Accanto ai predicati nobiliari e ai cognomi aggiunti per ragioni familiari, il patrimonio onomastico italiano è caratterizzato da secondi cognomi assegnati per motivi funzionali, cioè per distinguere i portatori quando una forma, eccessivamente diffusa, è ad alto rischio di omonimia. Tre gruppi di nomiIl patrimonio onomastico italiano è caratterizzato da secondi (o terzi) cognomi. I portatori di doppi ...
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Nel film Totò, Peppino e... la dolce vita del 1961, Totò dice a Peppino che i fotografi si chiamano “paparazzi”, ma l’altro intende materazzi. La parola gli è nuova e sconosciuta, e la interpreta attraverso un’altra più familiare.Totò ebbe sul set un legame stretto col mondo dei paparazzi in occasione di questa pellicola, parodia della Dolce vita di Federico Fellini del 1960. Il film fu pensato per ...
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Nella descrizione ufficiale dello stemma del comune di Gazzaniga, nel Bergamasco, si legge: «Partito di rosso e oro, al monte di tre cime di verde all’italiana, sulla più alta delle quali poggia una Gazza di nero». Non lontano, nel cremonese Castelgabbiano, lo stemma comunale è descritto come «d’azzurro, al torrione al naturale, aperto del campo e finestrato di due, sostenente un gabbiano d’argento ...
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I criteri seguiti nel tempo per la scelta dei cognomi non standardizzati possono riassumersi nel modo seguente. Il contributo della geografiaUna prima fonte è rappresentata dalle voci geografiche (toponimi ed etnici), o tratte dalle scienze naturali, specie botanica, zoologia e in misura inferiore geologia e mineralogia. All’Istituto della Madonna Annunziata di Napoli, nei registri per es. del 1830 ...
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Abbiamo presentato in due precedenti rubriche i suffissi più frequenti tra i nostri cognomi (-ino, -ello, -etto, -one) ma altrettanto diffusi e importanti sono gli esiti del latino -arium, che ha dato -ario in varie regioni, -erio in Lombardia, -er nel Triveneto, -aio in Toscana, spesso -eri in Sicilia, -iere d’origine francese, e -ero in Piemonte.-aro determina nel lessico nomi di mestieri e professioni ...
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Un autore particolarmente vicino alla concezione dell’unicità del nome per un personaggio è stato Italo Calvino, che ebbe a dichiararsi contrario ai nomi scialbi, insignificanti, anodini, considerati non realistici perché «nella realtà si trova sempre un sottile, impalpabile, talora contraddittorio rapporto tra nome e persone, cosicché uno è sempre quel che è più il nome che ha».In Piccolo mondo antico ...
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Nella precedente puntata della rubrica abbiamo accennato alla classificazione dei toponimi in base al loro significato. Dopo aver citato i nomi di città che descrivono la città stessa o la sua collocazione, al secondo gruppo – nomi che ricordano o qualcuno che esisteva (o esiste tuttora) nel luogo in cui essa sorge – appartengono toponimi derivanti per esempio da nomi di animali che popolavano la zona, ...
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Durante il viaggio di ritorno dalla Mongolia, il 3 settembre 2023 nell’incontro con i giornalisti, il papa ha ammesso di non essere più in grado come prima di affrontare spostamenti lunghi e faticosi e alla domanda sul programmato viaggio in Vietnam, ha assicurato che ci sarà ma che probabilmente toccherà a Giovanni XXIV. Un nomen scelto a caso?Ci si potrà chiedere se nell’indicazione di questo nomen ...
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Nuove fonti per i nomi manzonianiI repertori onomastici possono considerarsi fonti aggiuntive di un’opera letteraria. Si pensi ai nomi nel Manzoni romanziere. Ai classici saggi di Eurialo De Michelis, Ornella Castellani Pollidori, Gianfranco Contini, si è aggiunto nel 1995 quello di Verina Romana Jones, che ha confermato l’importanza come fonte storica dei Promessi sposi della biografia di Federigo ...
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Un confronto tra lingua nel suo insieme e scelte onomastiche in un espressionista è gioco fin troppo scoperto nell’autore e troppo facile per il critico; abbandoniamo Gadda di cui ci siamo occupati nella rubrica precedente e soffermiamoci, per concludere la serie dedicata all’onomastica letteraria, sul caso di Alberto Moravia. Potrebbe apparire strano attribuire un grigiore letterario onomastico a ...
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proverbiare
v. tr. [der. di proverbio] (io provèrbio, ecc.), letter. – 1. Rimproverare, rivolgere parole di rimprovero e di dispetto: [monna Tessa] veggendol venire cominciò proverbiando a dire: «Mai frate, il diavol ti ci reca! ...» (Boccaccio)....
proverbio
provèrbio s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum «parola»]. – 1. Breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero o, più spesso, una norma desunti dall’esperienza:...
(ebr. Mishlē) Libro dell’Antico Testamento, primo tra i libri didattici, appartenente più precisamente alla poesia gnomica (➔ gnome). La sua composizione avvenne secondo alcuni autori progressivamente, per l’aggiungersi dei nuovi nuclei a quello...
Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme delle sue articolazioni, lo studio dei...