Poeta italiano (Livorno 1912 - Roma 1990). La sua poesia, formatasi nell'ambito dell'ermetismo ma con ascendenze al vocianesimo ligure (da Sbarbaro a Boine), ha mirato a immettere nelle rarefazioni analogiche, [...] ), altre pagine evocative (Il gelo della mattina, 1954), racconti (Il labirinto, 1984). Ha tradotto finemente opere di Apollinaire, Proust, Céline, Cendrars. Una nuova raccolta di poesie, in parte già preparata dall'autore, è uscita postuma a cura di ...
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André Vauchez
Viaggio in Italia
Ovunque vada... tutto è come me l'ero figurato e al tempo stesso tutto nuovo
(Goethe)
Emozioni e impressioni di un
viaggio in Italia oggi
di André Vauchez
24 agosto
Secondo [...] la strada maestra che la natura vi apre per farvi penetrare nel tempio delle arti belle".
La Venezia di Proust
Marcel Proust giunge nella città lagunare, insieme alla madre, nella primavera del 1900, in un "radioso mattino di maggio", come scrive ...
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Poeta e critico italiano (Milano 1932 - Parma 2004). Nel solco della tradizione lombarda, elaborò sin dalla prima raccolta (Le case della Vetra, 1966) una poetica d'intonazione civile ma anche esistenziale. [...] di traduttore (da Baudelaire, Mallarmé, Flaubert, Apollinaire, ecc.); di particolare rilievo la sua traduzione dell'opera di M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto (4 voll., 1983-93). Negli ultimi anni pubblicò le raccolte Quare tristis (1998) e ...
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Lagercrantz 〈làaġërkranz〉, Olof. - Scrittore e critico letterario svedese (Stoccolma 1911 - ivi 2002). Autore tra i più apprezzati della Svezia contemporanea, molti dei suoi saggi critici costituiscono [...] migliore. Negli ultimi anni si è concentrato soprattutto sui saggi di natura critica scrivendo, tra l'altro: Att läsa Proust ("Leggendo Proust", 1992) e il già segnalato Jag bor i en annan värld men du bor ju i samma: Gunnar Ekelöf betraktad ...
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SOLLERS, Philippe
Paola Ricciulli
SOLLERS, Philippe (pseud. di Joyaux, Philippe)
Romanziere francese, nato a Bordeaux il 28 novembre 1936. Compiuti gli studi presso i gesuiti e conseguita la laurea [...] traversata della scrittura" per porsi sempre al di là della scrittura stessa. La varietà dei testi ''interrogati'' è enorme, da M. Proust a J. Joyce, dalla Bibbia a Dante (Dante et la traversée de l'écriture, 1981). Un primo risultato è evidente in ...
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Chirbes, Rafael
Chirbes, Rafael. – Scrittore e critico letterario spagnolo (Tavernes de la Valldigna 1949). Trasferitosi a Madrid, ha studiato all’università storia moderna e contemporanea; in seguito [...] perplejo, 2002; El viajero sedentario, 2004; Por cuenta propia, 2010), C. analizza la letteratura contemporanea spagnola (Miguel de Cervantes, Benito Pérez Galdós, Max Aub), europea (Marcel Proust, Hermann Broch) e italiana (Raffaele La Capria). ...
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Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze sia naturali sia artificiali del regno inorganico e di quello organico.
Storia
La [...] dimostrò che gli elementi si combinano tra loro secondo rapporti in peso costanti. La legge delle combinazioni di Proust e quella delle combinazioni multiple di J. Dalton trovarono una spiegazione razionale nella teoria atomica dello stesso Dalton ...
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MENDELEEV, Dmitrij Ivanovič
Alfredo Quartaroli
Chimico russo, nato i Tobolsk il 7 febbraio 1834, morto a Pietroburgo il 2 febbraio 1907. Nel 1856 si laureò in chimica a Pietroburgo. Dal 1866 al 1890 [...] di superarle con speculazioni più o meno vaghe sulla natura degli elementi e con divagazioni metafisiche sul principio di Proust. Il M. raggiunse invece lo scopo stabilendo su basi numeriche sicure il concetto, primi nebuloso; dell'analogia di ...
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Biemel, Walter
Filosofo tedesco (n. Kronstadt, Siebenbürgen, 1918). Formatosi a Bucarest, fu successivamente allievo di Heidegger a Friburgo in Brisgovia e collaboratore dell’Archivio Husserl a Lovanio [...] l’opera d’arte alla luce della specifica relazione fra il soggetto e il suo mondo, che definisce «prossimità»; in tale prospettiva egli applica le riflessioni heideggeriane sul tempo e la temporalità a opere di F. Kafka, M. Proust e P. Picasso. ...
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MONTESQUIOU-FEZENSAC, Robert, conte di
Poeta francese, nato a Parigi il 19 marzo 1855, morto a Mentone l'11 dicembre 1921. Egli portò nella poesia un temperamento aristocratico e raffinato, che nella [...] (pagine mondane). Assai interessanti i suoi postumi Mémoires (Les pas effacés), a cura di P.-L. Couchoud, I92z, voll. 3. Tutte le sue opere sono edite a Parigi.
Bibl.: E. de Clermont-Tonnerre, Robert de Montesquiou-Fezensac et M. Proust, Parigi 1925. ...
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proustiano
〈prust-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo allo scrittore fr. Marcel Proust 〈prust〉 (1871-1922), alla sua opera, ai modi stilistici (in cui la ricercatezza formale si accompagna a una complessa orditura sintattica) e ai caratteri...
proustite
〈prust-〉 s. f. [dal nome del chimico fr. J.-L. Proust (1754-1826)]. – Minerale trigonale, solfuro complesso di argento e arsenico, uno dei più importanti minerali dell’argento, noto, assieme alla pirargirite (rispetto alla quale...