Filologo statunitense (Fayette, Ohio, 1892 - Urbana, Illinois, 1968); prof. di filologia classica alla Univ. of Illinois. Importanti i suoi studî sul romanzo antico (The Metamorphoses ascribed to Lucius [...] of Patrae, 1920; The ancient romances: a literary-historical account of their origins, 1967), sui proverbî e sulla favola, condotti anche sulle testimonianze bizantine e orientali (Studies in the text history of the life and fables of Aesop, 1936; ...
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Scrittore e umanista spagnolo (Siviglia 1524 - ivi 1571), maestro di grammatica a Siviglia, autore di drammi a noi non pervenuti, di epigrammi e poemi latini, di poemetti d'occasione (La hermosa Psyche). [...] La sua opera più nota è la Philosophia vulgar (1568), collezione di proverbî. Scrisse anche una Descripción de la galera real del sereníssimo señor Don Juan de Austria (pubbl. 1876). ...
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ROLLAND, Eugène
Raffaele Corso
Folklorista, nato a Metz nel 1846, morto a Parigi (ove per varî anni fu libraio) il 25 luglio 1909. Fu uno dei sistematori del folklore francese, con ampie e dotte ricerche [...] nel campo della tradizione orale e precisamente dei proverbî, degli indovinelli, delle rime infantili, dei racconti, delle canzoni, dei nomi e dei gerghi volgari.
La fauna e la flora popolari ebbero in lui un ricercatore accurato e sapiente e le sue ...
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Medico e rimatore veneziano della prima metà del sec. XVI. Scrisse una voluminosa opera in terzine dantesche, zeppa di novelle oscenissime, condite di grossolana satira contro la bestialità umana, specie [...] prima l'umanista piacentino, volle spiegare con una o più novelle, in tre canti, la presunta origine d'un proverbio volgare. Circa la metà della materia novellistica proviene da noti autori, quali il Boccaccio, Poggio, Masuccio Salernitano; l'altra ...
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Favolista russo, nato nel 1745, morto nel 1784. Era di origine tedesca. Fu il primo poeta russo che desse alla favola dignità artistica; è considerato il precursore del Krylov (v.), che da lui apprese [...] ad attingere detti e proverbî alla lingua popolare. Del centinaio di favole del Ch. più della metà sono originali; le altre sono imitazioni da Gellert e La Fontaine.
Bibl.: M. v. Beguelin, I.I. Chemnicer, Berlino 1886; E. Lo Gatto, Storia della ...
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Poeta italiano (Fondi 1903 - Roma 1981); collaboratore di varî giornali e riviste, si è anche occupato di arti figurative. Nelle sue poesie, dove sensazioni e memorie si mutano in favolose vicende di paesaggi [...] e stagioni, è evidente l'evoluzione dai modi rarefatti dell'ermetismo (Solstizio, 1933; Proverbi, 1937; Eclisse, 1940; Epigrammi, 1942; ecc.) verso forme più articolate, nelle quali l'analogismo più spinto e un'ispirazione modernamente georgica si ...
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stoltezza
Luigi Blasucci
La parola occorre quattro volte in D., di cui tre nel Convivio e una nella Commedia (e stultitia è attestata due volte nel De vulg. Eloq. e una nella Quaestio; mentre stoltizia [...] , quia non habuit disciplinam, / et in multitudine stultitiae suae decipietur "); XV 13 E per costoro dice Salomone ne li Proverbii: " Vedesti l'uomo ratto a rispondere? di lui stoltezza, più che correzione, è da [sperare] " (Prov. 22, 20 " Vidisti ...
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Etnografo, scrittore e lessicografo (Lugansk 1801 - Mosca 1872), noto anche sotto lo pseudonimo di Kazak Luganskij. Fu autore di racconti a sfondo etnografico ricchi di umorismo, precisi quadretti di vita [...] popolare, che gli valsero l'apprezzamento di Belinskij e Turgenev. La sua fama però si affida oggi alla sua raccolta di Proverbî (1861-1862) e, soprattutto, al suo grande dizionario russo (4 voll., 1863-1865), tuttora fondamentale. ...
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Etnografo e cultore di folklore, nato a Nicotera l'8 febbraio 1883; dal 1932 al 1958 prof. prima di etnografia africana e poi di etnografia presso l'istituto universitario orientale di Napoli. Sotto la [...] guida di G. Pitré si laureò a Palermo in giurisprudenza trattando dei proverbî giuridici italiani. Indagò quindi con metodo storico-comparativo il rapporto che corre tra doni e cerimonie nuziali e varî altri temi di folklore, da lui considerato come ...
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IVINSKIS, Laurynas
Giuseppe Salvatori
Scrittore lituano, nato nel 1811, morto nel 1881. È uno dei pionieri della rinascita letteraria in Lituania. La sua fama è legata soprattutto alla pubblicazione [...] Kalendorius (Calendario per gli agricoltori), specie di almanacco che, oltre a notizie di carattere tecnico, contiene racconti, leggende proverbî, note di folklore, ecc.
Il Calendario d'I. ebbe una grande diffusione fra il popolo e servì ad arginare ...
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proverbiare
v. tr. [der. di proverbio] (io provèrbio, ecc.), letter. – 1. Rimproverare, rivolgere parole di rimprovero e di dispetto: [monna Tessa] veggendol venire cominciò proverbiando a dire: «Mai frate, il diavol ti ci reca! ...» (Boccaccio)....
proverbio
provèrbio s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum «parola»]. – 1. Breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero o, più spesso, una norma desunti dall’esperienza:...