Pittore e scrittore francese (Parigi 1861 - Offranville 1942). La sua pittura si ispira a quella di J. Whistler, distinguendosi per maestria tecnica (ritratti di Proust, Gide, Debussy, ecc.). Scrisse varî [...] libri di ricordi e di critica artistica (fu amico degli impressionisti: Manet, Degas, Renoir) e due romanzi, Aymeris (1922) e Émilienne et la maternité (1929) ...
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Romanziere e saggista finlandese (Kustavi 1874 - Turku 1939). Dopo le prime opere di tendenza estetizzante (tra cui Parsifal, 1902), subì soprattutto l'influenza di Proust e Joyce (Alastalon salissa "Nella [...] sala di Alastalo", 1933; Kirkolle "In chiesa", 1937). I suoi romanzi sono caratterizzati dalla minuziosa descrizione dell'ambiente e dall'insistente monologo interiore dei personaggi. Postumo e incompiuto ...
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Critico letterario (Narbona 1888 - fucilato dai Tedeschi nel 1944 a Buchenwald). Della sua attività di critico elegante e accurato (XXe siècle, 1924; Du côté de Marcel Proust, 1929; Inquiétudes et reconstructions, [...] 1931, ecc.) rivolse gran parte alla divulgazione della letteratura italiana in Francia, specie dopo il suo lungo soggiorno a Firenze, quale segretario generale dell'Institut Français: Le roman italien ...
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MANNITE
Mario BETTI
Ario BONELLI
Giuseppe GULMINELLI
. Detta anche zucchero dei funghi, zucchero di manna, frassina; ha la formula C6H14O6, e fu ricavata da J. Proust nel 1806 dalla manna e studiata [...] poi da J. Liebig. È assai diffusa nel regno vegetale e si trova in molti funghi, nella segala cornuta, nelle ulive, nella radice del melogranato, nella corteccia della quercia, e in alcune alghe (Laminaria ...
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Critico e romanziere francese (Mayenne 1909 - Vigny, Parigi, 2002), prof. di letteratura comparata e sinologia alla Sorbona (1956-78). Della sua abbondante produzione saggistica, iniziatasi con Proust [...] et la crise de l'intelligence (1936), si ricordano: Rimbaud (1936, in collab. con Y. Gauclère); Hygiène des lettres (5 voll., 1952-67); Le mythe de Rimbaud (4 voll., 1952-61); Parlez-vous franglais? (1964); ...
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MERRILL, James Ingram
Andrea Mariani
Poeta statunitense, nato a New York il 3 marzo 1926. A un'adolescenza agiata, povera di affetti ma ricca di esperienze intellettuali (simbolisti, Proust, Rilke, [...] nouveau roman) e da lui definita più tardi "convalescenza urbana", seguì un periodo di soggiorni all'estero (Europa, Medio Oriente). Importantissimi gli annuali soggiorni in Grecia, rifugio privilegiato ...
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(Un amore di Swann) Titolo di un lungo episodio nella I e II parte della À la Recherche du temps perdu (Alla ricerca del tempo perduto; 1913-27) dello scrittore francese M. Proust (1871-1922), che narra [...] l'amore geloso di Swann, raffinato gentiluomo, per la cocotte Odette de Crécy che poi sposa.
Dal racconto è stato tratto l’omonimo adattamento cinematografico (1984) di V. Schlöndorff ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sia il pensiero di Freud che l’opera letteraria di autori come Proust hanno portato alla [...] dei meccanismi di ordine neurobiologico o di ordine più strettamente psicologico che ne sono all’origine.
L’interesse che Marcel Proust porta alle novità che emergono in questo ambito nei primi anni del Novecento spiega, dunque, in qualche misura l ...
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Medico francese (Stretford 1867 - Parigi 1919). Fu tra i primi a occuparsi delle applicazioni terapeutiche del radium, ideando anche un tubo per le applicazioni. Da lui ebbe nome, per iniziativa di R. [...] Proust e L. Mallet, l'unità dominici, unità empirica, usata in radiumterapia per la misura delle quantità di radiazioni β e γ: è definita come la quantità di radiazione che in 10 ore giunge sul dosimetro di Mallet-Danne da un tubo di 10 mg di RaE ...
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Scrittore statunitense (Staunton, Illinois, 1930 - New York 1996). Nato in una famiglia di ebrei russi con il nome Aaron Roy Weintraub, dopo un'infanzia segnata dalla perdita della madre e dal temperamento [...] il dato effimero della realtà esteriore nello schermo dilatato del vissuto psichico che gli è valso l'appellativo di Proust americano. A cura del consorzio Venezia Nuova apparve Amicizie profane (1992; ed. ingl., Profane friendship, 1994), romanzo ...
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proustiano
〈prust-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo allo scrittore fr. Marcel Proust 〈prust〉 (1871-1922), alla sua opera, ai modi stilistici (in cui la ricercatezza formale si accompagna a una complessa orditura sintattica) e ai caratteri...
proustite
〈prust-〉 s. f. [dal nome del chimico fr. J.-L. Proust (1754-1826)]. – Minerale trigonale, solfuro complesso di argento e arsenico, uno dei più importanti minerali dell’argento, noto, assieme alla pirargirite (rispetto alla quale...