Architetto e scultore (n. forse Brno 1460 circa - m. 1515 circa). Appartiene al periodo di transizione dal tardo gotico al Rinascimento. Tra le sue opere, notevoli il gruppo (1496) della Deposizione del [...] Museo naz. di Monaco, la figura lignea di un santo (1511), la base dell'organo (1513) e il pulpito (1515) in S. Stefano a Vienna, con ricca decorazione plastica. ...
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MATTEO da Campione
Grazia Maria Fachechi
MATTEO da Campione. – Non si conoscono il luogo e l’anno di nascita di questo scultore e architetto lombardo della seconda metà del Trecento (Lomartire, 1988, [...] che sia possibile però individuare discriminanti cronologici tra di esse, né una loro possibile successione: la facciata, il pulpito, il fonte battesimale. Mentre quest’ultimo è andato perduto (ma forse vi appartenevano le lastre marmoree scolpite a ...
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GIACOMO da Città di Castello, detto Beato Giacomo
Cristina Ranucci
Figlio di Pietro, nacque a Città di Castello nella prima metà del XIII secolo (o anteriormente, se si accetta la notizia riportata [...] e poi in parte riutilizzati all'interno dell'edificio probabilmente con intento decorativo. All'inizio del XIX secolo di questo pulpito nulla più restava sia nel convento sia in casa Tartarini.
La storiografia locale, a partire da Conti (1627, p. 83 ...
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MAESTRO MELCHIORRE
Architetto e scultore attivo nel XIII sec., nato a Montalbano Jonico nel distretto di Matera. Nella generale mancanza di documenti relativi ai nomi di architetti e molto spesso anche [...] di Rapolla, nella quale aveva già operato il magister Sarolo. Nel 1279 M. firma inoltre l'architrave del portale maggiore e il pulpito della chiesa matrice di Teggiano ("Magister Melchior me fecit"), in cui si colgono, tra gli altri, gli echi un poco ...
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Uomo politico (n. Severn Stake, Worcestershire, 1651 - m. 1716). Scrisse pamphlets contro la politica di corte, ed esercitò l'avvocatura difendendo molte vittime del dispotismo di Carlo II. Assai in vista [...] la difesa da lui assunta dei sette vescovi che avevano fatto istanza a Giacomo II di essere esentati dal leggere dal pulpito, per motivi di coscienza, la sua dichiarazione d'indulgenza nei riguardi dei cattolici (giugno 1688). Ebbe parte notevole nel ...
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Famiglia di scultori e architetti da Carrara, che lavorarono molto a Messina. Il più notevole di essi, Andrea (Carrara 1524 circa - Messina 1589), educato a Firenze nella bottega dell'Ammannati, fu nominato [...] protomaestro della cattedrale. A Messina svolse un'intensa attività di architetto (di cui nulla è rimasto) e di scultore (pulpito e statua di S. Andrea nel duomo, pressoché distrutti durante la seconda guerra mondiale, di aspra e forte modellazione ...
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GUGLIELMO, Fra
, Scultore e architetto. Nacque a Pisa circa il 1235, e vi morì nel 1310 o '11. Secondo la cronaca di Fra Domenico de' Peccioli (morto nel 1407) egli avrebbe scolpito, insieme con Niccolò [...] di Bologna, compiuta tra il 1264 e il 1267. Da fonti ora scomparse risulterebbe che un G. avrebbe eseguito nel 1270 il pulpito di S. Giovanni Fuorcivitas e lavorato alla facciata di S. Michele in Borgo a Pisa (1304-1313) e che nel 1293 sarebbe ...
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GUGLIELMO
Sara Magister
Non si conoscono l'origine e la formazione di questo artista, documentato nel terzo quarto del XII secolo nell'ambito del cantiere del duomo di Pisa, in passato erroneamente [...] in Sardegna: gli amboni del duomo di Cagliari, in L'Arte, IV (1901), pp. 59-67; D. Scano, A proposito del pulpito pisano dell'antica cattedrale di Cagliari, ibid., pp. 204-207; Id., La cattedrale di Cagliari, una pagina d'arte pisana, Cagliari 1902 ...
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GIOVANNI di Niccolò (Giovanni di Niccolò Romano)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario attivo nel Lazio meridionale presumibilmente negli anni Trenta-Quaranta del XIII [...] 183) o 1246 (Claussen, p. 34).
È stata, invece, decisamente abbandonata l'ipotesi di Bertaux di attribuire a G. il pulpito di Terracina, anche se si sono più volte rimarcate le stringenti affinità e la diretta dipendenza esistenti fra i due manufatti ...
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PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
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. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] , Reims).
Il tema compare assai spesso anche nella decorazione degli amboni, ove i profeti si accompagnano talvolta alle sibille (pulpito di Ravello, di Sessa Aurunca, di Nicola Pisano nella cattedrale di Siena, di Giovanni Pisano in S. Andrea di ...
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pulpito
pùlpito s. m. [dal lat. pulpĭtum, di origine incerta]. – 1. a. Nell’antico teatro romano, il palcoscenico posto dinanzi alla scena, alto in genere 5 piedi. b. Nell’antica Roma, ogni piattaforma elevata sulla quale si saliva per farsi...
pulp
〈pḁlp〉 s. ingl. [propr. «pasta di cellulosa», poi «carta scadente», usata per le riviste popolari; termine con cui si indica, spec. negli Stati Uniti d’America, una pubblicazione sensazionalistica], usato in ital. al masch. e come agg....