Filosofo e sociologo tedesco (Stoccarda 1895 - Norimberga 1973). È ritenuto il fondatore della "teoria critica", cioè di un marxismo di ispirazione hegeliana, che utilizza alcuni concetti della psicoanalisi [...] e sottopone a critica radicale la società capitalistico-industriale e la sua "razionalità strumentale". Tra le sue opere: Dialektik der Aufklärung (1947, in collab. con Adorno), Eclipse of reason (1947), ...
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MUSATTI, Cesare Lodovico
Sergio Molinari
(App. III, II, p. 177)
Psicologo e psicoanalista italiano, morto a Milano il 20 marzo 1989. La caduta del fascismo consentì una lenta ma continua ripresa in [...] o divulgativo, scritti specialmente negli ultimi anni, hanno avuto il merito di avvicinare un vasto pubblico sia alla psicoanalisi sia alla dimensione privata dell'uomo M., oltre che dell'intellettuale che coniugava un costante impegno politico nella ...
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encopresi
Alterazione funzionale rara, per la quale il bambino, nell’età in cui dovrebbe dominare i propri sfinteri, presenta incontinenza. Può essere causata da deficienza mentale, indolenza, psicopatie. [...] La psicoanalisi interpreta, in alcuni casi, l’e. come perversione dell’erotismo anale. ...
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PERROTTI, Nicola
Alessandra Tarquini
PERROTTI, Nicola. – Nacque a Penne, in provincia di Pescara, il 22 dicembre 1897 da Massimantonio e da Emilia Rasetti.
Nel 1919, dopo aver preso congedo dal servizio [...] su Lavoro fascista su Critica fascista e su altre riviste. Recentemente fu all’estero per partecipare al congresso internazionale di psicoanalisi. In questi ultimi mesi poi ha dato sicura prova di ravvedimento per la sua condotta e per il suo tenore ...
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identità
Il senso della continuità del proprio essere nel corso del tempo, accompagnato dalla consapevolezza della propria diversità dagli altri individui. Il termine, di grande rilevanza in filosofia, [...] di disidentificazione (separazione e differenziazione) e interiorizzazione di aspetti parziali di persone affettivamente significative. In psicoanalisi è essenziale tener conto della dimensione inconscia: a livello di coscienza, per es., possiamo ...
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insight
Capacità psicologica di vedere dentro una situazione, o dentro sé stessi; quindi, in genere, percezione chiara, intuizione netta e immediata di fatti esterni o interni. In psichiatria e in psicoanalisi, [...] il termine i. (espresso anche con la corrispondente forma ted. Einsicht) ha acquistato accezioni specifiche per indicare l’intuizione e la consapevolezza dei propri sentimenti, delle proprie emozioni (i. ...
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egodistonico, comportamento
Comportamento di incompatibilità di impulsi, emozioni o idee con l’Io, o con i valori e le rappresentazioni ideali in cui quest’ultimo tende a riconoscersi. È termine della [...] psicoanalisi, usato spesso in contrapp. a egosintonico (➔). ...
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Psicanalista e psicologo italiano (Niviano Rivergaro 1921 - Milano 1985). Presidente (1974-78) della Società psicoanalitica italiana; prof. di psicologia e direttore dell'Istituto di psicologia (1972-85) [...] del bambino (1963), la trilogia sulla guerra (Psicoanalisi della guerra atomica, 1964; Psicoanalisi della guerra, 1966; Psicoanalisi della situazione atomica, 1970) e Nuovi orientamenti della psicoanalisi (1970), ne mostrò la fertile applicabilità in ...
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condensazione
Modo di funzionamento dei processi inconsci, mediante il quale viene condensato in una singola idea tutto il contenuto emotivo associato a un gruppo di idee; la c. è stata evidenziata in [...] psicoanalisi, in modo particolare, nello studio del sogno come uno dei meccanismi fondamentali del lavoro onirico. ...
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Recalcati, Massimo. – Psicanalista italiano (n. Milano 1959). Formatosi alla psicanalisi a Milano con C. Viganò e a Parigi con J.-A. Miller, dal 1994 al 2002 ha diretto l’Associazione per lo studio e la [...] , si citano: L’ultima cena: anoressia e bulimia (1997); Jacques Lacan (con A. Di Ciaccia, 2000); Introduzione alla psicoanalisi contemporanea (2003); Sull’odio (2004); L'omogeneo e il suo rovescio: per una clinica psicoanalitica del piccolo gruppo ...
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epistemofilia
s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella conoscenza e nei suoi progressi. ♦ La...
maschiocentrico (maschio-centrico) agg. In senso ironico o polemico, che è caratterizzato dalla centralità della figura maschile. ◆ «Tra tutti i fattori che sono serviti a perpetuare la società maschiocentrica, ostacolando il libero sviluppo...