Psicologia
onnipotenza O. del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) [...] collegate a dimensioni magiche. La credenza nell’o. produce la convinzione di poter controllare con il proprio desiderio l’intera realtà. Spiegata nel bambino come risultato di una mancata discriminazione ...
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Psicologia
Ripetizione della stessa parola (verbigerazione), della stessa frase (palilalia) o degli stessi movimenti (paliprassia e stereotipia), propria soprattutto degli stati demenziali, ma frequente [...] anche nelle schizofrenie croniche.
Religione
I. rituale Nella terminologia storico-religiosa, l’atto rituale in quanto concepito come imitazione, riproduzione, rappresentazione di un atto prototipico, ...
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Psicologia
Fenomeno morboso, sintomo fondamentale della nevrosi ossessiva, caratterizzato da una rappresentazione mentale non intenzionale (e come tale riconosciuta), che resiste ai tentativi d’inibizione. [...] Le formazioni di valore sintomatico implicano permanenza ed esclusività, con difficoltà di ogni sorta sul piano della decisione e dell’azione. Un esempio tipico è dato dagli scrupoli in forma esasperata. ...
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Psicologia
Presenza simultanea di pulsioni opposte, indissociabili, verso lo stesso oggetto o l’opposizione di processi primari, inconsci, che produce una contraddittorietà a livello di processi secondari [...] coscienti. Il termine fu coniato da E. Bleuler, che ne indicò la presenza nelle nevrosi e nella schizofrenia. Oltre che negli stati patologici, la psicanalisi ha evidenziato a. anche in alcune fasi della ...
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Psicologia
Termine introdotto da C.G. Jung (Wandlungen und Symbole der Libido, 1911), con riferimento a un’i. ‘materna’, ‘paterna’, ‘fraterna’ e divenuto di uso comune in psicanalisi. Caratterizzata come [...] ‘rappresentazione o immagine inconscia’, l’i. è piuttosto uno schema immaginario, un prototipo inconscio che orienta in maniera specifica il modo in cui il soggetto percepisce l’altro, ne orienta cioè ...
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La grande scienza. Etologia, psicologia e scienze sociali
Robert A. Hinde
Etologia, psicologia e scienze sociali
I primi etologi si interessarono al comportamento degli animali, rifiutando sia il concetto [...] i movimenti espressivi dell'uomo e, successivamente, il loro lavoro si collegò a quello iniziato poco più tardi da psicologi come Paul Ekman. Nicholas G. Blurton Jones ha per primo utilizzato la metodologia dell'osservazione etologica in studi sui ...
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Sé
Laura Boggio Gilot
In psicologia il termine Sé è usato, con una gamma di accezioni diverse, come sinonimo di personalità, di immagine che un individuo ha di sé in quanto totalità o che si forma in [...] degli altri, in un contesto che permetta l'assunzione di ruoli diversi o l'immedesimazione in essi. Nel campo della psicologia i concetti di Sé e di identità, tra loro strettamente correlati, hanno subito un'evoluzione che è in diretto rapporto ...
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Capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro. Con questo termine si suole rendere in italiano quello tedesco di [...] nella prassi psicoterapeutica, ha trovato un’applicazione, negli ultimi due decenni del 20° sec., nell’ambito della cosiddetta psicologia del sé di H. Kohut. L’e. diviene, in questo contesto, un elemento fondamentale della teoria della tecnica ...
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Affettività
Franco Cambi e Red.
In psicologia, con il termine affettività ‒ che deriva dal latino affectus, a sua volta da afficere "impressionare, influenzare" ‒ si intende l'insieme dei fenomeni affettivi [...] lungo percepita come un'attività subordinata e contrapposta al pensiero cosciente. Gli studi di neurofisiologia, di psicologia e psicoanalisi hanno aperto nuove prospettive attraverso una serie di indagini volte a individuare la circolarità dinamica ...
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Indirizzi e metodologie che si richiamano al composito universo della psicologia analitica elaborata da C.G. Jung. Secondo A. Samuels il neojunghismo si divide in tre scuole (la scuola classica, la scuola [...] dell’affetto nella guida a un’azione terapeutica efficace (M. I. Marozza e A. Iapoce), la teoria dei tipi psicologici (E.V. Trapanese), la configurazione intenzionale dei complessi e la sua incidenza nello strutturarsi di ogni mente individuale (M ...
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psicologia
psicologìa s. f. [dal lat. mod. psychologia, comp. del gr. ψυχή «anima» (v. psico-) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la psiche, che analizza i fenomeni e i processi psichici. A seconda dell’impostazione, si distinguono...
psicologico
psicològico agg. [der. di psicologia] (pl. m. -ci). – 1. a. Relativo alla psicologia, che riguarda o interessa la psicologia: dottrina, indagine, teoria p.; esperimento psicologico. In psicologia sperimentale, profilo p., descrizione...