là (lae)
Mario Medici
L'avverbio dimostrativo è ben rappresentato nei suoi vari usi e costrutti più diversi. Della forma epitetica ‛ lae ' si ha un caso solo, nella locuzione in qua e in lae, in Cv IV [...] omo, / ragionando, se ha senno, che ben par là, cioè nel ragionare (va osservata la concatenazione di rime composte secondo l'uso provenzaleggiante dei guittoniani: meco parla, v. 2; par l'à, v. 4; com parla, v. 8); If XXV 110 Togliea la coda fessa ...
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Il suo cognome (e sembra accennarlo anche l'epigrafe dell'altorilievo nel duomo di Parma: Antelami dictus....) era un appellativo generico di maestri lapicidi e muratori, che indicava la loro provenienza [...] i rilievi e le statue vi furono ideati dall'A., ma eseguiti da diversi suoi discepoli, tra cui il maggiore era più provenzaleggiante del maestro, cioè di una maniera più pittorica. Invece l'arte dell'A. in quell'intermezzo si può riconoscere nei ...
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BELLONDI, Iacopo, detto Puccio
Eugenio Ragni
Con questo nome è conosciuto un rimatore fiorentino del sec. XIII, noto per alcune composizioni poetiche, tra cui una tenzone "politica" con Monte Andrea.
Di [...] a Puccio), potrebbe anche essere una sorta di esercitazione retorica, tanto più probabile dato il suo forte stampo provenzaleggiante (senza dimenticare poi che, se a Puccio essa va pur attribuita, non siamo assolutamente in grado di determinare ...
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DANTE da Maiano
Pasquale Stoppelli
Nacque presumibilmente poco prima della metà del XIII secolo. Oltre al nome della località di cui era originario, Maiano appunto, un borgo del circondario fiorentino, [...] , Compiuta Donzella, Rustico di Filippo e altri, impegnati per un verso a continuare i modi dell'antica poesia provenzaleggiante, per un altro a recepire i segnali del rinnovamento poetico lanciati dal nascente Stilnovo, le rime di D. (quarantotto ...
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ORLANDI, Guido
Marco Grimaldi
ORLANDI, Guido. – Nato attorno al 1264 probabilmente a Firenze, identificabile con un figlio di Orlando di Guido di ser Orlando della famiglia magnatizia fiorentina dei [...] , si riscontrano elementi tipici della lirica toscana coeva. Dal punto di vista stilistico, il lessico provenzale o provenzaleggiante, i gallicismi, i tecnicismi della fin’amor mediati dai poeti siciliani e alcune espressioni tipiche di Guittone e ...
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GALLO Pisano (Galletto)
Elisabetta Putini
Nacque forse a Pisa nella prima metà del sec. XIII. Dante lo ricorda nel De vulgari eloquentia (I, XIII, 1) - insieme con Bonagiunta Orbicciani da Lucca, Mino [...] Le due canzoni di G. pervenute sino a noi hanno una tematica amorosa e mostrano i motivi tipici della lirica cortese provenzaleggiante che si diffuse nel Duecento nell'Italia centrale, dando vita alla poesia siculo-toscana di cui Guittone d'Arezzo fu ...
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BEROARDI, Guglielmo (Berovardi, Berrovardi)
Eugenio Ragni
Nacque a Firenze, probabilmente intorno al 1220: tra gli ufficiali ad cavallatas eletti il 6 febbr. 1260 è nominato, infatti, suo figlio Ruggero [...] per argomento e ispirazione è l'altra canzone, pure di cinque strofe "Membrando ciò ch'amore", anch'essa fortemente provenzaleggiante nella topica e nel linguaggio.
Un grosso problema suscita il sonetto "D'accorgimento prode siete e saggio", la terza ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] preziosistici sono evitati. Pasolini pare piuttosto puntare o alle radici del codice letterario (le rappresentazioni, di sapore provenzaleggiante, di albe e notturni) o a quella zona – difficilissima da raggiungersi – in cui risuonano le latenti ...
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BONANNO
Isa Belli Barsali
Operoso nella seconda metà del sec. XII, se ne ignorano le date di nascita e di morte; l'epigrafe già sulla distrutta porta centrale del duomo di Pisa, dove lo si qualificava [...] di Guglielino, interpretando in modo del tutto personale, anche rispetto ai coevi Biduino e Gruamonte, la cultura provenzaleggiante diffusasi a Pisa nel corso del sec. XII. Inoltre si rivela erede della maestria tecnica ottoniana risalente, per ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] . Nel Cervantes reazionario s'oppone alla teoria evoluzionistica, "la quale, a fondamento della poesia ispano-portoghese provenzaleggiante, cioè poesia aulica e d'arte, vuol porre una poesia popolare indigena preesistente" (p. 237), dimostrando ...
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provenzaleggiare
v. intr. [der. di provenzale] (io provenzaléggio, ecc.; aus. avere). – Imitare i provenzali, e, in partic., imitare i modi della letteratura provenzale. ◆ Part. pres. provenzaleggiante, usato soprattutto come agg.; i poeti...