Scrittore romano di mimi (probabilmente 106 a. C. - 43 a. C.). Di famiglia equestre, fu costretto da Cesare, offeso per la sua mordacità, a calcare già anziano le scene come attore in un suo mimo, in competizione [...] , come istrione, la dignità equestre). Pare che neppure in quell'occasione L. abbia risparmiato Cesare, che dichiarò vincitore PublilioSiro, ma restituì a L., con una grossa somma di denaro, l'anello distintivo dell'ordine equestre. Ci sono giunti ...
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Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] di Marco Antonio). Il m. ebbe dignità letteraria al tempo di Cesare per opera di Decimo Laberio e di PublilioSiro; durante l’Impero trionfò sugli altri generi comici. Molti componimenti medievali provano che nel Medioevo sopravvivessero certe forme ...
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Sentenza (gr. γνώμη), espressione brevemente concettosa di una norma morale, caratteristica della letteratura greca in genere e propria, in particolare, della cosiddetta poesia gnomica, genere di poesia [...] di Menandro ordinate alfabeticamente.
Della poesia gnomica romana è stata conservata una raccolta di 700 sentenze tratte dai mimi di PublilioSiro in senari giambici o settenari trocaici. A Catone si deve una raccolta di sentenze, dalla quale va però ...
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L’attività letteraria tesa alla raccolta di proverbi.
Il termine compare tardi (sembra per la prima volta nel sofista Zenobio), ma raccolte di proverbi furono fatte in Grecia fino dal 4° sec. a.C. (per [...] le raccolte, nel 13° sec., di Gregorio di Cipro e di Massimo Planude. Nel 1500 Erasmo da Rotterdam fece una raccolta complessiva, con commento, di Adagia. Per Roma furono fatte raccolte di proverbi dagli scritti di PublilioSiro, Plauto e Terenzio. ...
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CANAL, Pietro
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Venezia il 13 apr. 1807 da Agostino e da Teresa Maria Boldù, appartenenti entrambi a famiglie nobili veneziane, sesto di dieci figli. Trascorse la prima fanciullezza [...] di G. Berengo); infine, non più nella collezione Antonelli, il C. pubblicò il testo e la traduzione delle Sentenze di PublilioSiro, Padova 1871. Quanto debba al C. l'edizione di Apicio curata da G. B. Baseggio nella collezione Antonelli, è incerto ...
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FOLCHETTO da Marsiglia (Folquet de Marselha, Folco da Marsiglia)
Maurizio Moschella
Nacque tra il 1150 e il 1160, quasi sicuramente a Marsiglia, da Amfosso mercante genovese.
Il nome F. è una italianizzazione [...] uno stile sorvegliatissimo, ricco di artifici retorici e profondamente influenzato dagli autori classici, in particolar modo da PublilioSiro, Seneca e Ovidio. F. fu tenuto in grande considerazione dagli epigoni della lirica provenzale. Dante cita la ...
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bis dat qui cito dat
(lat. «dà due volte chi dà presto»). – Noto aforisma latino che deriva forse da un verso di Publilio Siro, mimografo latino del 1° sec. a.C.
mimo1
mimo1 s. m. [dal lat. mimus, gr. μῖμος dal tema di μιμέομαι «imitare, rappresentare imitando»]. – 1. a. Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale...