«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] risalgono appunto alla seconda metà del II secolo in ambiente orientale, specialmente in Asia Minore. Nella provinciaromana di Asia (la parte occidentale della penisola anatolica) si hanno assemblee episcopali per combattere il montanismo30 ...
Leggi Tutto
Il 311: l’editto di Serdica
Joachim Szidat
Per la politica interna dell’Impero romano e per il ruolo che il cristianesimo assume all’interno di questa realtà statuale, gli anni 310 e 311 rappresentano [...] 35-41, che richiama P. Weiss, The Vision of Constantin, in Journal of Roman Archaeology, 16 (2003), pp. 237-259.
34 Cfr. Eus., v.C PLRE I, s.v. Sabinus 3, p. 791) scrive ai governatori delle province.
120 Cfr. Eus., h.e. IX 1,1-7. Sulla lettera di ...
Leggi Tutto
Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] il suo regno l’elemento centrale che permette di definire la comunità romana. Così egli apre il libro I del suo Codice con il di affari religiosi, tra potere centrale da una parte e le province, fino alle Chiese locali, dall’altra. Questa riforma si ...
Leggi Tutto
L’arco di Costantino
Un monumento dell’arte romana di rappresentanza
Alessandra Bravi
Per celebrare la battaglia vittoriosa di Costantino contro Massenzio a ponte Milvio, il 28 ottobre 312 d.C., venne [...] Vettio Rufino, sotto Massenzio proconsole della provincia Acaia, è suo successore nella colossale di Costantino, cit., p. 148.
54 T. Hölscher, La storia nell’arte di rappresentanza romana, cit., p. 119.
55 Cfr. RIC IV.1, p. 106, nn. 128-129 ( ...
Leggi Tutto
I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] a quella che era stata la religiosità tradizionale romana e assume un atteggiamento reverenziale quando interviene necessario che un vescovo sia eletto da tutti i vescovi della provincia; però, se ciò fosse difficile per una necessità urgente o ...
Leggi Tutto
Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] Siria, la Palestina e l’Africa nordorientale. In terra d’Israele, dopo le rivolte giudaiche sopra ricordate, la provinciaromana di Iudaea, governata da un legatus Augusti pro praetore in qualità di rappresentante imperiale, viene riorganizzata come ...
Leggi Tutto
L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] consolidamento e difesa dell’Impero romano dal I al IV secolo. La conquista romana aveva unito regioni a diverso livello di sviluppo: le province orientali (Anatolia, Siria, Palestina e soprattutto Mesopotamia ed Egitto), presentavano una vita urbana ...
Leggi Tutto
provincia
provìncia s. f. [dal lat. provincia, di etimo incerto] (pl. -ce o -cie). – 1. a. Nell’antichità romana, originariamente, qualsiasi territorio, in Italia o fuori, nel quale l’autorità fosse esercitata da un rappresentante di Roma;...
clàudio agg. [dal lat. Claudius]. – Appartenente o relativo alla gente romana dei Claudî (collettivamente gente Claudia, lat. gens Claudia), o in partic. all’imperatore Claudio (10 a. C
54 d. C.): leggi c., leggi dell’imperatore Claudio, relative...