Depressione
Bruno Callieri
Leonardo Ancona
Alessandro Agnoli
Rosanna Cerbo
Giovanni de Girolamo
Francesco Coppa
Con il termine depressione, ci si riferisce, in psichiatria, a una deviazione del [...] rilassamento, di tipo cognitivo e di tipo emotivo di superficie o di profondità, in modo paradigmatico la psicoanalisi e la gruppo-analisi) siano considerate equipollenti alle farmacoterapie, in loro concomitanza o in alternativa.
Aspetti biochimici ...
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Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense (Newark 1926 - Las Vegas 2017). In coppia con Dean Martin, è divenuto celebre interpretando un personaggio farsesco dal tipico [...] interpreta ben sette ruoli; Three on a couch (1966), commedia che mette alla berlina l'ossessione tipicamente americana della psicoanalisi; The big mouth (Il ciarlatano, 1967). Dopo una notevole interpretazione in The king of comedy (Re per una notte ...
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Storaro, Vittorio
Giovanni Grazzini
Direttore della fotografia, nato a Roma il 24 giugno 1940. Vincitore di tre premi Oscar per i film Apocalypse now (1979), Reds (1981) e L'ultimo imperatore (1987), [...] (Flamenco, 1995; Taxi, 1996; Tango, 1998) per il notevole apporto all'eleganza formale delle immagini.
Studioso di fisica e di psicoanalisi, S. ha continuato l'uso pittorico della luce inaugurato da G.R. Aldo e G. Di Venanzo rivelando una sensibilità ...
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cultura
Stefano De Luca
Formazione individuale e costumi collettivi
Il termine cultura ha due significati fondamentali. Il primo, di origine antica, indica un processo di formazione individuale, fondato [...] collettività parziali, chiamate subculture, come le culture regionali, quelle etniche, la cultura dei giovani e così via.
La cultura nella psicoanalisi
Il problema dell'origine della cultura è stato affrontato anche da Sigmund Freud. Il padre della ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] precisa volontà di affrontare le radici ultime dei processi di significazione, spingendosi fin nelle pieghe dell'inconscio.
Cinema e psicoanalisi
Fu così che, nel corso degli anni Settanta, M. si inserì autorevolmente nel discorso su una possibile ...
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PAPPACENA, Enrico
Cesare G. de Michelis
– Studioso di religioni, scrittore poligrafo, slavista, antroposofo e da ultimo docente universitario, Enrico Pappacena nacque a Napoli da Roberto e Clelia Casalini [...] molti esponenti degli ambienti intellettuali europei e non di meno italiani (quando «solo l’antroposofia poteva competere con la psicoanalisi», V. Vološinov, Frejdizm, Moskva 1927; trad. it. Freudismo, Bari 1977, p. 54).
Autore di prose, di versi e ...
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Del Monte, Peter
Bruno Roberti
Regista cinematografico statunitense, naturalizzato italiano, nato a San Francisco il 29 luglio 1943. Il suo cinema compone atmosfere sospese tra lirismo e sottile analisi [...] (1985, Nastro d'argento nel 1986 a D. M. per il miglior soggetto originale), nel quale le suggestioni della psicoanalisi infantile si concretizzano nella sottigliezza con cui è osservato l'affetto possessivo di un bambino per la sua baby-sitter, che ...
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De Seta, Vittorio
Mario Sesti
Regista cinematografico, nato a Palermo il 15 ottobre 1923. Documentarista innovatore nell'uso del colore, nell'abolizione quasi totale della voce fuori campo e soprattutto [...] con tecniche di interiorizzazione, discontinuità narrative e suggestioni simboliche tipiche sia della letteratura contemporanea sia della psicoanalisi junghiana; del 1969 è la coproduzione italo-francese L'invitée (L'invitata), nella quale l ...
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Perversione
Giorgio Abraham
Perversione (dal latino pervertere, "sconvolgere, mettere sottosopra") indica un mutamento in senso ritenuto deteriore, patologico, di un processo psichico, di un sentimento, [...] devianti, è il concetto di una disposizione infantile perversa: nel bambino piccolo (è questo uno dei grandi temi della psicoanalisi) esiste già una forma di sessualità, che Freud chiamerà 'pregenitale' e che è ancora qualcosa di frammentario o di ...
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Fobia
Mario Reda
Giuseppe Sacco
Fobia, dal greco ϕοβία (dal tema di ϕοβέομαι, "temere"), indica genericamente una forma di avversione istintiva oppure di forte intolleranza nei confronti di qualche [...] tra i soggetti colpiti si evidenzia una maggioranza di donne rispetto agli uomini.
Teorie esplicative
a) Teoria psicoanalitica
Dalla psicoanalisi le fobie sono concepite come una difesa contro l'ansia prodotta dalle pulsioni rimosse dell'Es, che si ...
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epistemofilia
s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella conoscenza e nei suoi progressi. ♦ La...
maschiocentrico (maschio-centrico) agg. In senso ironico o polemico, che è caratterizzato dalla centralità della figura maschile. ◆ «Tra tutti i fattori che sono serviti a perpetuare la società maschiocentrica, ostacolando il libero sviluppo...