psicofàrmaci Gruppo di farmaci capaci d'influenzare l'attività psichica, normale e patologica. Sono sostanze difficilmente classificabili, perché a somiglianza di struttura molecolare e di effetti d'ordine [...] neurologico possono corrispondere proprietà terapeutiche differenti. In base alle esigenze clinico-terapeutiche e alle azioni più appariscenti gli p. possono essere suddivisi in sedativi, neurolettici, ...
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Paolo Tucci
Farmaco in grado di migliorare la patologia depressiva. Le molecole in grado di svolgere questa azione si suddividono a seconda del bersaglio biochimico su cui intervengono. Viene considerato a. anche l’estratto di Hypericum perforatum L., anche se l’efficacia non è stata completamente ... ...
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Farmaco capace di influenzare l’attività psichica, usato per la terapia delle malattie del sistema nervoso centrale. Gli p. costituiscono circa il 10% delle prescrizioni farmacologiche; essi vengono normalmente classificati in base al loro effetto terapeutico. Le classi più importanti sono: gli antidepressivi, ... ...
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Gaetano Di Chiara
Farmaci per la mente
Gli psicofarmaci sono sostanze chimiche che modificano le funzioni della mente e il comportamento. La scoperta di certi psicofarmaci ha rivoluzionato la cura delle malattie mentali. Tuttavia, nella categoria degli psicofarmaci rientrano anche farmaci come l’eroina, ... ...
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Francesco Clementi
Gli psicofarmaci, o farmaci psicotropi, sono una famiglia di sostanze assai importanti, con molte azioni a livello del sistema nervoso, alcune delle quali vengono sfruttate positivamente per la terapia delle malattie psichiatriche; anche se non risolvono e non esauriscono il problema ... ...
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Pietro DI MATTEI
. Con tale qualifica, ed ancora con numerosissime altre, più o meno comprensive ed allusive (farmaci psicoattivi, psicoplegici, atarassici, antifobici, tranquillanti, ecc.), si intendono oggi numerose sostanze di origine naturale o artificiale, capaci di modificare in vario senso e ... ...
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Ramo della farmacologia che studia l’attività dei farmaci sulle funzioni superiori del sistema nervoso in condizioni normali e patologiche. Il suo sviluppo è legato alla scoperta di un vasto gruppo di [...] raggiungono questo scopo aumentando l’efficienza della trasmissione adrenergica e serotoninergica nel sistema nervoso centrale.
Tra gli psicofarmaci vanno infine ricordati i sali di litio, il cui uso si è diffuso nella pratica clinica a partire ...
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In psichiatria, il procedimento terapeutico (farmacologico e psicologico) che mira a liberare il soggetto da ogni tipo di dipendenza da psicofarmaci, sostanze tossiche o stupefacenti e simili. ...
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Insieme delle discipline scientifiche che si occupano degli effetti fisiologici, neurofisiologici, neurochimici e psichici dei farmaci che sono attivi sul sistema nervoso (psicofarmaci, neurormoni). ...
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Alcaloide presente nella radice della specie Rauwolfia serpentina, di formula C33H40O9N2. È una polvere cristallina, giallognola, solubile in gran parte dei solventi organici, leggermente basica. Ha azione [...] ipotensiva e bradicardizzante, stimola la peristalsi intestinale ed è dotata di proprietà neurolettiche antipsicotiche notevoli: è stato uno dei primi psicofarmaci introdotti in terapia psichiatrica. ...
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In psichiatria, intervento che consiste nella provocazione di un accesso convulsivo epilettico per mezzo di una scarica di corrente alternata che viene fatta passare tra due elettrodi applicati alle tempie. [...] con L. Bini (1938), venne utilizzato come terapia per alcune malattie mentali. Dopo l’introduzione degli psicofarmaci il trattamento elettroconvulsivante, che prima veniva applicato su larga scala in quasi tutte le sindromi psichiatriche, è ...
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Sostanza che agisce sulle funzioni psichiche. Il termine è già stato adoperato per contraddistinguere le sostanze medicamentose, sintetiche o estrattive, provviste di un effetto antipsicotico più o meno [...] e l’ampio ricorso a tali sostanze hanno fatto preferire per questi medicamenti la denominazione, più specifica, e abbreviata, di psicofarmaci, mentre il termine p., anziché alle sostanze ad azione normalizzante, è stato riferito a quelle che, pur non ...
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Neurofarmacologia
Leslie L. Iversen
La neurofarmacologia è una disciplina molto recente, nel pur giovane campo delle neuroscienze, e si interessa alla struttura chimica e agli effetti delle cosiddette [...] , la mente e il comportamento. Esistono grosso modo due categorie di queste sostanze: da un lato, gli psicofarmaci, assunti per ottenere specifici effetti desiderabili nella cura di determinate patologie neuropsichiatriche; dall'altro, le cosiddette ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] cominciava a mangiarmi dentro» (A bend in the river, 1979; trad. it. Alla curva del fiume, 1982, p.88).
E allora psicofarmaci, e se vogliamo anche un certo piacere: cocaina. Tra l’odierna depressione e la dipendenza da cocaina c’è infatti un ...
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malattìa mentale Sindrome o modalità comportamentale o psicologica, clinicamente significativa, associata a un malessere o a una menomazione, da considerarsi manifestazione di una disfunzione comportamentale, [...] ., a meno che non siano sintomi di una disfunzione della persona come descritto sopra. Di molte m.m., peraltro, non si conoscono né l'eziologia né i processi fisiopatologici. La cura fa ricorso, a seconda dei casi, a psicofarmaci e alla psicoterapia. ...
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psicofarmaco
psicofàrmaco s. m. [comp. di psico- e farmaco] (pl. -ci). – In medicina e farmacologia, qualsiasi farmaco capace di influenzare l’attività psichica, normale e patologica, lo stesso che farmaco psicotropo.
tranquillante
s. m. [part. pres. di tranquillare]. – Denominazione corrente degli psicofarmaci ansiolitici: prendere troppi t.; fare uso di tranquillanti.