VANNUCCI, Atto
Guido Mazzoni
Storico e filologo; nacque a Tobbiana nel Pistoiese il 29 dicembre 1810, morì a Firenze il 9 giugno 1883. Figlio di contadini, ricevette l'istruzione elementare da preti, [...] ) nel 1848, e di cui la settima edizione con molte correzioni e aggiunte uscì a Milano nel 1887; ordinò e illustrò i Proverbi latini (Milano 1879-1883, voll.3); svolse in quadri I primi tempi della libertà fiorentina (Firenze 1856 e 1881); diede due ...
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VOTIACHI
Arthur HABERLANDT
Carlo TAGLIAVINI
Giorgio PULLE'
I Votiachi appartenenti, assieme ai Permi e Sirieni, al gruppo ugro-finnico, contano circa 600.000 persone e sono stanziati alle sorgenti [...] usi che segnano le tappe della vita. La tradizione orale è cospicua: fiabe, leggende a fondo storico, indovinelli e proverbî, brevi liriche e canti, specie in occasione delle nozze, sono ancor oggi un passatempo prediletto e consueto di tipo popolare ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] femminile, nelle rappresentazioni dei ruoli sociali e nei modelli proposti in pubblicità, nei mezzi di comunicazione, nei proverbi, ecc.; cfr. per l’Italia, Marcato 1995; Bazzanella, Fornara & Manera 2006; per altre nazioni, Hellinger & ...
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MALATESTA, Onofrio
Domenico Proietti
Nacque a Palermo l'8 sett. 1665. Sulla sua vita si hanno scarse notizie, derivate in gran parte dal profilo biobibliografico redatto, negli anni della maturità del [...] e non) del siciliano, ma anche i sinonimi, le locuzioni idiomatiche ("li frasi e modi di lu parlari"), i proverbi e, in generale, la terminologia (e la relativa fraseologia) connessa alle vicende storiche dei regni e delle dominazioni succedutisi ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] Giorgio Monaco; assai diffusa fu la Guerra giudaica di Flavio Giuseppe. La Pčela («L’ape»), raccolta di detti, proverbi, aneddoti, e il Fiziolog («Fisiologo») attestano la diffusione del gusto enciclopedico. A volte le traduzioni colmano alcuni vuoti ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] riferisce a casi come crucco per «tedesco» o macaroni per «italiano», o gli etnici compresi in modi di dire e ➔ proverbi del tipo di veneziano largo di bocca stretto di mano («pronto a promettere, tardo a mantenere»).
Un aggettivo etnico può essere ...
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FROLLO, Giovanni Luigi
Guido Alfani
Nacque a Venezia l'8 giugno 1832 da Luigi e Caterina Foscarini. Suo padre, discendente da un'antica famiglia di Pisa, era consigliere imperiale e assessore presso [...] , storici e mitologici e nella terza, nomi geografici. Tale lavoro si caratterizzava per la presenza di numerosi proverbi italiani tradotti in romeno, spesso con sorprendenti corrispondenze; di molte parole tecniche o scientifiche; di espressioni ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] fu realizzata in forma diversa, con l’inserzione tra gli atti di testi in volgare: componimenti poetici, preghiere e proverbi. L’ipotesi che suppone la destinazione pratica di questi inserti letterari, per impedire aggiunte abusive negli spazi vuoti ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] (Verga, I Malavoglia)
Proprio la scrittura verghiana mette in luce un’altra caratteristica dell’anacoluto, quella di essere ricorrente nei ➔ proverbi, che spesso cristallizzano un detto popolare:
(21) chi pecora si fa, il lupo se lo mangia
(22) chi s ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] cognizione delle lettere, al compitare, e sillabare, e leggere», curando l’apprendimento ortografico e portando campioni di massime, proverbi e «favolette morali», secondo un’idea laica di educazione. E in un manuale d’istruzione per gli insegnanti ...
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proverbiare
v. tr. [der. di proverbio] (io provèrbio, ecc.), letter. – 1. Rimproverare, rivolgere parole di rimprovero e di dispetto: [monna Tessa] veggendol venire cominciò proverbiando a dire: «Mai frate, il diavol ti ci reca! ...» (Boccaccio)....
proverbio
provèrbio s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum «parola»]. – 1. Breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero o, più spesso, una norma desunti dall’esperienza:...