FLAUBERT, Gustave
Luigi Foscolo Benedetto
Nacque a Rouen il 12 dicembre 1821. Il padre, Achille-Cléophas (1784-1846), dotato di tutte le qualità che il figlio attribuisce in Madame Bovary al dottor [...] de G. F., Parigi, 1913; J. de Gaultier, Le génie de F., Parigi 1913; B. Croce, Flaubert, in Critica, XVIII (1920); M. Proust, A propos du style de F., in Nouv. Rev. franç, genn. 1920; A. Thibaudet, G. F., sa vie, ses romans, son style, Parigi ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] a Venezia — a poca distanza dalle misere fierezze dell’Ultimo Contarini contemplate da Hofmannsthal e dalle Venezie di Ruskin, Barrès, Proust, Baron Corvo — Gabriele D’Annunzio vi scrive e vi ambienta un testo altrettanto alto e luttuoso, il Notturno ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] della realtà fisica", anche della più banale e quotidiana, elevandola a dignità poetica. Kracauer parte da un'idea di M. Proust, secondo cui le persone cambiano aspetto a seconda dell'occhio e dell'attenzione con cui le si guarda, per sostenere che ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] nell'esercizio, anche inconsapevole, della memoria. H. Bergson di tutto questo trovò la cifra persuasiva, mentre M. Proust ne lasciò lievitare il significato in un romanzo dalla struttura vasta quanto una cattedrale. Di tanto travaglio espressivo e ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] è un impluvio di richiami letterari (Sofocle, E. O'Neil, G. D'Annunzio, l'elisabettiano J. Ford, G. Bassani, M. Proust, Ch. Baudelaire, J.-K. Huysman, S. Freud e, naturalmente, G. Leopardi); adotta organicamente, a volte come 'musica di scena', più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento si scontra frequentemente sulla nozione di realismo: ha maturato esperienze [...] Sei e Settecento, per giungere, attraverso il nodo centrale del realismo moderno ottocentesco, sino a scrittori come Marcel Proust e Virginia Woolf. Nella scelta di un esemplare filone realista, Auerbach assume un criterio stilistico e interpreta il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fin dall’inizio del secolo lo stile modernista in poesia avvicina esperienze di diversa [...] fino alla lunga autobiografia intitolata La camera da letto (1984 e 1988), dove la ripresa del tema memoriale di Proust si unisce alla tecnica cinematografica del montaggio. Per Sereni, vanno ricordate le raccolte Gli strumenti umani (1965) e Stella ...
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olfatto
Laura Baroncelli
Maria Spolidoro
Il mondo che ci circonda è saturo di odori, la cui percezione è evocata dall’interazione tra piccole molecole volatili e i recettori dei neuroni sensoriali [...] delle cose, […] l’odore e il sapore permangono a lungo […] a sorreggere […] l’immenso edificio del ricordo» (Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto). L’apprendimento e la memoria olfattiva sono processi che rivestono un ruolo importante nella ...
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Paolo Mauri
Maschera d'autore
La misteriosa Elena Ferrante, finalista al premio Strega 2015, è solo il caso più recente di una tendenza plurisecolare: molti scrittori, da Mark Twain a Fernando Pessoa, [...] questa tendenza ha dedicato un saggio, in una intervista appoggia in pieno la definizione che della discrezione diede Marcel Proust ne I Guermantes: "Il privilegio di poter assistere alla propria assenza" e sottolinea come una delle grandi ambiguità ...
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ROMANIA (XXX, p. 1)
Lina LORE'
Massimo BRUZIO
Pietro MARAVIGNA
Petru IROAIE
Variazioni territoriali (p. 1). - Durante la seconda Guerra mondiale numerose sono state le variazioni territoriali verificatesi [...] vengono interpretati Bergson, Croce, Spengler, Gentile, Bertoni, Maeterlinck, D'Annunzio, Papini, Pirandello, Baudelaire, Proust, Verlaine, Valéry, Gide, Eliot, Rilke, Tagore, Unamuno, Berdjaev, Esenin. Accanto alla tradizionale influenza ...
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proustiano
〈prust-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo allo scrittore fr. Marcel Proust 〈prust〉 (1871-1922), alla sua opera, ai modi stilistici (in cui la ricercatezza formale si accompagna a una complessa orditura sintattica) e ai caratteri...
proustite
〈prust-〉 s. f. [dal nome del chimico fr. J.-L. Proust (1754-1826)]. – Minerale trigonale, solfuro complesso di argento e arsenico, uno dei più importanti minerali dell’argento, noto, assieme alla pirargirite (rispetto alla quale...