BIANCARDI, Sebastiano (Bastiano; pseud. Domenico Lalli)
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Nacque a Napoli il 27 marzo 1679 da Michele e Caterina Amendola, ma a undici mesi fu adottato da F. Caracciolo, secondogenito del duca di Martina, [...] Li sette salmi della penitenza di David secondo i sensi in versi sciolti italiani, Venezia 1726; la Raccolta di proverbi,parabole,sentenze,insegnamenti,massime e consigli cavati dalla Sacra Scrittura necessari all'uomo, Venezia 1740, oltre a un gran ...
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LEONI, Pier Carlo (Carlo)
Francesco Millocca
Nacque a Padova il 29 genn. 1812 da Nicolò, di famiglia nobile patavina, e da Antonietta Verri di Milano, figlia del celebre Pietro e di Vincenza Melzi d'Eril. [...] e poesia, Venezia 1865; Libro pegli operai, Venezia 1866 (contiene: Vita di B. Franklin, Vizi e virtù, Proverbi veneti); Iscrizioni storico-politiche. Centuria IV, Padova 1867; Frusta e attualità. Ricordi, aforismi, bozzetti, fantasie, Padova 1868 ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] le pagine stesse dei retori e dei poeti cortigiani: lo dimostrano, fra gli altri, Santillana, che raccoglie serie di proverbi e compone leggiadre serranillas (tipico esempio di popolarismo stilizzato e finemente ricostruito); e il colto biografo di s ...
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Identità fonetica nella terminazione di due o più parole, a partire dalla vocale tonica, particolarmente percepibile qualora tali parole si trovino a breve distanza in un testo in prosa o in fine di verso [...] .
Al di fuori della poesia la r. è diffusissima, talora da lunga data, in altri generi testuali, come nei proverbi, nelle canzoni folcloriche e popolari, nei testi composti per il melodramma o, più recentemente, per essere accompagnati dalla musica ...
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Insieme con Protogene, fu uno dei due più grandi pittori del sec. IV a. C. e a detta di Plinio (Nat. hist., XXXV, 79) egli superò tutti quelli che lo avevano preceduto e tutti quelli che vennero dopo di [...] antica si può chiedere un qualche indizio sulla natura della sua arte.
Dal suo sistema di lavoro erano nati due proverbi nell'antichità. Egli si impose la costante abitudine, per tenersi in esercizio nell'arte, di non lasciar passare un giorno ...
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SANNAZZARO (Sannazaro), Iacopo (Actius Syncerus)
Enrico Carrara
Poeta, nato a Napoli il 28 luglio di un anno, che si può fissare ragionevolmente nel 1456; morto, pure a Napoli, il 24 aprile 1530. Discendeva [...] frottola. E in metro frottolato sono pure certe filastrocche (dette napoletanamente gliommeri "gomitoli") di motti e proverbî, che svariano d'un lieve sorriso la patetica produzione del S. Anche questi gliommeri, evidentemente recitativi, rientrano ...
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Filosofia
Vincenzo Placella
. Il concetto di f. in Dante. Per f., ai tempi di D., s'intendeva tutto l'ambito del sapere compreso nelle opere di Aristotele, il Filosofo per antonomasia. Anzi, negli ultimi [...] etterno matrimonio (XII 13; cfr. anche 4 e 11, XIII 10). D. assimila questa f. divina alla Sapienza di cui parla il libro dei Proverbi (cfr. Cv III XV 16 e Prov. 8, 22-31). Più in basso, nella fruizione della f., che in questo caso è quasi... druda ...
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Prosatori Latini del Quattrocento – Introduzione
Eugenio Garin
I
L'insidia implicita nel concetto stesso di genere letterario ha non di rado contribuito a falsare la prospettiva necessaria a ben collocare [...] sempre breve e concisa, semplice, con semplici espressioni, ricca di brio, di affettuosità, di motti, di proverbi («multa proverbia, ut quae communia sunt atque ipsi multitudini accommodata»). Né la lettera deve prendere un tono troppo sentenzioso e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le origini della letteratura latina e le forme della acculturazione: dalla storiografia all'epica
Laura Cherubini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione [...] a divinità, maledizioni contro nemici di guerra, ma anche formule magiche, di scongiuro e di guarigione, filastrocche e proverbi – concepiti per occasioni che segnano la vita pubblica e privata della comunità, e solo in parte fissati nella cultura ...
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amare
Emilio Pasquini
Come i sostantivi ‛ amore ', ‛ amante ' e ‛ amanza ' (v.), anche il verbo non ha per lo più sfumature moralmente negative (o di lasciva) presso D.; è quindi sintomatico che la [...] sapienza ciascuna parte del filosofo. Ivi anche la citazione della ‛ auctoritas ' conclusiva: Onde essa Sapienza dice ne li Proverbi di Salomone: " Io amo coloro che amano me " (XI 12); mentre poco appresso si ribadisce tale rapporto con insistenza ...
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proverbiare
v. tr. [der. di proverbio] (io provèrbio, ecc.), letter. – 1. Rimproverare, rivolgere parole di rimprovero e di dispetto: [monna Tessa] veggendol venire cominciò proverbiando a dire: «Mai frate, il diavol ti ci reca! ...» (Boccaccio)....
proverbio
provèrbio s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum «parola»]. – 1. Breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero o, più spesso, una norma desunti dall’esperienza:...