, forse a Lione, intorno al 1518 e la stessa data si desume dall'Elenco di stampatori e librari [...] Valgrisi) come "guide per l'intricata selva del puntare gli scritti", come impeccabili cioè nelle scelte relative alla punteggiatura.
Sulla marca tipografico-editoriale del G., che denunzia la stretta parentela con la dinastia lionese, campeggia un ...
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GROSSO, Stefano
Francesco Millocca
Nacque ad Albissola Marina, presso Savona, il 22 marzo 1824 da Lorenzo e Angela Maria Scotto. Compì gli studi classici a Savona frequentando le scuole pubbliche dei [...] e critico, Bologna 1880; De Antonio Rosminio, Genuae 1883; Inscriptiones, carmina, commentationes, Mediolani 1886; Alcune varianti di punteggiatura e di lezione nell'episodio dantesco della Francesca da Rimini (in collab. con C. Negroni e G. Tortoli ...
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CERLINI, Aldo
Massimo Miglio
Nato a Novellara (Reggio Emilia) il 21 dic. 1880 da Francesco e Pia Ruozi, in una famiglia di antica nobiltà locale, nel 1898 si era iscritto all'università di Pisa laureandovisi [...] [1941],pp. 1101-1107; La scrittura dell'Ariosto. Contributo allo studio delle corsive italiane nel 500, Modena 1942; Scrittura e punteggiatura negli autografi dell'Ariosto, in Cultura neolatina, IV-V [1944-45], pp. 37-60).
Fonti e Bibl.: Roma, Arch ...
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MICHIEL, Sabello (Sabelo, Sabelio)
Gabriella Milan
– La sua data di nascita va collocata intorno al 1340, a Venezia. Il padre, il nobile Pietro, era soprannominato «lo Fisica», appellativo di norma riservato [...] , Padova 2002, pp. 151-164; J.W. Somogyi, «Codices distincti» nell’Italia quattrocentesca. Tendenze di articolazione testuale mediante segni di punteggiatura in manoscritti nell’Italia quattrocentesca, in Verbum, V (2003), 1, pp. 275, 277.
G. Milan ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] codici di lusso si ha una doppia rigatura per ottenere maggiore regolarità. I codici più antichi sono scritti di seguito, senza punteggiatura, né separazione di parole, talvolta in colonne che variano da 2 a 4; solo i codici più tardi separano una ...
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punteggiatura
s. f. [der. di punteggiare]. – 1. a. La condizione di essere cosparso di punti, di piccole macchie o di forellini: un tessuto a p. irregolare; ripiegare il foglio lungo la punteggiatura. b. In ematologia, anormale presenza di...
virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno del periodo: sapere, non sapere usare...