Martire (m. Sabaria, od. Szombathely, 308); secondo s. Girolamo e l'antica Passio fu vescovo di Siscia (Sisak in Croazia) e fu fatto annegare a Sabazia, nella Sava, dal prefetto Amanzio, al tempo della [...] tempo delle invasioni barbariche, furono portate a Roma (tra la fine del 4º e gli inizî del 5º sec.) e deposte nel mausoleo noto col nome di Platonia, dietro la basilica di S. Sebastiano. Di Q. cantò Prudenzio nel suo Peristephanon. Festa, 4 giugno. ...
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Teologo (n. in Gallia - m. 784, non 778 come nel Chronicon Vulturnense). Venuto in Italia, entrò nel monastero di S. Vincenzo al Volturno ove fu eletto abate (777) dai connazionali, mentre gli italiani [...] in 10 libri, che riprende la teoria agostiniana della "ricapitolazione", e il Conflictus vitiorum atque virtutum, ispirato dalla Psychomachia di Prudenzio e attribuito a varî Padri, da s. Ambrogio a Isidoro di Siviglia e soprattutto a s. Agostino, si ...
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Vanno ricordati: 1. Arcivescovo (m. 665 circa) di Braga; eremita, ebbe molti discepoli con i quali fondò il monastero di Complutum (Alcalá de Henares) per il quale, e per le due regole monastiche (la communis, [...] discepolo s. Valerio. Festa, 16 aprile. 2. Vescovo di Tarragona, martirizzato con i diaconi Augurio ed Eulogio nel 259. Festa, 21 gennaio. Gli Atti, autentici, utilizzano il verbale proconsolare; furono messi in versi da Prudenzio (Peristephanon, 6). ...
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SISTO II, santo
Francesco Scorza Barcellona
Vescovo di Roma dall'agosto del 257 al 6 agosto del 258: la cronologia fornita da Eusebio di Cesarea (otto anni nel Chronicon, undici nella Historia ecclesiastica), [...] (il solo Ambrogio), la morte a fuoco lento, l'invito schernevole di Lorenzo a essere mangiato crudo o cotto che fosse (Prudenzio) e ad essere rivoltato per completare la cottura (Ambrogio) -, non dipenda da una Passio antica, ora perduta. Di fatto si ...
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Arcivescovo e teologo (n. 806 circa - m. Épernay 882). Arcivescovo di Reims dall'845, assunse una posizione preminente nella gerarchia ecclesiastica francese, cercando di dirigere la chiesa di Francia [...] . Scrisse anche contro la formula trina deitas (De una et non trina deitas) che egli sostituì con quella di summa deitas. Continuò, per gli anni 862-82, la parte composta da Prudenzio di Troyes degli Annali del monastero francese di St. Bertin. ...
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VIRTÙ
Delio CANTIMORI
Enrico ROSA
Antonia NAVA
. Valore, eccellenza di buona qualità; potenza, vigore, forza, qualità connaturata; retta e costante volontà di fare il bene; armonia di vita. Nella [...] 'Ira, l'Umiltà contro la Superbia, la Carità contro l'Avarizia, la Concordia contro la Discordia. Il testo di Prudenzio fu fonte d'ispirazione per tutta l'iconografia romanica (pavimento di Pavia, di Cremona, Hortus deliciarum di Herrade di Landsberg ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] , fin dai lirici greci più antichi, e spesso nel dramma; fra i Latini si trova nelle tragedie di Seneca e negli inni di Prudenzio; poi fu il v. degli inni della Chiesa. Il dimetro trocaico (4 trochei) fu molto usato, anche con altri metri. Il dimetro ...
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MAGI
M.G. Chiappori
Sacerdoti persiani dediti al culto del fuoco e depositari dell'insegnamento di Zoroastro. Secondo Mt. 2, 1-12, i M. giunsero a Betlemme guidati da una stella per adorare Gesù Bambino.Nella [...] Origene, Girolamo, Basilio di Cesarea e Gregorio di Nissa, o saggi provenienti dalla Persia, come vogliono, tra gli altri, Prudenzio, Cirillo d'Alessandria e Giovanni Crisostomo, i M. sono comunque gentili, cioè pagani, che, con il loro omaggio ...
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DUNGAL
Mirella Ferrari
Nato presumibilmente in Irlanda, fu attivo nella prima metà del sec. IX prima nelle regioni settentrionali dell'Impero, poi in Italia; Alcuino, parlando di lui fra gli anni 792 [...] lettura operata da D. su testi patristici (Ambrogio, Agostino, Beda, Girolamo, Gregorio Magno) e poetici (Paolino da Nola, Prudenzio, Venanzio Fortunato).
D. ricava un discorso continuo e teso a difendere la venerazione per le "picturae", le reliquie ...
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ICONOCLASTIA
H.L. Kessler
L'impulso alla distruzione delle immagini, in particolare le raffigurazioni di Dio e dei santi, o almeno a vietarne la produzione era insito nella spiritualità del cristianesimo. [...] solo con il trionfo del cristianesimo nel 400 ca. che le antiche statue poterono essere accettate come monumenti artistici (Prudenzio, Contra orationem Symmachi, II; CSEL, LXI, 1926, pp. 244-288). Nello stesso tempo gli apologisti non rifiutavano l ...
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prudenza
prudènza s. f. [dal lat. prudentia, der. di prudens -entis «prudente»]. – 1. L’atteggiamento cauto ed equilibrato di chi, intuendo la presenza di un pericolo o prevedendo le conseguenze dei suoi atti, si comporta in modo da non correre...
succubo
sùccubo (o sùccube) agg. e s. m. (f. -a e, rispettivam., -e) [dal lat. succŭba s. m. e f., comp. di sub- e tema di cubare «giacere», quindi propr. «chi si sottomette ad altra persona in un rapporto venereo», riferito come femm. (in...