negativismo
Disturbo della volontà proprio della catatonia, ma presente anche in alcune psicosi. Si manifesta con una tenace opposizione ai movimenti che si vogliono far compiere (n. passivo), oppure [...] con l’effettuazione di azioni opposte a quelle che la volontà suggeriva (n. attivo) ...
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In psichiatria, termine usato con riferimento a situazioni patologiche poste al limite fra psicosi e nevrosi.
La personalità b. e la sindrome b. si riferiscono a quei complessi quadri psicopatologici [...] giovanili, costituiti da brevi episodi psicotici con violente esplosioni paranoidi di rabbia. Sono caratterizzati dalla grave incapacità a stabilire relazioni profonde ...
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allucinolitico, farmaco
Sostanza farmacologicamente attiva in grado di controllare le allucinazioni proprie di alcune psicosi, e in partic. della schizofrenia (➔ neurolettico, farmaco). ...
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borderline
Condizione psichiatrica, detta anche marginale, situata ai limiti fra le nevrosi e le psicosi. Il termine inglese significa appunto «linea di confine» e indicava originariamente forme atipiche [...] di schizofrenia. Fu impiegato per la prima volta per designare un’entità morbosa autonoma dallo psicoanalista Adolph Stern nel 1938. Da allora il costrutto di patologia b. è entrato nell’utilizzo corrente ...
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In psichiatria, secondo il Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM IV Text Revision, 2000), psicosi caratterizzata da «diffidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri (tanto [...] che le loro intenzioni vengono interpretate come malevole), che iniziano nella prima età adulta e sono presenti in una varietà di contesti» e una forma di schizofrenia caratterizzata dalla «presenza di ...
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Grave e deliberato danneggiamento inferto a parti del proprio corpo; si osserva sia nelle psicopatie sia nelle più diverse psicosi e deriva da un perturbamento, occasionale o cronico, dell’istinto di conservazione. ...
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clozapina
Farmaco appartenente alla classe delle benzodiazepine. Agisce con modalità antagonista su recettori dopaminergici e serotoninergici. È usata nelle psicosi. ...
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Settore della medicina che ha per oggetto lo studio clinico e la terapia dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici, distinti per origine, qualità, entità e durata delle manifestazioni. La delimitazione [...] l’orizzonte intenzionale che le ha generate.
Uniformità dei criteri diagnostici. Oggi la distinzione di fondo fra psicosi, nevrosi e personalità psicopatiche si è imposta ovunque, ma spesso con notevoli differenze, generatrici di equivoci diagnostici ...
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È esaltazione sempre morbosa (da non confondersi con l'erotismo), per lo più di tipo ossessivo, degl'impulsi sessuali, esclusivamente o prevalentemente a carico dell'elemento psichico, spesso anche senza [...] della potenza sessuale. Si tratta d'un sintomo essenziale o collaterale, persistente o accessionale, nel decorso di psicosi tossiche e infiammatorio-degenerative (stati maniacali acuti, encefaliti, demenza senile) nelle quali le immagini, i discorsi ...
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onnipotenza
Atteggiamento psichico (o. del pensiero) che, secondo S. Freud, si ritrova nei bambini e in certe nevrosi e psicosi, quando il soggetto è convinto che il pensiero equivalga all’atto e che [...] ciò che si pensa sia immediatamente realizzabile. Nel bambino, l’o. viene spiegata come risultato di un mancato riconoscimento degli oggetti dovuti a un’ancora insufficiente distinzione tra oggetto e sé; ...
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psicosi
psicòṡi s. f. [der. di psico-, col suff. medico -osi]. – 1. Malattia mentale, condizione patologica di sovvertimento della struttura psichica nei rapporti tra rappresentazione ed esperienza, ricordi e vita vissuta, emozioni e concetti...