Il fenomeno urbano nel mondo fenicio
Massimo Botto
Sandro Filippo Bondì
Il fenomeno urbano in fenicia
di Massimo Botto
Tracciare un quadro esaustivo dell'assetto urbano delle città della Fenicia è [...] , Contribution à l'étude de l'expansion carthaginoise au Maroc, Paris 1954; B.S.J. Isserlin, Some Common Features in Phoenician/Punic Town Planning, in RStFen, 1 (1973), pp. 135-52; S.F. Bondì, L'urbanistica e l'architettura, in S. Moscati (ed ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] per la Sicilia, la fase antica vede già verso l’VIII secolo una forte presenza greca, accompagnata da insediamenti punici e da altri sporadici, come quello dei Mamertini Italici a Messina (Zánklē «falce», dalla forma dell’insenatura portuale), mentre ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Africa
Andrea Manzo
Federico De Romanis
Samou Camara
Le vie e i contatti commerciali nell'africa subsahariana. le origini
di Andrea Manzo
I contatti [...] Sahara via mare varcando lo Stretto di Gibilterra e navigando verso sud, benché forse vagheggiata da marinai punici, come il famoso Annone, non rappresentò nell'antichità una valida alternativa al difficile sviluppo di carovaniere transahariane ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] il 241 a.C. si ha la ripresa di una circolazione a respiro regionale con una rinnovata e forte presenza, intorno ai centri punici principali, delle serie Kore/tre spighe e Kore/toro, coniate fino al 237 a.C., quando l'isola diventa dominio romano. Se ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] di Leptis Magna del III sec. d.C. riporta tre diverse unità di misura: il piede romano di 0,29 m; il cubito punico di 0,51 m; il cubito egiziano di 0,52 m. Allo stesso modo, nei monumenti romani della Mauretania sono stati individuati e riportati ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] , come prova l'esempio della catacomba di S. Antioco in Sardegna, frutto dell'unione di una serie di ipogei punici preesistenti. L'accesso ad una catacomba avveniva, di norma, attraverso una scala (descensus, Diehl, 1774; gradus, Lib. Pont., I ...
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Dalla scoperta dell'Antico all'archeologia moderna
Giovanni Rizza
Premessa
L'archeologia è una scienza storica che si distingue dalle altre discipline in quanto oggetto del suo studio sono i manufatti. [...] fasi dalla conoscenza di città di sviluppo delimitabile nel tempo come Timgad o Tarragona. Una attiva organizzazione degli studi fenici e punici, particolarmente ad opera di S. Moscati, dava anche l'avvio ad una sistematica esplorazione delle città ...
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punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....