SOMERS, John
Florence M. G. HIGHAM
Nato a Severn Stake, nel Worcestershire il 4 marzo 1651, morto il 26 aprile 1716.
Avvocato nel 1676, si dedicò in modo particolare al diritto civile e costituzionale, [...] , energica e fortunata dei sette vescovi, che avevano fatto istanza a Giacomo II di essere esentati dal leggere dal pulpito la sua dichiarazione d'indulgenza, con la quale si concedeva libertà ai cattolici di professare la loro fede, dichiarazione ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] solo Giovanni. Oltre al mediocre fra Guglielmo da Pisa, esecutore di parte dell'arca di S. Domenico a Bologna e di un pulpito a Pistoia, ne uscì il nobile diffonditore dell'arte di Nicola a Roma, a Perugia, a Firenze, Arnolfo di Cambio (1232-1301 ...
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Giovanni XXII
Christian Trottmann
Jacques Duèse, figlio di Arnaud Duèse, nato a Cahors intorno al 1244, eletto papa il 7 agosto 1316 e incoronato il 5 settembre, morì ad Avignone il 4 dicembre 1334; [...] potere temporale e spirituale: la questione della visione beatifica. Nel sermone pronunciato per la festività di Ognissanti del 1331, dal pulpito della cattedrale di Notre-Dame-des-Doms, il papa affermò che le anime dei santi in cielo non vedevano e ...
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GIOVANNI XXII, papa
Christian Trottmann
Jacques Duèse (Jacme Duesa), figlio di Arnaud, nacque a Cahors nel Sudovest della Francia, intorno al 1244 da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto [...] due settimane prima. Dopo François Christiani, fu la volta di Gualtiero di Chatton, che prese le difese del papa dal pulpito avvalendosi di uno stile oxoniense molto sottile, e ripreso in seguito da altri, per appoggiare l'opinione pontificia. Ma il ...
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GIOVANNI da Prato
Franco Bacchelli
Nacque a Prato da Pietro dei Milanesi, in una famiglia di commercianti e negozianti, nei primi anni del XV secolo. Recatosi a studiare diritto a Bologna, tra il 1420 [...] quale Giovanni da Capestrano fu eletto vicario generale. Nel 1450 predicò nel corso della quaresima a Ferrara e dal pulpito rinnovò la vecchia polemica antiumanistica contro la lettura dei libri pagani, sostenuta già da Giovanni Banchini e, proprio ...
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LIBERALI Le arti liberali che costituivano durante il Medioevo i due gradi dell'insegnamento, l'uno letterario, l'altro scientifico, comprendevano la grammatica, la retorica e la dialettica (il Trivio); [...] XII al XIV, sieno musaici, sculture o pitture. Non è senza significato che il nostro vecchio canone compaia nei tre massimi monumenti dell'arte nuova: nel pulpito eseguito da Nicola per la cattedrale di Siena, nella fontana maggiore di Perugia, e nel ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] cappella di Torgau (consacrata da Lutero nel 1544) come una sala con gallerie, semplice negli arredi limitati ad altare, pulpito, fonte battesimale e organo. Nella seconda metà del Cinquecento si determina a Roma il tipo di chiesa, suggerita dai ...
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È la città più importante delle Marche, capoluogo di provincia; sorge ove la costa adriatica italiana forma un caratteristico gomito, dovuto al promontorio del Monte Conero, estrema propaggine orientale [...] di finte nicchiette, affine stilisticamente all'ambone nella chiesa dello Spirito Santo a Ravenna, ritenuto del sec. VI. Questo pulpito forse appartiene alla chiesa che si viene scoprendo sotto quella di S. Maria della Piazza. Di essa è ignota la ...
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CONCINA, Daniele
Paolo Preto
Nato a Clauzetto (Udine) il 2 ott. 1687 da Pietro e Pasqua Cecconia, dopo i primi studi a San Daniele del Friuli e a Invelino di Carnia, frequentò il collegio dei gesuiti [...] integerrima, aspro di carattere, acre e talvolta eccessivo nelle controversie, animato da una fortissima vis polemica che dal pulpito del predicatore scese quasi insensibile negli scritti, sempre duri, vibranti di fede e di fermenti ascetici, spesso ...
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GHERARDI, Cesare
Dario Busolini
, Nacque a Fossato di Vico, nell'Appennino umbro-marchigiano, nel 1577, primogenito di Ludovico di Gherardo, dottore in legge, e di Silvestra di David.
Avviato alla [...] a visitare la propria diocesi, promosse dei restauri nella cattedrale, che dotò di preziosi arredi sacri e di un pulpito. Nuovamente in conclave nel luglio del 1623, non avendo probabilità di essere eletto perché unanimemente ritenuto troppo giovane ...
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pulpito
pùlpito s. m. [dal lat. pulpĭtum, di origine incerta]. – 1. a. Nell’antico teatro romano, il palcoscenico posto dinanzi alla scena, alto in genere 5 piedi. b. Nell’antica Roma, ogni piattaforma elevata sulla quale si saliva per farsi...
pulp
〈pḁlp〉 s. ingl. [propr. «pasta di cellulosa», poi «carta scadente», usata per le riviste popolari; termine con cui si indica, spec. negli Stati Uniti d’America, una pubblicazione sensazionalistica], usato in ital. al masch. e come agg....