Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] i processi inconsci. Al progresso delle n. c. contribuirono sia psicologi cognitivi come G.A. Miller e S.M. Kosslyn sia neuroscienziati che provengono dal nostro corpo, le aspettative, i rapporti sociali, e via dicendo, in quanto i gangli della base ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] Redemptor hominis - e si afferma la dignità ontologica della natura e della vita. "Il progresso delle scienze biologiche, psicologiche e sociali - si legge nella Costituzione - non soltanto permette all'uomo una migliore conoscenza di sé, ma lo mette ...
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Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] ' da tutte le scienze umane, siano esse del versante fisiologico-neurologico, o del versante sociale e culturale (soprattutto psicologia, linguistica, antropologia culturale). Ma per essere più convincente, essa dovrebbe probabilmente considerare la ...
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Complessita biologica
RRicard V. Solé
di Ricard V. Solé
Complessità biologica
sommario: 1. Introduzione. 2. Complessità e riduzionismo. 3. La complessità all'opera: le patologie complesse. 4. La complessità [...] di dimensioni ridotte': l'espressione è stata coniata dallo psicologo statunitense Stanley Milgram, il quale alla fine degli anni complessi schemi di comportamento collettivo mostrati dagli insetti sociali. Gli enormi nidi creati dalle termiti o gli ...
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Classificazioni, tipologie, tassonomie
Alberto Marradi
Classificazione e tassonomia come operazioni
Analizzando le definizioni esplicite e le accezioni implicite dei termini 'classificazione' e 'tassonomia' [...] classi che lo formano. "Quando uno psicologo descrive il tipo introverso, egli spera che Cluster and factor analysis of cultural data from continuous geographical areas, in Classifying social data (a cura di H. C. Hudson), San Francisco 1982, pp. ...
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arousal
Stato generale di attivazione e reattività del sistema nervoso, in risposta a stimoli interni (soggettivi) o esterni (ambientali e sociali). Esso è attribuibile all’influenza della formazione [...] vigilanza e motivazione verso il compito in atto. Lo psicologo Hans J. Eysenck ha individuato nelle tendenze spontanee alla ricerca ’attivazione mediante forme diversificate di ‘evitamento’ sociale e cognitivo di ulteriori stimoli. Quelli estroversi ...
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psicologia
psicologìa s. f. [dal lat. mod. psychologia, comp. del gr. ψυχή «anima» (v. psico-) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la psiche, che analizza i fenomeni e i processi psichici. A seconda dell’impostazione, si distinguono...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...