Casa editrice, fondata a Parigi nel 1911 con la ragione sociale Éditions de la Nouvelle revue française dagli editori di quel periodico (A. Gide, J. Schlumberger, Gaston Gallimard). La casa divenne nel [...] di Gaston (Parigi 1881 - ivi 1975) in collaborazione con i fratelli Raymond e Jacques. Tra gli autori pubblicati vi furono M. Proust, P. Morand, A. Malraux, A. Breton, P. Éluard, L. Aragon, J.-P. Sartre. Tra le iniziative più ragguardevoli è da ...
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GLUCOSIO (fr. glucose; sp. glucosa; ted. Stärkezucker; ingl. glucose)
Mario BETTI
Alfredo GERLI
Alberico BENEDICENTI
C6H12O6 + H2O (destrosio, zucchero d'uva, zucchero di amido, zucchero dell'orina). [...] di tutti gli zuccheri naturali. T. Lowitz nel 1792 lo isolò dal miele e riconobbe che era diverso dallo zucchero di canna, J. L. Proust nel 1802 lo ottenne dal succo d'uva, T. S. C. Kirchoff nel 1811 dimostrò che si poteva ottenerlo dall'amido e H ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] del pensiero filosofico, non più capace di comporre il mondo in un'unità di significato: è all'arte, al romanzo che Proust chiede di essere condotto alla ‟vera vita, la vita infine scoperta e chiarita, la sola vita di conseguenza vissuta". Per Broch ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] , e in concreto l’identificazione della modernità con i suoi monumentali capolavori: À la recherche du temps perdu di M. Proust, Ulysses di J. Joyce, Der Mann ohne Eigenschaften di R. Musil.
Giudicando in perfetta sintonia con i teorici del periodo ...
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autopubblicato
p. pass. e agg. Pubblicato da sé, a proprie spese, per proprio conto.
• Dunque, perché non provare, visto che al concorso potranno partecipare tutti i romanzi autopubblicati dagli autori [...] Incuriosita dall’interesse pontificio per [Joseph] Malègue ‒ scrittore oggi dimenticato ma che nel dopoguerra fu definito «il Proust cattolico» ‒ la [Mariapia] Veladiano è andata a documentarsi su questo «uomo coltissimo che studiò diritto, filosofia ...
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Pseudonimo della scrittrice belga di lingua francese Françoise Lilar (Anversa 1930 - Bry-sur-Marne 2016), figlia di S. Lilar. Stabilitasi a Parigi nel 1949, si rivelò con il romanzo Le rempart des béguines [...] un seguito in La chambre rouge (1955). Nel 1954 si convertì al cattolicesimo. Dai suoi modelli letterarî (Balzac, Tolstoj, Proust) ha tratto alimento per una scrittura in cui alla sottigliezza dell'analisi psicologica si unisce il gusto dell'ironia e ...
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Regista cinematografica belga (Bruxelles 1950 - Parigi 2015). Figlia di ebrei polacchi emigrati in Belgio, ha girato il primo cortometraggio nel 1968 (Saute ma ville) e ancora molto giovane ha vissuto [...] i lavori più recenti si ricordano Un divan à New York (1996), La captive (2000, liberamente ispirato a La prisonnière di M. Proust), Là-bas (2006, documentario), La folie Almayer (2011, da Almayer’s Folly - A story of an eastern river di J. Conrad) e ...
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Saggista e poeta spagnolo (Barcellona 1911 - ivi 1984), critico letterario del giornale La Prensa; con J. Ramón Masoliver e D. Navarro diresse la rivista Entregas de poesía. Pubblicò alcune raccolte di [...] Los ángeles diarios (1947), Anteo e Isolda (1950), El gozo de la víspera (1962), Las puertas del tiempo (1968); curò numerose traduzioni (da Omero, Dante, Proust) e edizioni critiche di opere classiche. Fu anche narratore (La muerte supitaña, 1960). ...
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Scrittore spagnolo (Madrid 1927 - ivi 1993). Collaborò, negli anni Cinquanta, alla Revista española e ad altre pubblicazioni intese a promuovere il rinnovamento della letteratura iberica contemporanea. [...] , dalle costruzioni concettuali ricche di simbologie che rivelano l'influenza di taluni dei maggiori letterati europei del Novecento (Proust, Kafka, Joyce, ecc.). Tra le sue opere si ricordano: Nunca llegarás a nada (1961); Volverás a región (1968 ...
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NABOKOV, Vladimir Vladimirovič (pseudon. Sirin)
Scrittore e poeta russo, nato a Pietroburgo il 23 aprile 1899; lasciata la Russia nel 1919, visse in Inghilterra, Germania, Francia; nel 1940 si trasferì [...] sia nella lingua materna, sia in inglese. Gli studî compiuti a Cambridge e Berlino e l'influenza, anche se lieve, di Proust, Kafka, Céline e degli espressionisti tedeschi, hanno fatto di lui fin dagl'inizî il meno russo degli scrittori russi moderni ...
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proustiano
〈prust-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo allo scrittore fr. Marcel Proust 〈prust〉 (1871-1922), alla sua opera, ai modi stilistici (in cui la ricercatezza formale si accompagna a una complessa orditura sintattica) e ai caratteri...
proustite
〈prust-〉 s. f. [dal nome del chimico fr. J.-L. Proust (1754-1826)]. – Minerale trigonale, solfuro complesso di argento e arsenico, uno dei più importanti minerali dell’argento, noto, assieme alla pirargirite (rispetto alla quale...