Metodo di psicoterapia fondato da V.E. Frankl (1925), noto anche come analisi esistenziale. Considerato come il terzo metodo della scuola viennese (dopo quelli di S. Freud e A. Adler), si propone di guidare [...] il paziente alla conoscenza, in termini di significato e di valori, dei problemi di fondo della sua esistenza, piuttosto che condurlo alla scoperta delle proprie forze istintuali e della loro dinamica, come fa l’indirizzo psicanalitico. ...
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Psicologo e pedagogista (Mett, Biel, 1893 - Ittigen, Berna, 1965). Collaboratore di H. Rorschach, elaborò nel periodo della sua permanenza nella sezione di ricerche psicologiche dell'esercito svizzero [...] Z test individuale. Notevole il suo sforzo di conciliare tecniche educative e psicologia dinamica in una pedagogia a indirizzo psicanalitico maggiormente atta ad affrontare i complessi problemi dello sviluppo infantile (cfr. i suoi studî sui "ragazzi ...
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Psicanalista (Vienna 1881 - Boston 1947). Laureatosi in legge (1904), si avvicinò ben presto alla psicanalisi, divenendo uno dei più stretti collaboratori di S. Freud. Insieme a O. Rank fondò (1912) e [...] a emigrare negli USA in seguito alle persecuzioni razziali, si stabilì a Boston ove fu analista didatta presso l'istituto psicanalitico e docente alla Harvard medical school. Nel 1939 fondò la rivista American Imago, che diresse fino alla morte ...
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Psicanalista italiano (Cerignola 1916 - Roma 1985). Laureato in medicina, esercitò la professione medica, divenendo (1945-56) primario ospedaliero. Dal 1956 si dedicò alla pratica e alla ricerca psicanalitiche. [...] cliniche di G. hanno riguardato sia le patologie psicosomatiche della prima infanzia e la loro trattabilità in ambito psicanalitico, sia il tema dell'imitazione, come modalità del trans fert e come fase iniziale, di natura essenzialmente percettiva ...
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Psicanalista (Trieste 1889 - Chicago 1970). Specializzatosi in neurologia e psichiatria a Vienna, si trasferì a Roma, dove fondò nel 1932 la Società italiana di psicoanalisi e la Rivista italiana di psicoanalisi [...] la Menninger Clinic) e poi a Chicago (gruppo di F. Alexander). Si occupò di varî problemi di teoria e tecnica psicanalitica, in specie sulle orme di P. Federn, delle psicosi e della psicologia dell'io, dei problemi della psicosomatica (Psychosomatic ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La psicanalisi, disciplina creata da Sigmund Freud per affrontare patologie psichiche, [...] (la prima guerra mondiale, più tardi l’avvento del nazismo), che lo spingono ad ampliare l’applicazione dei principi psicanalitici fino a delineare una vera e propria teoria sociale. “Gli eventi della storia, gli influssi reciproci fra natura umana ...
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Pontalis (propr. Lefèvre-Pontalis), Jean-Bertrand. – Filosofo e psicanalista francese (Parigi 1924 - ivi 2013). Laureatosi in Filosofia nel 1945 alla Sorbona, allievo di Sartre, con quest’ultimo ha collaborato [...] venne tradotta in diversi Paesi. Distaccatosi dalle teorie di Lacan, P. è divenuto una figura cardinale del movimento psicanalitico francese: nel 1964 ha partecipato alla fondazione della Association française de psychanalyse e nel 1970 ha creato la ...
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Psichiatra e psicanalista (Brema 1877 - Berlino 1925). Figura assai importante nella storia della psicanalisi, di cui fu un pioniere in Germania, fu allievo di Jung e collaboratore di Freud. Lasciò notevolissimi [...] diresse sul fronte orientale una "unità psichiatrica", e raccolse le osservazioni compiute in un saggio d'interpretazione psicanalitica delle nevrosi di guerra (Zur Psychoanalyse der Kriegsneurosen, 1918). Fedele a Freud nelle crisi attraversate dal ...
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Etnologo, nato a Napoli il 1° dic. 1908, morto a Roma il 6 maggio 1965. Allievo di A. Omodeo, dal 1959 fu professore di storia delle religioni a Cagliari. In Naturalismo e storicismo (1941) la revisione [...] è interpretato non come atteggiamento irrazionale, ma come un prodotto storico che da un punto di vista parapsicologico e psicanalitico appare anche come mezzo di riscatto dell'uomo dalla "crisi della presenza", dal rischio di perdere la propria ...
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Filosofo francese (Parigi 1925 - ivi 1995); prof. di filosofia all'univ. di Parigi (dal 1970). Di vasti interessi, si è occupato di storia della filosofia (Spinoza, Kant) e di temi filosofico-culturali [...] (in collab. con F. Guattari, 1972; trad. it. 1975), molto critico della sclerotica istituzionalizzazione del sapere psicanalitico del nostro tempo, a esaltazione della potenzialità rivoluzionaria del soggetto umano come "macchina desiderante". Opere ...
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psicanalitico
psicanalìtico (o psicoanalìtico) agg. [der. di psic(o)analisi] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla psicanalisi, che è fondato sui metodi della psicanalisi o è attuato secondo questi: esame, indagine p.; ricerche p.; metodo...
castrare
v. tr. [lat. castrare]. – 1. a. Togliere a un animale, maschio o femmina, gli organi della riproduzione, o determinarne in altro modo l’atrofia, per renderlo più mansueto o più adatto all’ingrassamento: c. un cane, un gatto, un maiale,...