Storico dell'arte, critico musicale e saggista italiano (Reggio Emilia 1906 - Corte di Mamiano, Parma, 1984). Laureato in lettere all'univ. di Roma, dove è stato docente di storia dell'arte medievale e [...] nei suoi quaderni di conversazione, 1975); La musica, il tempo, l'eterno nella Recherche di Proust (1967; nuova ed. col titolo La musica in Proust, 1978); il saggio-romanzo Il nipote di Beethoven (1972); Goethe, Beethoven e il demoniaco (1976 ...
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(App. III, II, p. 245)
Scrittore e critico, rettore dell'università d'Urbino ininterrottamente dal 1947 e senatore a vita (luglio 1984), dal 1981 anche presidente del premio ''La penna d'oro''; ha continuato [...] testi letterari (Maritain, Lorca, Ortega y Gasset e, fra quelli curati, Sainte-Beuve, Bontempelli, Quasimodo, Dickens, Papini, Proust, La nouvelle Revue Française, ecc.) e di vigile commentatore di temi della cultura militante, mai disimpegnati sul ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il significato del modernismo europeo è legato alla rottura con le costrizioni vittoriane [...] storia sociale di una famiglia, i Rougon-Macquart di Émile Zola, sotto un altro punto di vista il discorso di Proust appare sostanzialmente nuovo, proiettato verso un’idea di romanzo non più totalizzante, organica. La forma ciclica si rivela, a uno ...
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Critico e saggista francese (Bordeaux 1915 - Parigi 1976), direttore dal 1966 dell'École pratique des hautes-études. Esponente della nouvelle critique, teorizzò una critica intesa come "lettura", adesione [...] littérature française (1949, ed. aggiornata 1976); Malraux par lui-même (1953); Panorama des idées contemporaines (1957); Lecture de Proust (1963); Les lignes de la main (1969); Admirable tremblement du temps (1970); La verité et les mythes (post ...
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Critico letterario francese (Marsiglia 1922 - Parigi 2019); dopo aver a lungo insegnato all'estero, è stato prof. di letteratura francese alle univ. di Parigi-Vincennes e della Sorbona. Esponente della [...] sur la poésie moderne (1964); Paysage de Chateaubriand (1967); Études sur le romantisme (1971); Nausée de Celine (1973); Proust et le monde sensible (1974; trad. it. 1976); Microlectures (1979); Pages paysages. Microlectures II (1984); L'état des ...
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Critico letterario e saggista francese (n. Parigi 1930 - m. 2018); prof. all'École normale supérieure di Parigi. Allievo di R. Barthes, è stato esponente di spicco della cosiddetta "nouvelle critique", [...] . Retorica e strutturalismo, 1969; Figures II, 1969, trad. it. Figure II. La parola letteraria, 1972), alla Recherche di M. Proust, attraverso la quale ha cercato di indagare i meccanismi di produzione di un testo romanzesco, seguendo le tracce di ...
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Aciman, André. – Scrittore statunitense (n. Alessandria d’Egitto 1951). Docente di Teoria della letteratura presso il Graduate Center of City University di New York, ha esordito nella scrittura con il [...] of transit: reflections on exile, identity, language, and loss, 1999; False papers: essays on exile and memory, 2000; The Proust project, 2004; Alibis: essays on elsewhere, 2011), ha ottenuto ampi riscontri di pubblico e di critica con il romanzo ...
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Editore francese (Chambéry 1881 - Parigi 1955); fondò nel 1907 la casa editrice parigina che porta il suo nome e che nel 1911-12 già raggiungeva vasta notorietà ottenendo, con gli autori da lui lanciati, [...] , R. Radiguet. Pubblicò, a spese dell'autore, il primo volume di À la recherche du temps perdu (1913) di M. Proust. Vasta diffusione ebbe la collana letteraria "Les cahiers verts" (1920). Continuò la sua attività di editore durante la seconda guerra ...
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Scrittore irlandese, nato a Foxrock, sobborgo di Dublino, il 13 aprile 1906, da un'agiata famiglia borghese che nell'Irlanda cattolica era di tradizione protestante e perciò rigorosamente puritana. Nel [...] quello di Dublino e della famiglia produsse un profondo effetto sul giovane. Uno degl'influssi determinanti su di lui è da vedere in Proust, ma è più ancora da Joyce che egli apprese con il tipico humour anche il gusto per l'introspezione spietata e ...
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Critico e romanziere francese (Parigi 1914 - ivi 1996), figlio di François. Autore di romanzi prossimi alle teorie del nouveau roman (Toutes les femmes sont fatales, 1957; Le dîner en ville, 1959; La Marquise [...] ricordano: J. Cocteau ou la vérité du mensonge (1945); Malraux ou le mal du héros (1946); André Breton (1949); Marcel Proust par lui-même (1954); L'alittérature contemporaine (1958); De la littérature à l'alittérature (1969). Riunì le sue memorie in ...
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proustiano
〈prust-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo allo scrittore fr. Marcel Proust 〈prust〉 (1871-1922), alla sua opera, ai modi stilistici (in cui la ricercatezza formale si accompagna a una complessa orditura sintattica) e ai caratteri...
proustite
〈prust-〉 s. f. [dal nome del chimico fr. J.-L. Proust (1754-1826)]. – Minerale trigonale, solfuro complesso di argento e arsenico, uno dei più importanti minerali dell’argento, noto, assieme alla pirargirite (rispetto alla quale...