JERVIS, Giovanni
Matteo Fiorani
JERVIS, Giovanni (Gionni)
Nacque a Firenze il 25 aprile 1933 da Guglielmo (Willy) e Lucilla Rochat.
La famiglia, la guerra
La famiglia aveva radici estere e un solido [...] psicologia sociale –, i punti di intersezione tra politica, psicologia, sociologia e antropologia e i fondamenti delle teorie psicoanalitiche. Molti gli ambienti che fecero i conti con il suo pensiero, anche a livello internazionale dove le sue ...
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Cognizione
Claudio de' Sperati
Massimo Piattelli Palmarini
Antonio Semerari
Il termine indica sia l'atto del conoscere e la facoltà stessa che consente di conoscere (la facoltà di apprendere e di [...] viene comunemente riconosciuto come il principale esponente della terapia cognitiva. Sia Beck sia Ellis erano di formazione psicoanalitica e, come altri analisti statunitensi della loro generazione, ritenevano che la psicoanalisi classica corresse il ...
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COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] s., 125 s. Merita un cenno più per la frequenza con cui è impiegata che per merito intrinseco l'interpretazione psicoanalitica di L. Fierz-David, Der Liebestraum des Poliphilo, Zúrich 1947 (trad. ingl. The Dream of Poliphilo, New York 1950). Sulle ...
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Umore
Carlo Maggini
Umore (dal latino humor o umor derivato di (h)umere, "essere umido") indica propriamente una sostanza liquida o semiliquida; in senso figurato il vocabolo sta a significare indole, [...] di azione che fa seguito a determinate situazioni.
c) Teorie psicoanalitiche. Il concetto di umore è rimasto sostanzialmente estraneo alla riflessione psicoanalitica, in quanto essa generalmente non utilizza questo termine; quando ciò accade ...
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Immaginazione
Alberto Oliverio
Bruno Callieri
Definita genericamente, l'immaginazione è la facoltà di formare immagini mentali, di trasformarle, di svilupparle e anche di deformarle. Nel linguaggio [...] (Richardson 1969) adottano una definizione strettamente fenomenica, basandosi unicamente sul vissuto; gli autori di tradizione psicoanalitica ne sostengono la posizione al confine fra conscio e inconscio; altri ancora considerano l'immaginazione come ...
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Menopausa
Lucio Zichella
Giuseppina Perrone e Carlamaria Del Miglio
Il termine menopausa (composto delle parole greche μήν, "mese" e παῦσις, "fermata"), indica la scomparsa definitiva delle mestruazioni, [...] e spaventoso, capace di sconvolgere la vita della donna.
Fino agli anni Cinquanta del 20° secolo, l'interpretazione psicoanalitica classica intendeva la menopausa come un lutto da elaborare, come una perdita dai molteplici risvolti che la donna ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] situazioni scatenanti, sulle emozioni relative, sulla desensibilizzazione progressiva e quindi sul controllo.
La psicoterapia psicoanalitica tende invece alla conoscenza e successiva elaborazione del conflitto sottostante l'insorgenza delle crisi di ...
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Isteria
Silvia Vegetti Finzi
L'isteria è una forma di nevrosi caratterizzata da sintomi sensoriali e motori (accessi nervosi e convulsivi, delirio, amnesie, allucinazioni ecc.). Il termine deriva dal [...] remote esperienze dimenticate. Essenziale in questo percorso sarà il riconoscimento del transfert come condizione stessa della cura psicoanalitica, riconoscimento che sarà messo a punto in vari momenti dell'impresa freudiana, a partire dal famoso ...
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Desiderio
Luigi Anepeta
Alessandra Graziottin
Bruno Callieri
Inteso come pulsione di natura emozionale che spinge l'essere vivente alla ricerca di quanto possa soddisfare un suo bisogno fisico o spirituale, [...] relativi alle sue variazioni in eccesso o in difetto, deve quindi tener conto di tutte le componenti. La prospettiva psicoanalitica lacaniana e socioanalitica Partendo dall'ipotesi freudiana e dalla sua abbondanza semantica, J. Lacan (1966) coglie la ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] scelta preliminare o un orientamento prevalente. Il caso Gombrich impone almeno un accenno alla ormai vasta letteratura estetica psicoanalitica, non tutta per la verità di prim'ordine: ci limiteremo a ricordare qui, oltre agli scritti dello stesso ...
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epistemofilia
s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella conoscenza e nei suoi progressi. ♦ La...
psicanalitico
psicanalìtico (o psicoanalìtico) agg. [der. di psic(o)analisi] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla psicanalisi, che è fondato sui metodi della psicanalisi o è attuato secondo questi: esame, indagine p.; ricerche p.; metodo...