Ricoeur, Paul
Filosofo francese (Valence 1913 - Châtenay-Malabry, Seine, 2005). Insegnò (dal 1948) storia della filosofia nell’univ. di Strasburgo, poi (dal 1956) filosofia generale a Parigi. Dal 1966 [...] il suo modo di comprendersi ed essere. In questa prospettiva ermeneutica si colloca anche l’interesse del filosofo per la psicoanalisi, che egli vede come uno dei maggiori tentativi di problematizzare la nozione cartesiana di soggetto a favore di un ...
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GITAI, Amos
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l’11 ottobre 1950. Nell’arco di quarant’anni di attività, il cinema di G. si è affermato come strumento sensibile e politico [...] stato uno degli architetti del Bauhaus, mentre la madre, Efratia Margalit, docente di teologia ebraica e studiosa di psicoanalisi, era nata in Palestina da genitori russi), G. studiò architettura in Israele, conseguendo, poi, un dottorato negli Stati ...
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STRAUSS, Botho
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Naumburg/Saale (Assia) il 2 dicembre 1944. Formatosi alla scuola di Francoforte, ha iniziato, in sede di critica teatrale, conformandosi al [...] uno degli scrittori insieme più discussi e più apprezzati della sua generazione.
Attento, a vario titolo, alla lezione della psicoanalisi, dello strutturalismo, di varie espressioni dell'irrazionalismo del 19° e del 20° secolo, S. è al centro dell ...
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WAELHENS, Alphonse de
Marco M. Olivetti
Filosofo belga, nato ad Anversa l'11 agosto 1911, morto a Lovanio il 22 novembre 1981. Dal 1946 fu professore all'università di Lovanio. In Italia tenne lezioni [...] naturelles, 1961). In tal modo de W. fu portato a impegnarsi sul terreno della psichiatria e della psicoanalisi (collaborazione ai lavori della clinica psichiatrica di Lovenjoel, pubblicazione di La psychose. Essai d'interprétation analytique et ...
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PERSUASIONE
Ernesto Lugaro
. Metodo psicoterapeutico, preconizzato da Ch. Dubois, da J. Babinski e da altri contro la nevrastenia, l'isterismo e in genere tutti i disturbi nervosi e psichici in cui [...] , ma sarebbe vano attendersi un successo completo da una cura che si limitasse alla pura persuasione e non mirasse al tempo stesso a modificare con mezzi obiettivi le condizioni anormali dell'organismo. Vedi anche psicoterapia; psicoanalisi. ...
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Svevo, Italo
Emanuela Bufacchi
La coscienza inquieta dell’uomo comune
Protagonista dei romanzi di Italo Svevo è l’uomo comune, come il commerciante di La coscienza di Zeno, capolavoro della letteratura [...] guerra mondiale, inducendolo a una inattività forzata, favorì l’intensificarsi degli interessi letterari e lo studio della psicoanalisi intrapreso fin dal 1908 con l’apprendimento delle teorie freudiane. In questo periodo di letture e di riflessioni ...
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IPNOTISMO (dal gr. ὕπνος "sonno"; fr. hypnotisme; sp. hipnotismo; ted. Hypnotismus; ingl. hypnotism)
Emilio Servadio
Termine usato per indicare l'insieme delle teorie e dei fenomeni relativi a uno speciale [...] nella cura delle psiconeurosi, sostituendolo con altri mezzi terapeutici assai più razionali e delicati (v. ad es. psicoanalisi).
L'ipnotismo dal punto di vista medico-legale. - Varie questioni si pongono infine relativamente a una considerazione ...
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MANNONI, Octave
Maria Rosaria Visco
Psicoanalista francese, nato da genitori di origine corsa a La Motte-Beuvron en Sologne (Loir-et-Cher) il 29 agosto 1899, morto a Parigi il 30 luglio 1989. Conclusi [...] opera che lo ha reso noto in Italia, non è solo una biografia ma segna una tappa nella storia della psicoanalisi perché, nei rapporti con i predecessori, evidenzia la novità di Freud, fondata sull'autoanalisi e sulla scoperta del transfert attraverso ...
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Gli ebrei a Venezia nella prima metà del Novecento
Simon Levis Sullam
Al principio del Novecento, giunto a compimento il lungo processo di integrazione avviato oltre un secolo prima, il gruppo ebraico [...] , in AA.VV., Studi veneti offerti a Gaetano Cozzi, Venezia 1992, pp. 431-448.
13. Cf. Cesare Musatti, Mia sorella gemella la psicoanalisi, Roma 1982; Id., Questa notte ho fatto un sogno, Roma 1983; Id., Chi ha paura del lupo cattivo?, Roma 19972; e l ...
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Dispositivo cinematografico
Lucilla Albano
Per 'dispositivo cinematografico' si intende una delle forme simboliche in cui si è organizzata la rappresentazione del mondo tramite la visione (e l'ascolto) [...] secondaria, con ciò che lo spettatore vede, con i personaggi e le storie che passano sullo schermo (v. psicoanalisi e cinema).
Cinque anni dopo, all'inizio del saggio successivo Le dispositif, Baudry stabilisce un'importante analogia, quella tra ...
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epistemofilia
s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella conoscenza e nei suoi progressi. ♦ La...
maschiocentrico (maschio-centrico) agg. In senso ironico o polemico, che è caratterizzato dalla centralità della figura maschile. ◆ «Tra tutti i fattori che sono serviti a perpetuare la società maschiocentrica, ostacolando il libero sviluppo...