MIXOMICETI (lat. scient. Myxomycetes; dal gr. μύξα "muco, gelatina" e μύκης "fungo")
Giovanni Battista Traverso
Tipo di vegetali inferiori, detto anche Mixofite (Myxophyta), ascritto alla serie biologica [...] essi il pigmento clorofilliano, ma di posizione sistematica molto discussa, tanto che taluni autori lo considerano anche come un gruppo di Protozoi e altri ne fanno un tipo a sé ben distinto dagli altri. I nomi di Mycetozoa e di Phytosarcodina, coi ...
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meningoencefalite
Mario De Caro
Infiammazione contemporanea, acuta, subacuta o cronica, delle meningi e dell’encefalo, che si verifica per estensione alle meningi di un’encefalite (➔), o all’encefalo [...] già all’esordio di queste strutture. Le m. tipiche con quest’ultima patogenesi sono la sifilitica (➔ neurolue), quelle da protozoi e da altri parassiti: tra queste la tripanosomiasi africana (malattia del sonno), con decorso lungo e insidioso. La m ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del [...] dei singoli organi; mette l’organismo in grado di ricevere stimoli dal mondo esterno e di reagire.
Anatomia comparata
Nei Protozoi, dove tutte le funzioni sono esplicate da una sola cellula, non vi è sistema n. differenziato; nei Ciliati è stato ...
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Fisiologo tedesco, nato a Lipsia il 14 novembre 1843, morto a Berlino il 20 maggio 1909. Fu professore a Utrecht nel 1871, e a Berlino dal 1897, succedendo al Du Bois-Reymond. Fu uno dei primi ad occuparsi [...] della psicofisiologia degli animali inferiori, studiò l'azione della luce sui batterî e sui protozoi ecc. I suoi lavori più importanti sono sulla istologia e fisiologia della fibra muscolare striata, in stato di contrazione e di distensione: lo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] ai microbi. A Parigi, André-Michel Lwoff (1902-1994), per esempio, studiò le condizioni necessarie per lo sviluppo dei protozoi, mentre in Inghilterra, Marjory Stephenson, Bert C.J.G. Knight e Paul Fildes analizzarono le condizioni necessarie per lo ...
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SCHELETRO (dal gr. σκελετόν "corpo disseccato", mummia; fr. squelette; sp. esqueleto; ted. Skeleti, Gerüst, Gerippe; ingl. skeleton)
Giuseppe MONTALENTI
Gioacchino SERA
Il nome fu dato dapprima alle [...] , e fu esteso poi a ogni formazione rigida, che abbia funzione di sostegno e di protezione per i tessuti molli, sia nei Protozoi sia nei Metazoi.
Inteso in questo senso largo, il termine non può essere riferito a un sistema che presenti carattere di ...
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Consiste nell'unione di due cellule, per lo più tra loro differenti e prodotte, nelle specie animali e vegetali, da un individuo solo o da due individui. Senza dubbio è il fenomeno biologico più largamente [...] diffuso. Pochi organismi infatti (batterî, alghe cianoficee, alcuni protozoi) vi si sottraggono; continuando cioè presumibilmente a moltiplicarsi indefinitamente per un processo di divisione. La fecondazione è dipendente in quasi tutte le specie dal ...
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Biologia
Mutamento della posizione di un organismo o di una sua parte rispetto all’ambiente. La capacità di muoversi è una delle caratteristiche fondamentali degli esseri viventi, di solito la manifestazione [...] il m. muscolare.
Il m. protoplasmatico si manifesta sotto forma di correnti nella massa semifluida del citoplasma. È tipico dei Protozoi Rizopodi e particolarmente delle amebe (per cui è detto anche m. ameboide) e si trova anche in molte cellule dei ...
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Biologia
Processo, naturale o artificiale, che porta all’ottenimento di cellule, individui o geni, tutti identici fra loro (cloni). Nel caso della riproduzione asessuale (agamica o vegetativa) degli organismi, [...] uguali dato che il processo mitotico è di tipo conservativo. Cloni si ottengono dalla riproduzione per scissione di Protozoi, Protisti, Celenterati, Platelminti, Anellidi ecc. Anche con l’isolamento di cellule singole da tessuti vegetali coltivati in ...
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eterotrofo
Organismo che acquisisce energia e composti chimici partendo da sostanze organiche elaborate da organismi autotrofi o provenienti da altri organismi eterotrofi. Gli eterotrofi quindi non sono [...] , proteine e lipidi dai tessuti animali o vegetali di cui si nutrono. Sono eterotrofi la maggioranza dei batteri, i protozoi, tutti gli animali (metazoi), i funghi e alcuni vegetali parassiti totalmente privi di clorofilla. Da un punto di vista ...
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protozoi
protożòi s. m. pl. [lat. scient. Protozoa, comp. di proto- e -zoon «-zoo»]. – In zoologia, gruppo di organismi unicellulari che possono essere interpretati come costituiti da una cellula eucariotica dotata di nucleo e organelli (contrattili,...