Verseggiatore (Piacenza 1429 circa - Ferrara 1483 o 1484), vissuto presso gli Sforza, i Colleoni e gli Estensi. Lasciò, oltre a molte rime, un poema in 12 libri di capitoli ternarî, Sforzeide, una Vita [...] , in terzine (1471), e la raccolta di novelle in distici elegiaci, De proverbiorum origine (post. 1503), che ebbe larga diffusione in un rifacimento italiano in prosa (Proverbi in facetie, 1518). Scrisse inoltre il Libro dell'arte del danzare (1455). ...
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Letterato (Todi 1844 - Roma 1922). Militò con Garibaldi nel 1867 e dell'impresa lasciò ricordo nel volume Da Corese a Tivoli (1868). Professore nelle scuole medie e libero docente nelle università; dal [...] di qui il libro Come fu educato Vittorio Emanuele III, 1901). Deputato e dal 1905 senatore. Opere principali: Saggi di proverbi umbri (1869); Le correzioni ai "Promessi Sposi" e l'unità della lingua (1879); Voltaire contro Shakespeare, Baretti contro ...
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Finanziere e letterato italiano (Trieste 1843 - Milano 1920). Direttore generale, poi amministratore e presidente delle Assicurazioni generali di Venezia, autore di scritti di economia e di finanza, membro [...] classi lavoratrici. Si dedicò con passione anche agli studî umanistici: La fortuna di Dante fuori d'Italia (1912); Roma nei proverbî e nei modi di dire (1889, 2a ediz. ampliata 1904); Il "Philobiblion" di Riccardo de Bury (1914); L' "Encomium Morias ...
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Umanista spagnolo (Valladolid 1475 circa - Salamanca 1553), perfezionatosi, dopo gli studî in patria, nel collegio di S. Clemente in Bologna; collaborò alla Bibbia poliglotta di Alcalá e (dal 1523) insegnò [...] , ove la sua straordinaria fama di ellenista gli valse il soprannome di Comendador grieco. Diede edizioni di classici latini e un ampio commento (1499) all'opera Las Trezientas di Juan de Mena; una ricca antologia di proverbî fu pubblicata postuma. ...
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CATANIA, Paolo
Salvatore Nigro
Nipote del poeta Antonio Veneziano, nacque a Monreale nel 1591 c. Il 21 luglio 1610 entrò nel convento monrealese di S. Maria, dove indossò l'abito dell'Ordine di S. Benedetto. [...] silloge paremiografica (contenente più di tremila e cinquecento proverbi e modi proverbiali, illustrati in dialetto con altrettante . critiche (anch'esse assai sommarie) si devono a G. Pitrè, Proverbi siciliani, I, Palermo 1880, pp. XIII, XIX-L; C. ...
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IACOPO da Benevento (Iacobus iudex)
Ferruccio Bertini
Alla fine della commedia intitolata De uxore cerdonis si legge il distico "Iacobus istud opus metrice conscripsit ut omnis / qui leget hic, discat [...] Carmina moralia, ovvero Iacopo da Benevento, che aveva tradotto in latino, rielaborandola ampiamente in 724 versi, la raccolta di Proverbi che constava di 77 lasse in sirventese (per un totale di 308 versi) compilata da Schiavo da Bari anteriormente ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Firenze 1841 - Monsummano, Pistoia, 1928). Giornalista e insegnante, partecipò alla vita politica come militante dei liberali di sinistra: fu deputato, due volte ministro, [...] letteraria.
Vita e opere
Esordì con una serie di lavori per il teatro fra i quali ebbero particolare fortuna i suoi proverbî drammatici, in martelliani (Chi sa il gioco non l'insegni, 1871; Il peggio passo è quello dell'uscio, 1873; ecc.). Si ...
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Scrittore russo (Sysertskij Zavod, Ekaterinburg, 1879 - Mosca 1950), autore di Malachitovaja škatulka ("La scatoletta di malachite"), raccolta di "skazy" (forma di narrazione quasi fiabesca in prima persona) [...] Precedentemente erano uscite le Ural´skie byli ("Storie degli Urali", 1924), frutto delle sue peregrinazioni in cerca di leggende, proverbî e aneddoti delle popolazioni degli Urali. Dai suoi "skazy" sono stati tratti un film (Kamenyj cvetok "Il fiore ...
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Letteratura
Componimento in origine popolaresco, costituito da un affastellamento di pensieri e di fatti bizzarri, senza nesso o quasi tra loro, in versi di varia misura, e senza ordine fisso di rime. [...] nel 14° e 15° secolo. Queste f. letterarie sono morali, politiche e satiriche, e spesso consistono di motti sentenziosi e di proverbi in settenari rimati a coppie (nel qual caso si parlava di motto confetto, denominazione che fin dalle origini tese a ...
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Scrittore, folclorista e musicista romeno (Sliven, Bulgaria, 1794 circa - Bucarest 1854). Negli 80 volumi che pubblicò, la maggior parte nella sua tipografia, è difficile distinguere i rifacimenti e le [...] galateo popolare in versi; Fabule şi istorioare ("Fiabe e racconti", 1839); Culegere de proverburi sau Povestea vorbei ("Raccolta di proverbî o La storia della parola", 1847; 2a ed. in 3 voll., 1851-53); Spitalul amorului sau Cântătorul dorului ("L ...
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proverbiare
v. tr. [der. di proverbio] (io provèrbio, ecc.), letter. – 1. Rimproverare, rivolgere parole di rimprovero e di dispetto: [monna Tessa] veggendol venire cominciò proverbiando a dire: «Mai frate, il diavol ti ci reca! ...» (Boccaccio)....
proverbio
provèrbio s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum «parola»]. – 1. Breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero o, più spesso, una norma desunti dall’esperienza:...