Linguista e critico letterario (Vienna 1887 - Forte dei Marmi 1960); insegnò nelle univ. di Marburgo (1925-30), Colonia (1930-33), İstanbul (1933-36) e dal 1937 alla Johns Hopkins University di Baltimora. [...] curatori in parentesi) le raccolte apparse in Italia: Critica stilistica e storia del linguaggio (1954, A. Schiaffini); Marcel Proust e altri saggi di letteratura francese moderna (1959, P. Citati); Cinque saggi di ispanistica (1962, G. M. Bertini ...
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RUBOW, Paul Viktor
Mario GABRIELI
Filologo, critico e storico della letteratura danese, nato a Copenaghen il 9 marzo 1896. Lettore di danese alla Sorbona (1928-29), piofessore di letteratura danese [...] letteratura inglese e francese, ha trattato di Shakespeare, Dickens, Swinburne, Racine, Voltaire, Chateaubriand, Gide e Proust; pur nel suo antidogmatismo, ha conseguentemente applicato un metodo storico-psicologico di remota ascendenza francese, che ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] e del primo Ottocento, come sanno i loro editori moderni, principalmente quelli dei loro carteggi (e la cosa vale ancora per Proust), non davano l'ultima cura a questo aspetto del loro prodotto, destinato a esser rifinito da altre mani. E tutti sanno ...
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STILISTICA (XXXIII, p. 734)
Cesare Segre
La parola, già usata in tedesco da Novalis, diventa termine tecnico ben definito ad opera di C. Bally (1902): "La stylistique étudie les faits d'expression du [...] , Madrid 1951 (trad. it. Bologna 1965); B. Terracini, Pagine e appunti di linguistica storica, Firenze 1957; L. Spitzer, Marcel Proust e altri saggi di letteratura francese moderna, Torino 1959; id., Lo sviluppo di un metodo, in Cultura Neolatina, XX ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...]
A complemento è da dire che gli studi sulla lingua di autori italiani e stranieri (da s. Margherita a Gadda a Proust), raccolti negli Studi di stilistica (Firenze 1950), sono introdotti da un lungo capitolo teorico (ora anche in Scritti minori, III ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] di analisi psicologica. La narrativa ungherese si è poi orientata verso i modelli del romanzo europeo (É. Zola, A. France, M. Proust, J. Joyce, T. Mann), anche se già conteneva gran parte delle sue correnti: dal naturalismo e dal verismo (S. Bródy, Z ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] riguarda i contenuti sia nella forma, in particolare nella struttura del romanzo, sull’esempio di autori quali J. Joyce, M. Proust e F. Kafka. Tre romanzi, pubblicati a breve distanza, De avonden («Le serate», 1947) di G. Reve, Eenzaam avontuur ...
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proustiano
〈prust-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo allo scrittore fr. Marcel Proust 〈prust〉 (1871-1922), alla sua opera, ai modi stilistici (in cui la ricercatezza formale si accompagna a una complessa orditura sintattica) e ai caratteri...
proustite
〈prust-〉 s. f. [dal nome del chimico fr. J.-L. Proust (1754-1826)]. – Minerale trigonale, solfuro complesso di argento e arsenico, uno dei più importanti minerali dell’argento, noto, assieme alla pirargirite (rispetto alla quale...