Piperno, Alessandro. – Scrittore italiano (n. Roma 1972). Docente di letteratura francese presso l'Università Tor Vergata di Roma, ha raggiunto il successo nel 2005 con il romanzo Con le peggiori intenzioni, [...] gli è valso i premi Viareggio e Campiello nella sezione Opera prima. Autore complesso e raffinato, ha scritto i saggi critici: Proust antiebreo (2001); Il demone reazionario. Sulle tracce del "Baudelaire" di Sartre (2007). I temi del passato e della ...
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Romanzo (1923) di I. Svevo, che per la tecnica introspettiva, per i modi da "monologo interiore" con cui vi sono narrate le vicende dell'abulico protagonista, Zeno Cosini, portò - in anni di dilagante [...] fama di M. Proust e di J. Joyce, e di sempre più vivo interesse per la psicanalisi - alla tardiva "scoperta" di questo scrittore, segnando l'inizio della fortuna della sua opera.
Dal romanzo venne tratto nel 1965 l'omonimo adattamento teatrale di T ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nascita del Novecento sotto il segno della velocità, dell’accelerazione modernista, [...] la formazione del narratore, redimere, in una parola, il tempo perduto. Lungo i sette libri di cui si compone l’opera, Proust affida a un disegno non lineare, ma casuale (a quella che teorizza come la “memoria involontaria”) l’evocazione di tutto un ...
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Filosofo francese (Parigi 1925 - ivi 1995); prof. di filosofia all'univ. di Parigi (dal 1970). Di vasti interessi, si è occupato di storia della filosofia (Spinoza, Kant) e di temi filosofico-culturali [...] (gli si devono studî su Sacher-Masoch, su Proust e su L. Carroll), sempre con forte accentuazione teoretica. La sua riflessione, ispirata prevalentemente a Nietzsche (si veda il suo Nietzsche, 1962; trad. it. 1973), ha trovato espressione soprattutto ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] e mal frequentato. Ma fu esaltante il viaggio in automobile a Illiers-Combray, nei giorni pasquali, sulle tracce dei luoghi cari a Proust.
In estate fu tra gli sceneggiatori del film diretto da Marchi e Malerba, Donne e soldati, ma la sequenza da lui ...
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Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] Torino gobettiana di "Rivoluzione liberale" e di "Il Baretti", nel quale esordì con il primo saggio su M. Proust uscito in Italia (Proust 1925), strinse amicizia con S. Solmi, E. Montale, G. Alberti, N. Sapegno, B. Bazlen, creando inoltre un forte ...
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Poetessa francese (Parigi 1876 - ivi 1933), discendente, da parte di padre, dalla famiglia valacca Brâncoveanu e, per parte di madre, dai Musùros di Creta. Poetessa romantica di sensibilità raffinata e [...] voluttuosa, subì l'influenza di Barrès e D'Annunzio, assidui, assieme a Proust, Cocteau e Colette, del suo salotto. Copiosa la sua produzione letteraria, che vanta opere di poesia (Le coeur innombrable, 1901; L'ombre des jours, 1902; Les ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il romanzo del Novecento sperimenta diversi assetti e apporta profonde modifiche alla [...] Benn e Hermann Broch e, parallelamente, in altri paesi europei con la composizione delle grandi epopee moderne di Joyce e Proust. Nel Malte, le pagine di diario del protagonista si strutturano in sequenze che non sono più ordinate, come vorrebbe la ...
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Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] ambizioni conoscitive, beninteso, non estetiche. Se con James Joyce, Marcel Proust e Virginia Woolf il modernismo aveva imposto al narrare il compito di deautomatizzare il modo in cui percepiamo la realtà e di dubitare sistematicamente del grado di ...
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Critico letterario italiano (Teramo 1908 - Firenze 1965); allievo di P. P. Trompeo, dal 1952 prof. di lingua e letteratura francese a Firenze. Esordì come poeta (Risveglio ed altri versi, 1934; Poesia, [...] 1939); ma particolarmente notevoli sono i suoi saggi di letteratura francese (Stendhal, 1936; Scrittori francesi, 1950; Proust e altri saggi, post., 1968) e le sue traduzioni. ...
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proustiano
〈prust-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo allo scrittore fr. Marcel Proust 〈prust〉 (1871-1922), alla sua opera, ai modi stilistici (in cui la ricercatezza formale si accompagna a una complessa orditura sintattica) e ai caratteri...
proustite
〈prust-〉 s. f. [dal nome del chimico fr. J.-L. Proust (1754-1826)]. – Minerale trigonale, solfuro complesso di argento e arsenico, uno dei più importanti minerali dell’argento, noto, assieme alla pirargirite (rispetto alla quale...