psicotropo
Farmaco o sostanza che agisce sulle funzioni psichiche. Il termine è stato adoperato nel passato per contraddistinguere le sostanze medicamentose, sintetiche o estrattive, quali la cloropromazina [...] e la reserpina, provviste di un più o meno rilevante effetto antipsicotico. Attualmente le sostanze di questo tipo sono più generalm. indicate come psicofarmaci (➔). ...
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In psichiatria, intervento che consiste nella provocazione di un accesso convulsivo epilettico per mezzo di una scarica di corrente alternata che viene fatta passare tra due elettrodi applicati alle tempie. [...] con L. Bini (1938), venne utilizzato come terapia per alcune malattie mentali. Dopo l’introduzione degli psicofarmaci il trattamento elettroconvulsivante, che prima veniva applicato su larga scala in quasi tutte le sindromi psichiatriche, è ...
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psicofarmaco
Farmaco attivo sul sistema nervoso centrale, che ha l’effetto di modulare i sintomi di diversi disturbi mentali. Gli p. costituiscono una classe eterogenea e possono essere raggruppati in [...] e riducono iperattività e impulsività (il contrario di quello che avviene normalmente).
Dati controversi sull’uso pediatrico degli psicofarmaci
Secondo alcuni dati, il deficit dell’attenzione si manifesta nel 4÷8% dei bambini in età scolare e ...
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Sostanza che agisce sulle funzioni psichiche. Il termine è già stato adoperato per contraddistinguere le sostanze medicamentose, sintetiche o estrattive, provviste di un effetto antipsicotico più o meno [...] e l’ampio ricorso a tali sostanze hanno fatto preferire per questi medicamenti la denominazione, più specifica, e abbreviata, di psicofarmaci, mentre il termine p., anziché alle sostanze ad azione normalizzante, è stato riferito a quelle che, pur non ...
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Neurofarmacologia
Leslie L. Iversen
La neurofarmacologia è una disciplina molto recente, nel pur giovane campo delle neuroscienze, e si interessa alla struttura chimica e agli effetti delle cosiddette [...] , la mente e il comportamento. Esistono grosso modo due categorie di queste sostanze: da un lato, gli psicofarmaci, assunti per ottenere specifici effetti desiderabili nella cura di determinate patologie neuropsichiatriche; dall'altro, le cosiddette ...
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delirium tremens
Sindrome psicotica acuta che esplode sul terreno dell’alcolismo cronico. È caratterizzata da sintomi somatici e psichici: i primi sono costituiti da tremori, da cui il nome, atassia, [...] e angoscia. La sindrome ha rapido decorso ed è di particolare gravità, ma se si riescono a vincere le tendenze al collasso, ha esito favorevole. Anche la brusca sottrazione di psicofarmaci da lungo tempo assunti può portare al delirium tremens. ...
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acido γ-amminobutirrico
Neurotrasmettitore di tipo inibitorio (detto anche GABA) prodotto a partire dall’acido glutammico, per decarbossilazione catalizzata dell’enzima glutammico decarbossilasi. Il [...] GABAB è, invece, di tipo metabotropico e controlla un canale per il potassio. Le benzodiazepine, famiglia di psicofarmaci ansiolitici, agiscono tutte come agoniste del GABA legandosi a uno specifico sito del recettore GABAA, ed esercitano il ...
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malattìa mentale Sindrome o modalità comportamentale o psicologica, clinicamente significativa, associata a un malessere o a una menomazione, da considerarsi manifestazione di una disfunzione comportamentale, [...] ., a meno che non siano sintomi di una disfunzione della persona come descritto sopra. Di molte m.m., peraltro, non si conoscono né l'eziologia né i processi fisiopatologici. La cura fa ricorso, a seconda dei casi, a psicofarmaci e alla psicoterapia. ...
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depressione
Disturbo dell’umore (detto anche disturbo unipolare o disturbo depressivo maggiore) in cui si presenta alterato non solo il tono dell’umore, ma anche, in forma più o meno grave, le manifestazioni [...] riscontrate alterazioni nell’equilibrio tra vari neurotrasmettitori, che hanno guidato la progettazione e l’uso di diversi psicofarmaci in grado di agire ristabilendo il perduto equilibrio biochimico. Secondo la psicoanalisi freudiana, la d. (➔ lutto ...
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tenesmo
Spasmo, talvolta doloroso, dello sfintere anale o di quello vescicale, accompagnato da stimolo alla evacuazione anche senza emissione di materiale. Le cause sono irritative, locali o riflesse, [...] alle cause che generano il t. (rettocolite ulcerosa, neoplasie, stato ansioso, ecc.) che vanno rimosse chirurgicamente o trattate farmacologicamente (per es., talora è efficace il ricorso a psicofarmaci in caso di t. associato a stato ansioso). ...
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psicofarmaco
psicofàrmaco s. m. [comp. di psico- e farmaco] (pl. -ci). – In medicina e farmacologia, qualsiasi farmaco capace di influenzare l’attività psichica, normale e patologica, lo stesso che farmaco psicotropo.
tranquillante
s. m. [part. pres. di tranquillare]. – Denominazione corrente degli psicofarmaci ansiolitici: prendere troppi t.; fare uso di tranquillanti.