BISIACH, Giuseppe, detto Leandro
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nacque a Casale Monferrato il 16 giugno 1864 da Giovanni, valente tornitore in legno e avorio, il quale in seguito divenne per questa [...] 'altra viola d'amore dal B. espressamente costruita (come risulta dall'etichetta) per la "prima" della Madama Butterfly (1904). Puccini stesso gli espresse in una lettera del 16 genn. 1905 (originale in possesso degli eredi Bisiach; citata anche a p ...
Leggi Tutto
PASQUARIELLO, Gennaro
Francesca Romana Rietti
– Nacque a Napoli l’8 settembre 1869 da Giuseppe, sarto e commerciante di stoffe; assenti le notizie sulla madre.
Trascorse l’infanzia e l’adolescenza nel [...] fama erano invece segnali del prestigio; e per la fortuna critica e l’apprezzamento raccolto presso un’élite culturale che – da Puccini a Toscanini, da Salvini a Mantegazza, da Ricordi a Tosti – volle ammettere il suo nome e la sua arte nel novero ...
Leggi Tutto
GUGLIELMI
Pasqualino Bongiovanni
Famiglia di musicisti i cui antenati, originari di Pariana o di Berticagnana, piccoli villaggi della montagna massese, si trasferirono nella città di Massa verso gli [...] studi lo inviò nel 1745 nella vicina Lucca, città che poteva vantare una solida tradizione musicale. Qui studiò con G. Puccini (1712-81), maestro di cappella del duomo di Lucca, molto apprezzato come musicista e insegnante. Dopo circa un anno fu ...
Leggi Tutto
MARCHETTI, Filippo
Francesca Vacca
Nacque a Bolognola, sui monti Sibillini, il 26 febbr. 1831 da Nicodemo, possidente, e Francesca Maurizi, proprietaria di greggi e di una industria laniera.
Settimo [...] le trasformazioni dell'opera italiana dai modelli di G. Rossini, G. Donizetti, V. Bellini, al tardoromanticismo di G. Puccini e P. Mascagni. Questa fase di transizione ebbe il suo massimo interprete in Verdi, che pur stigmatizzando le "lungaggini ...
Leggi Tutto
DONAUDY, Stefano
Raoul Meloncelli
Nacque a Palermo il 21febbr. 1879 da Augusto e da Elena Pampillonia.
Iniziati privatamente gli studi musicali nella città natale, rivelò precocemente un singolare talento [...] legati a un passato troppo lontano, che gli impedì di affermarsi in un clima musicale dominato da G. Puccini e dalla corrente verista prepotentemente rappresentata da P. Mascagni.
Natura in certo senso incline a rievocare atmosfere di raffinata ...
Leggi Tutto
CESI, Beniamino
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 6 nov. 1845 da Napoleone e da Vincenza Simonetti. Avviato dal padre allo studio della musica ancora fanciullo, rivelò prestissimo, una singolare predisposizione [...] Verdi op. 26; Pensieri dell'opera Aida di Verditrascritti liberamente a quattro mani; Falstaffdi Verdi; Manon Lescaut di Puccini; Quattro Minuetti di Boccherini. Lo si ricorda inoltre per un'opera teatrale, Vittor Pisani (mai rappresentata), per una ...
Leggi Tutto
ELMO, Cloe
Alessandra Di Marco
Nacque a Lecce il 9 apr. 1910 da Arturo Gaetano e da Teresa Torsello. Iniziò gli studi musicali presso l'Accademia di S. Cecilia di Roma, nella classe di canto di E. Ghibaudo. [...] Scala nell'opera di F. Ghedini Re Hassan.
Il 29 nov. 1944 ricorreva il ventesimo anniversario della morte di G. Puccini e la Scala programmò in suo onore una stagione lirica che prevedeva la rappresentazione di tutte le opere del grande compositore ...
Leggi Tutto
DE NEGRI, Giovanni Battista
Roberto Staccioli
Nato ad Alessandria il 30 luglio 1851 da Sebastiano e Lucia di Casirolo, intraprese gli studi di canto nella sua città a partire dal 1873, dapprima con [...] direzione dello stesso Mascagni, accanto a D. Rogers, A. Stehele e G. Pacini (17 febbr. 1895); alla prima erano presenti Puccini, Franchetti, Gomes, Giacosa ed E. Praga.
In questa occasione il D. riscosse un successo personale e la critica ne ammirò ...
Leggi Tutto
BONAVENTURA, Arnaldo
Liliana Pannella
Nacque a Livorno il 28 luglio 1862. Studiò musica privatamente, il violino con Fabio Favilli e armonia e contrappunto con Gino Bellio. Conseguì la laurea in legge [...] 1911), Cimarosa (Torino 1915), La figura e l'arte di Giuseppe Verdi (Livorno 1919), Bernardo Pasquini (Roma 1923), Giacomo Puccini. L'uomo. L'artista (Livorno 1925), Boccherini (Milano 1932), Rossini (Firenze 1934). Alcuni libri del B., nati da ...
Leggi Tutto
LEONI, Franco
Johannes Streicher
Nacque a Milano il 24 ott. 1864 da Alberto. Studiò composizione con Amilcare Ponchielli presso il conservatorio di Milano, ove il padre era docente di canto, diplomandosi [...] il suo talento di cantante-attore. L'effetto grand-guignol del cadavere occultato ricomparirà anche alla fine del Tabarro pucciniano (1918).
L'oracolo fu rappresentato anche a Filadelfia nel 1917, 1928, 1949 e 1952, Chicago (1919), Buenos Aires e ...
Leggi Tutto
puccinia
puccìnia s. f. [lat. scient. Puccinia, dal nome dell’anatomista Tommaso Puccini († 1735)]. – Genere di funghi della famiglia pucciniacee con alcune migliaia di specie, distribuite in tutto il mondo, parassite di piante diverse e spec....
pucciniano
agg. – Del musicista Giacomo Puccini (1858-1924): la musica p., i melodrammi p.; manoscritti, cimelî p.; o che concerne Puccini e la sua opera: la critica p. dell’ultimo decennio; con riferimento ai caratteri specifici della sua...