Schizofrenia
Giovanni Manfredi
Per s. si intende una grave patologia mentale caratterizzata da sintomi psicotici, apatia, ritiro sociale e compromissione delle funzioni cognitive. Tale patologia induce [...] nelle fasi avanzate della vita. Il decorso della malattia sembra meno grave nei Paesi in via di sviluppo. I sintomi psicotici tendono a presentarsi episodicamente nel corso del tempo. Al contrario, i sintomi negativi e quelli cognitivi sono stabili ...
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Farmaco neurolettico, efficace contro i disturbi psicotici (allucinazioni, disordini del pensiero, eccitamento maniacale, schizofrenia). ...
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Medicina
In psichiatria, sindrome del mutamento pauroso tutti quegli stati psicotici acuti (per lo più schizofrenici) in cui viene esperito con terrore e incubo un m. radicale di sé stessi o del mondo [...] esterno (esperienza di fine del mondo, interno ed esterno; stato d’animo delirante).
Scienze sociali
Per il concetto di mutamento in sociologia ➔ mutaménto socioculturale ...
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antipsicotico
Michele Raja
Composto di sintesi che agisce sui sintomi psicotici, per es., allucinazioni, deliri. Gli a. costituiscono uno dei gruppi più importanti di psicofarmaci.
Antipsicotici atipici
Gli [...] ritirato dal commercio. Tuttavia, ricerche successive dimostrarono che la CLZ era più efficace contro i sintomi psicotici rispetto ai neurolettici e che le complicazioni della neutropenia erano evitabili, cosicché il farmaco fu reintrodotto nel ...
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verbigerazione
Sintomo psichiatrico consistente nel parlare incessante, automatico, incoerente e insensato, proprio di certi psicotici, specialmente ebefrenici e catatonici in stato d’eccitamento (➔ [...] schizofrenia). Vi si riscontra ogni grado d’incoerenza: dal ripetersi di poche frasi abbastanza sensate, ma del tutto fuori proposito, al cicaleccio sconclusionato nel quale non si riesce a cogliere alcun ...
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Psicanalista britannica (Londra 1922 - ivi 1996). T., che dedicò molti anni allo studio dei bambini psicotici, mostrò di rare capacità di penetrazione nel mondo del bambino autistico, divenendo un'autorità [...] , che T. svolse con W. Bion), si dedicò negli anni successivi a un'intensa attività psicoterapeutica con bambini psicotici. Dalla metà degli anni Settanta iniziò, accanto all'attività di supervisore alla Tavistock e di docente presso la Brunel ...
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Nel significato più generico, stato di isolamento e d’innalzamento mentale dell’individuo assorbito in un’idea unica o in un’emozione particolare; più propriamente, nella mistica, il rapimento dell’anima [...] , più o meno impropriamente, spesso sono denominate e., per la similitudine dei loro caratteri esteriori, manifestazioni accessionali stuporose che possono osservarsi in soggetti nevrotici (isterici, mitomani) o psicotici (schizofrenici, paranoici). ...
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nichilistico, delirio
Insieme di sintomi psichici, detto anche sindrome di Cotard, che si manifesta nei pazienti depressi gravi e psicotici, con il convincimento che il mondo o essi stessi non esistano [...] dallo psichiatra fenomenologo Karl T. Jaspers, che ne parla come di un continuum tra forme nevrotiche e psicotiche: i pazienti sono affetti da anedonia, ansietà melanconica, idee di dannazione o di possessione, tendenze autolesive, idee ...
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fitobezoar
Massa rotondeggiante o di aspetto ovale, formatasi nella cavità intestinale o gastrica per eccessiva o ripetuta ingestione di vegetali ricchi di fibre; in soggetti psicotici i f. possono raggiungere [...] notevoli dimensioni, provocare occlusioni e imporre il ricorso all’intervento chirurgico ...
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In patologia, massa rotondeggiante od ovalare, che si forma nella cavità intestinale o gastrica per eccessiva o ripetuta ingestione di vegetali ricchi di fibre; in soggetti psicotici i f. possono raggiungere [...] notevoli dimensioni, provocare occlusioni e imporre il ricorso all’intervento chirurgico ...
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psicotico
psicòtico agg. e s. m. [der. di psicosi, sull’esempio del fr. psychotique] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che è in rapporto con una psicosi, che è proprio di una psicosi: sviluppo p.; quadro p.; sindrome p.; reazioni psicotiche. 2. agg....
depressione
depressióne s. f. [dal lat. depressio -onis, der. di deprimĕre «deprimere», part. pass. depressus]. – 1. L’atto, il fatto di deprimere, di portare cioè a un livello più basso, e, fig., di umiliare, di avvilire e sim.; con questo...