GAIDERIS (Gaideriso)
Federico Marazzi
Figlio di Radelgario (morto nell'854), successe ad Adelchi nel giugno 878 come sesto principe di Benevento.
G. era membro della famiglia che per iniziativa di Radelchi, [...] indirettamente alla memoria di quest'ultimo - alla cui soppressione egli doveva il proprio innalzamento al principato - attraverso una punizione esemplare inflitta a chi lo aveva oltraggiato.
Dopo che fu trattenuto a Spoleto, G. riuscì a fuggire a ...
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CATALDO Tarsino
Roberto Zapperi
Nativo di Tarsia in Calabria (oggi in provincia di Cosenza), risulta attivo a Palermo come notaio negli anni intorno al 1560. Probabilmente in virtù della sua professione [...] 'avrebbe convinto dell'opportunità di mettersi in salvo con la fuga. Fuggì in Calabria e fu saggia decisione, perché la punizione del viceré non tardò a colpire con estrema durezza i minori caporioni che commisero la grave imprudenza di restarsene in ...
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PAZZI, Guglielmo de'
Claudia Tripodi
PAZZI, Guglielmo de’. – Nacque il 6 agosto del 1437 da Antonio di Andrea de’ Pazzi e Niccolosa degli Alessandri.
Nel 1460 Guglielmo prese in moglie Bianca, figlia [...] commentarium), 1958, pp. 83-86). L’esilio venne revocato solo a distanza di sedici anni, nel 1494, ma nonostante la dura punizione il legame con i Medici non tardò a far sentire i suoi effetti: già nel 1480 gli venne concesso di potersi spostare ...
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DELLA MARRA (de Marra), Galgano
Mario Caravale
Figlio di Giozzolino, maestro razionale del Regno di Sicilia sotto Manfredi e Carlo I d'Angiò, nacque probabilmente a Barletta - dove la famiglia si era [...] addossare ai consiglieri regi l'intera responsabilità della politica tributaria degli anni precedenti e, mediante la loro punizione, restituire alla monarchia quel ruolo di difensore della giustizia e dei diritti delle Università del Regno che ...
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CHIARAMONTE (Chiaromonte), Manfredi, conte di Modica
Salvatore Fodale
Secondo di questo nome, figlio di Giovanni (I), detto il Vecchio, e di Lucca Palizzi, dovette nascere agli inizi del sec. XIV: nel [...] . 1350 scoppiò a Palermo un tumulto capeggiato da LorenzoMurra, un antico servitore dei Chiaramonte, che era stato allontanato per punizione dalla capitale e relegato a Trapani, ma che in seguito era stato perdonato e riammesso in città. Il C. trovò ...
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DORIA, Gerolamo
Maristella Cavanna Ciappina
Figlio del nobile e ricco genovese Lazzaro, visse tra il XV e il XVI secolo e fu presente nella politica attiva negli anni tra il 1499 e il 1513.
La corretta [...] , come emblematico del malessere e dell'insofferenza ormai diffusi nei confronti della Francia, la quale dovette infliggere una punizione esemplare al D., nonostante il diplomatico intervento in suo favore del cognato Giovanni Doria.D'altra parte il ...
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Gandhi, Mohandas Karamchand
Silvia Moretti
L'apostolo della non-violenza e della libertà dell'India
Negli ultimi decenni del 19° secolo i Britannici consolidarono il loro dominio coloniale in India, [...] Gandhi scriveva: "credo che la non-violenza sia infinitamente superiore alla violenza, e il perdono sia molto più virile della punizione".
Nel pensiero di Gandhi gli Indiani, che erano i più deboli, dovevano trovare la strada più giusta per ottenere ...
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BOCCANEGRA, Battista
Dino Pastine
Nacque intorno al 1359 da Simone, primo doge di Genova, e da Costanza Visconti. A soli quattro anni, nel 1363, venne creato cavaliere dal re di Cipro Pietro I di Lusignano, [...] negli anni precedenti, anche durante il governo dei precedenti governatori francesi, raramente si erano concluse con la punizione dei responsabili e il B. poteva sperare che tale tradizione di tolleranza continuasse anche in suo favore; inoltre ...
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PANDOLFO DI FASANELLA
EErrico Cuozzo
È documentato per la prima volta nel maggio 1231, quando, già feudatario di Fasanella, in provincia di Salerno, trasferisce al monastero di Cava de' Tirreni un vassallo [...] in Capaccio fu alla fine costretto alla capitolazione. Ma non fu tra i prigionieri che si arresero e che subirono la durissima punizione dell'imperatore. Riuscì a fuggire a Roma, dove il papa lo investì dei feudi di Campagna e di Giffoni.
Fu al ...
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Dopo il 1989 la storia dei B. è stata segnata da guerre e crisi, connesse soprattutto alla dissoluzione della Iugoslavia.
A mantenere unito quello Stato, che era nato nel 1919, non bastava più il decentramento [...] della Iugoslavia, che i Serbi s'erano ribellati all'indipendenza della Bosnia nel 1991. A Dayton si previde anche la punizione dei criminali di guerra e lo stazionamento in Bosnia di forze armate internazionali per tutelare la pace.
Le vittime delle ...
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punizione
punizióne s. f. [dal lat. punitio -onis, der. di punire «punire»]. – Pena, castigo inflitto a chi ha commesso una trasgressione o dimostrato cattiva condotta, allo scopo di correggerlo: p. leggera, grave, dura, severa, esemplare;...
rigore
rigóre s. m. [dal lat. rigor -oris, der. di rigēre «essere rigido»]. – 1. letter. Rigidità, in senso materiale: il r. delle membra intirizzite; il r. della morte (lat. rigor mortis); tronchi ... in rigor di pietra, simili a gemmei steli...