Poeta dialettale, figlio di Giovanni (v.), nato a Napoli l'8 giugno 1883. Molte delle sue canzoni sono popolarissime. E anche nel teatro napoletano segnò viva e originale impronta del suo ingegno, concorrendo [...] attori di gusto educato e di signorile misura, e scrivendo varie commedie (Vincenzella, La coda del diavolo, Gente nostra, Pulcinella, Casa antica, So' dieci anni, O' prufessore) che mirano a cercare sotto il pittoresco l'anima profonda della piccola ...
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Compositore, nato a Este il 7 maggio del 1769, morto a Trieste il 12 dicembre 1836. Sembra che egli abbia compiuto gli studî, altrove iniziati, presso i maestri napoletani della Pietà dei Turchini. Esordì [...] probabilmente a Napoli con Il dottorato di Pulcinella nel 1792, una farsa nella quale cominciava a rivelarsi quella tendenza cimarosiana che improntò tutta la produzione di lui. Ebbe larga notorietà per non meno di 50 lavori: farse sentimentali, ...
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Patriota, scrittore ed editore, nato a Trieste il 16 maggio 1843, morto ivi il 15 ottobre 1904. Combatté a Bezzecca con Garibaldi nel 1866; tra il 1864 e il 1896 fu a Trieste il velite agile e geniale [...] del giornalismo democratico-nazionale; fondò e diresse parecchi periodici, i più effimeri, dal Pulcinella (1864) alla rivista Libertà e lavoro (1867-1884); fondò una casa editrice, che divenne ben presto la migliore fucina dell'intellettualità ...
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Nome d'arte dell'attrice italiana R. d'Antigny (Lecce 1921 - Roma 2013). Esordì sedicenne come attrice giovane nella compagnia di R. Viviani; nel 1941 entrò nella compagnia di E. e P. De Filippo, incarnando [...] del teatro di Eduardo (Filomena Marturano, Sabato domenica e lunedì, Napoli milionaria, Questi fantasmi, Il figlio di Pulcinella). Dotata di grande versatilità e di moderna capacità di stilizzazione, ha saputo cimentarsi anche in un repertorio non ...
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CAMMARANO, Vincenzo, detto Giancola
Laura Posa
Nato a Sciacca (Agrigento) probabilmente nel 1720, giunse a Napoli forse nel 1764 (secondo S. Di Giacomo, nel 1765), e fu dopo qualche tempo raggiunto [...] Bari 1947, pp. 203-204; A. Scaturo, La famiglia Cammarano, in Kronion, III (1951), 6, pp. 426-30; A. G. Bragaglia, Pulcinella, Roma 1953, pp. 234 s.; Id., Storia del teatro popolare romano, Roma 1958, p. 545; V. Viviani, Storia del teatro napoletano ...
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rinolalia
Alterazione del timbro della voce, che acquista un carattere nasale (voce nasale): si distingue in: r. chiusa (detta anche iporinolalia o iporinofonia), quando è causata da ipertrofia adenoidea, [...] voce morta), oppure da atresia del vestibolo o delle fosse del naso, da deviazioni del setto, da riniti (r. chiusa anteriore, voce di Pulcinella); r. aperta (detta anche iperrinolalia o iperrinofonia), caratteristica delle paralisi del velo palatino. ...
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Nato a Caltagirone (Catania) il 15 agosto 1848 da Gaetano Arcoleo e Benedetta Alessi, compì nella nativa cittadina gli studî umanistici, rivelando sin dall'adolescenza quel suo ingegno finemente critico, [...] tanti giovani divenuti poi insigni in ogni sorta di discipline e di pubblici uffici. Lo studio notissimo sulla maschera di Pulcinella (Un filosofo in maschera, in Nuova Antologia, 1872) è frutto di questa scuola e delle indagini letterarie a cui l ...
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Ballerina e didatta russa naturalizzata inglese (Pietroburgo 1890 - Richmond, Surrey, 1976). Studiò alla Scuola imperiale di ballo di Pietroburgo, diplomandosi nel 1908. Fu nella compagnia dei Balletti [...] (1926-29). Interpretò i più importanti balletti creati per la compagnia di Djagilev da coreografi come L. Massine (Pulcinella, 1920), B. Nižinskaja (Les noces, 1924), G. Balanchine (Apollon Musagète, 1928). Insieme al marito, il danzatore e didatta ...
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Attore comico che, vestito in modo buffo, si esibisce recitando scenette esilaranti.
La figura del p. è lontana erede della maschera del diavolo, frequente nelle sacre rappresentazioni medievali; verso [...] comportamento estroso e ridicolo. Nel teatro italiano i più immediati antecedenti del p. sono le maschere di Arlecchino e Pulcinella e i tipi della commedia dell’arte. La figura del jester o fool, precisatasi nel teatro elisabettiano, importata in ...
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CAPECE (Capeci), Carlo Sigismondo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Roma il 21 giugno 1652 da Bernardo e Teodora Stanchi. Iniziati gli studi a Roma, nel 1664 si trasferì in Spagna dove il padre, al servizio [...] . e D. Scarlatti e la regina di Polonia in Roma, in Musica d'oggi, XIII (1931), 2, pp. 55-64; A. G. Bragaglia, Pulcinella, Roma 1953, pp. 216-20; A. Loewenberg, Annals of Opera, Ginevra 1955, I, ad Indicem; A. G. Bragaglia, Storia del teatro popolare ...
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pulcinella
pulcinèlla (region. polcinèlla) s. m., invar. – 1. Maschera del folclore napoletano, derivata dalla commedia dell’arte e il cui nome risulterebbe dalla corruzione di un cognome molto diffuso dalla fine del sec. 13°, Pulcinello o...
pulcinellata
s. f. [der. di pulcinella]. – Azione da Pulcinella, farsa o commedia che ha per protagonista Pulcinella; più spesso fig., azione o comportamento di persona che cambia facilmente idea, che non mantiene la parola, e più genericam....