Figlio di Antioco X, fuggito a Roma quando Tigrane occupò la Siria, fu rimesso sul trono da Lucullo (69 a. C.), ma contro di lui sorse Filippo II. Antioco si rivolse a Pompeo, il quale invece dichiarò [...] la Siria provinciaromana, in seguito alla vittoria su Tigrane. Antioco fu ucciso da un capo arabo nel 64 a. C. ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1217 circa - ivi 1279), domenicano (1231). Provinciale della Provinciaromana (1262-68), ratificò la donazione ai domenicani del convento della Minerva in Roma; vescovo [...] di Orvieto (forse dal 1272), fu vicario dello Stato Pontificio durante il concilio di Lione (1274) ...
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Capo dell'antico popolo dei Cadurci in Aquitania; allo scopo della rivolta dei Galli contro i Romani nel 52 a. C., fu mandato da Vercingetorige fra i Ruteni, donde tentò di invadere la provinciaromana [...] e si lasciò poi morire di fame in carcere), L. riuscì a fuggire ma caduto in mano dell'arverno Epasnatto, amico dei Romani, fu consegnato a Cesare; forse seguì il destino di Vercingetorige. Un suo discendente fu sacerdote all'altare di Augusto e Roma ...
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Diplomatico e archeologo (Parigi 1828 - ivi 1884). Durante la sua carriera diplomatica fu ambasciatore di Francia a Costantinopoli (1880), dedicandosi anche a studî storici, archeologici, epigrafici e [...] varie opere sulle prossenie greche (1863), sulla geografia comparata della provinciaromana d'Africa (1884-88), sulle campagne africane di Giulio Cesare (1884) e sui Fasti della provincia africana (1888). Entrò nel 1880 nell'Académie des inscriptions ...
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Figlio (m. 40 d. C.) di Giuba II e di Cleopatra Selene: succedette al padre (23 o 24). Collaborò coi Romani nella guerra contro Tacfarinate, ma non si interessò attivamente del suo regno, abbandonandolo [...] a cortigiani e schiavi. Fu chiamato a Roma da Caligola, che lo fece uccidere con l'intento di ridurre la Mauretania a provinciaromana. ...
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Capo arabo della Siria, che ebbe parte nella fine della dinastia seleucidica (sec. 1º a. C.). A lui infatti si deve il tradimento e forse l'uccisione di re Antioco XIII (63 a. C.), allorché Pompeo giunse [...] in Siria per la sua definitiva annessione come provinciaromana. ...
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Erudito (m. Roma 1749), francescano. Scrisse la storia del convento e della chiesa di S. Maria in Aracoeli (1736) e Memorie istoriche sulle chiese francescane della provinciaromana (1744), con rigore [...] sistematico di ricercatore antiquario e di erudito ...
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BENEDETTO XIII, papa
Gaspare De Caro
Pierfrancesco Orsini nacque a Gravina il 2 febbr. 1650, secondo i calcoli del Vignato, mentre la maggior parte dei biografi lo dice nato nel 1649. Era figlio primogenito [...] in seguito a queste si decidesse alla corte romana il trasferimento del cardinale domenicano alla diocesi di diede all'attività catechistica e allo sviluppo degli ordini regolari nella provincia: fondò conventi domenicani a S. Giorgio di Molara (1687 ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] ultimo del 19 dic. 1316 ad Avignone (ibid., n. 4). I primi due riguardano un terreno che E. possedeva nella provinciaromana, a San Martino di Campiano, nella diocesi di Sovana, e che, secondo la sua stessa testimonianza, egli aveva acquistato con il ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] zur Geschichte der kurialen Behörden vom Schisma bis zur Reformation, I, Rom 1914, pp. 110-11.
Necrologi e libri affini della provinciaromana, a cura di P. Egidi, II, ivi 1914, p. 456.
G. Zaoli, Libertas Bononie e papa Martino V, Bologna 1916, pp ...
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provincia
provìncia s. f. [dal lat. provincia, di etimo incerto] (pl. -ce o -cie). – 1. a. Nell’antichità romana, originariamente, qualsiasi territorio, in Italia o fuori, nel quale l’autorità fosse esercitata da un rappresentante di Roma;...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...