Filosofo polacco (Vienna 1866 - Leopoli 1938), prof. nell'univ. di Leopoli, fondatore dell'Associazione filosofica polacca (1904), direttore (dal 1911) della rivista Ruch filosoficzny. Discepolo di F. [...] polacchi e si affiancò al movimento del Circolo di Vienna. Il suo netto rifiuto di ogni forma di psicologismo e relativismo ebbe notevole peso sugli indirizzi successivi della filosofia polacca, così come la sua teoria generale degli oggetti ...
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Psicologo e filosofo tedesco (Stassfurt, Magdeburgo, 1876 - Brannenburg sull'Inn 1955). Laureatosi a Lipsia nel 1901, collaborò fin dall'inizio allo Jahrbuch für Philosophie und phänomenologische Forschung, [...] organo della scuola husserliana. Prendendo le mosse dalla psicologia sperimentale, L. ha tentato di chiarire i fondamenti della psicologia servendosi degli strumenti concettuali della fenomenologia. Opere principali: Die phänomenale Sphäre und das ...
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intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale [...] l’i., quello che la vede strettamente connessa alla dimensione culturale in cui l’uomo sviluppa le sue caratteristiche psicologiche. In tale prospettiva, l’i. consente di delineare un progetto di reinterpretazione dell’umano in termini non ‘naturali ...
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Filosofo cristiano (4º-5º sec.), vescovo di Emesa in Siria o d'Emisia in Fenicia. Scrisse il trattato Περὶ ϕύσεως ἀνϑρώπου ("Sulla natura dell'uomo"), di forte ispirazione neoplatonica, soprattutto nella [...] psicologia (N. ammette la preesistenza delle anime), ma chiaramente orientato come apologia del cristianesimo. L'opera, che è molto importante anche da un punto di vista dossografico per le testimonianze sulla filosofia greca e sulle eresie, fu ...
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Filosofo, psicologo e psichiatra italiano (San Chirico Raparo, Potenza, 1864 - Firenze 1937). Teista e spiritualista, insegnò (1900-1933) filosofia teoretica all'Istituto di studî superiori di Firenze, [...] sulla filosofia contemporanea (1901); I dati dell'esperienza psichica (1903); L'attività pratica e la coscienza morale (1907); Il pensiero moderno (1915); Psicologia e filosofia (1918); Gentile e Croce (1925); Introduzione alla filosofia (1928). ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] James e di F.C.S. Schiller il p. accentuò i suoi aspetti etici e vitalistici. Interessato soprattutto a problemi psicologici, morali e religiosi, James dette infatti al p. una svolta che doveva accostarlo maggiormente alle filosofie della vita e dell ...
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Filosofo e psicologo (Gross-Lichterfelde, Berlino, 1882 - Tubinga 1963). Allievo di W. Dilthey, insegnò nelle univ. di Lipsia (1911-20), Berlino (1920-33), Tubinga (dal 1946, dopo il suo rientro dall'esilio [...] specifico nello studio delle esperienze dell'individuo in quanto inserito in nessi intersoggettivi e collettivi. Benché la psicologia in senso stretto si occupi dell'individuo, tuttavia essa, nel suo aspetto oggettivo, storico-descrittivo e critico ...
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WARD, James
Delio CANTIMORI
Filosofo e psicologo inglese, nato a Hull (Yorkshire) il 27 gennaio 1843, morto a Cambridge, dove fu professore, il 4 marzo 1925. La sua posizione è indicata dal carattere [...] collaboratori del Journal of Physiology, del British Journal of Psychology e di Mind; e ha pubblicato molti volumi di psicologia e filosofia: Naturalism and Agnosticism, Londra 1899 e 1903; The Realm of Ends, of Pluralism and Theism, Cambridge 1911 ...
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Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di un’esperienza sensoriale, legata a un determinato stato [...] la categoria dell’‘immaginario’ come complesso dei prodotti dell’i. (miti, simboli onirici, creazioni poetiche).
Psicologia
Per la psicologia classica l’i. è quel processo del pensiero capace di trasformare progressivamente nella coscienza i dati ...
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Filosofo (Parigi 1723 - ivi 1789). Seguace di Helvétius e avversario di Voltaire, il suo scritto più originale è costituito dalle Lettres philosophiques sur l'intelligence et la perfectibilité des animaux [...] (1768), dedicate a indagini di psicologia comparata. ...
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psicologia
psicologìa s. f. [dal lat. mod. psychologia, comp. del gr. ψυχή «anima» (v. psico-) e -λογία «-logia»]. – 1. Scienza che studia la psiche, che analizza i fenomeni e i processi psichici. A seconda dell’impostazione, si distinguono...
psicologico
psicològico agg. [der. di psicologia] (pl. m. -ci). – 1. a. Relativo alla psicologia, che riguarda o interessa la psicologia: dottrina, indagine, teoria p.; esperimento psicologico. In psicologia sperimentale, profilo p., descrizione...