civiltà
Margherita Zizi
La vita materiale, sociale e spirituale di un popolo
Il concetto di civiltà è estremamente complesso e sfaccettato, ed è usato in una molteplicità di accezioni. La nozione di [...] di comportamenti socialmente accettati e di regole che li sanzionano è alla base della teoria formulata dal padre della psicoanalisi, Sigmund Freud. Nelle sue opere di argomento sociologico e antropologico, in particolare in Il disagio della civiltà ...
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Aggressività
Carlo Caltagirone
Il termine aggressività riveste una pluralità di significati e include fenomeni molto diversi l’uno dall’altro, quali comportamenti, risposte emotive e processi cognitivi. [...] autori il cui contributo in materia è risultato sostanziale, a partire da colui che è considerato il padre della psicoanalisi stessa, Sigmund Freud (1856-1939), con cui tutti gli studiosi successivi hanno poi dovuto confrontarsi.
Per affrontare la ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] dapprima come l'insieme degli stati di coscienza e poi come l'origine di tutte le attività psichiche.
La psicoanalisi, con la scoperta dell'inconscio, sembra conferire un nuovo ruolo o una nuova 'legittimazione' alla psicologia come scienza dell ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] , in di-scussione, in virtù di diversi fattori, come per es. la frattura del soggetto idealistico operata dalla psicoanalisi, lo sviluppo delle scienze e delle tecniche, l'interconnessione tra arte e industria, e, più di quanto comunemente ...
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PONTIGGIA, Giuseppe
Rossana Dedola
PONTIGGIA, Giuseppe. – Nacque a Como il 25 settembre 1934, secondogenito di Ugo, funzionario di banca, e di Angela Frigerio.
La famiglia, che annoverava nel suo ramo [...] sui ‘cortocircuiti verbali’ che nascono dall’accostamento di parole. In questi stessi anni si colloca la scoperta della psicoanalisi e dell’opera di Sigmund Freud, di cui ammirava la grande capacità di scrittura; soltanto successivamente si avvicinò ...
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Kracauer, Siegfried
Lorenzo Dorelli
Sociologo, teorico del cinema e scrittore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Francoforte sul Meno l'8 ottobre 1889 e morto a New York il 26 novembre 1966. [...] in cui K. applica alla produzione cinematografica tedesca del periodo postbellico il suo originale approccio psico-sociologico, influenzato dalla psicoanalisi di S. Freud e di E. Fromm, ma anche dal metodo iconologico di E. Panofsky. Attribuendo al ...
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psicosi
Nicoletta Gosio
Psicosi puerperale
Con l’espressione psicosi puerperale si indica l’insieme di sindromi psicopatologiche che insorgono nel puerperio, inteso in senso lato come il periodo di [...] dinamiche psichiche legate ai cambiamenti che la nascita di un figlio comporta, il cui studio è affrontato soprattutto dalla psicoanalisi fin dai contributi iniziali di Sigmund Freud, Melanie Klein e Helen Deutsch sul desiderio di maternità e sullo ...
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Sight and Sound
Marco Scollo Lavizzari
Rivista mensile di critica cinematografica, fondata a Londra nel 1932 sotto gli auspici del British Institute of Adult Education.Trimestrale fino all'aprile 1991, [...] nel decennio Settanta di nuovi approcci disciplinari al cinema, con suggestioni provenienti da ambiti diversi, per es. dalla psicoanalisi, non aggiunse novità notevoli a S. and s., che, pur tenendo in dovuto conto la sopravvenuta maggiore complessità ...
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Cinemasessanta
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana mensile, poi bimestrale, fondata a Roma nel luglio 1960, con una redazione composta da Mino Argentieri, Tommaso Chiaretti, Spartaco Cilento [...] Orson Welles), alla dimensione critica anche in relazione alla sociologia, alla politica, all'antropologia e alla psicoanalisi. Attenzione costante è stata rivolta al film documentario e alla cineattualità, alla censura, all'industria cinematografica ...
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ANGELUCCI, Arnaldo
Michele Zappella
Nato a Subiaco il 15 apr. 1854, fece a Roma gli studi universitari di medicina e qui si laureò nel 1875. Fu allievo, e poi assistente del celebre fisiologo F. Ch. [...] che vennero raccolti in due pubblicazioni (La visione nell'arte e l'arte nel meccanismo della vita, Napoli 1923; Psicoanalisi e sublimazione nell'arte, Napoli 1929).
Ritiratosi dall'insegnamento, nel 1929, istituì una borsa di studio per lo sviluppo ...
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epistemofilia
s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella conoscenza e nei suoi progressi. ♦ La...
maschiocentrico (maschio-centrico) agg. In senso ironico o polemico, che è caratterizzato dalla centralità della figura maschile. ◆ «Tra tutti i fattori che sono serviti a perpetuare la società maschiocentrica, ostacolando il libero sviluppo...